Ohaguro: quando i denti neri erano simbolo di ricchezza

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Sebbene potrebbe risultare il contrario, c’è stato un momento in cui avere i denti neri simboleggiava uno status elevato e una raggiunta maturità. Ce lo racconta la tradizione giapponese.

Non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace…e quando si parla di tradizioni antichissime c’è poco da sindacare. Oggi voglio parlarvi di un’usanza davvero antica e che difficilmente pensereste di vedere in giro. Eppure nelle passerelle di moda, o meglio, tra gli invitati, può capitare più di quanto si pensi.

Si tratta della pratica dell’Ohaguro, una moda tradizionale giapponese che prevede che ci si tingano i denti con dell’inchiostro nero.

Ohaguro

È stata una pratica tradizionale diffusa tra uomini e donne dell’aristocrazia sin dall’antichità e si è protratta fino all’inizio del Periodo Meiji, che si conclude nel 1912. Ma in origine la pratica dell’Ohaguro si tramandava solo tra le donne delle famiglie ricche. Era comune uso tingersi i denti quando si entrava nell’età adulta, che ai tempi corrispondeva più o meno al compimento di nove anni.

Benché rappresentasse una specie di rito di passaggio alla maggiore età per le adolescenti dei ceti più elevati, diventò popolare tra i samurai e tutti i membri della nobiltà. Questi la utilizzavano una volta superata la cerimonia di iniziazione, che avveniva intorno ai quindici o sedici anni. Per qualche tempo la pratica si diffuse in entrambi i sessi. Nel Periodo Edo torna ad essere caratteristica solo delle donne, diffondendosi anche nelle classe sociali povere, simboleggiando il fatto che una donna fosse sposata o una geisha. Rimane però vietata per le classi sociali più povere, i vagabondi e gli emarginati.

Risulta una delle tradizioni più longeve resistendo fino al ventesimo secolo, ufficiosamente.

Fino agli inizi del 1900 rimane un’usanza popolare tra le classi più basse e meno abbienti. Qui si capovolgono i ruoli che dapprima vedeva praticarla solo gli aristocratici. Poi piano piano scompare, tranne per le donne più anziane di alcune aree particolarmente isolate e decisamente rurali del Giappone. Tutt’ora, al di là delle sfilate (di cui parleremo a breve), si possono vedere alcune donne praticare l’Ohaguro in occasione di festival e nei distretti delle geishe. Perchè può ancora succedere che una geisha decida di farsi annerire i denti nell’ultima fase del suo apprendistato.

Un Ohaguro ben fatto dipendeva dall’intensità del colore: più i denti erano neri e più la pratica poteva essere considerata bella e ben riuscita.

I denti venivano ricolorati più e più volte durante la settimana, ma a differenza di quello che si possa pensare aveva un effetto benefico non da poco. Infatti, l’inchiostro, prodotto con del ferro imbevuto nel tè o nel sakè, copriva e proteggeva i denti così ritardando le carie.

Al di là dei benefici dentali, si deve annoverare tra i motivi di questa pratica anche il forte amore che i giapponesi provano verso gli oggetti laccati di nero che percepiscono come immensamente belli. Questa moda veniva utilizzata anche per enfatizzare il contrasto con il viso chiarissimo, che si otteneva utilizzando una cipria bianca chiamata oshiroi. Questo contrasto era simbolo di eleganza e decisamente distintivo.

Ma questa tradizione è stata tramandata oltre i confini giapponesi fino alla Cina, la Tailandia, il Laos e il Vietnam. In questi paesi l’Ohaguro è parecchio diffuso per simboleggiare lo stato civile, la maturità raggiunta o solo per un motivo estetico. In Vietnam, ad esempio, i denti venivano colorati di nero per simboleggiare la disponibilità all’unirsi in matrimonio e si riteneva anche che fosse un segno di civiltà colorare i denti di rosso, o nero. Questo perchè era credenza che solo gli animali, gli spiriti maligni e i selvaggi avessero i denti bianchi. Invece, credeteci o meno, in Tailandia erano semplicemente considerati belli, in quanto i denti scuri venivano paragonati all’ebano.

Esiste anche una bellissima leggenda giapponese a riguardo: Ohaguro bettari, la sposa fantasma dai denti neri.

Secondo la storia si racconta che durante la notte, vicino a templi e santuari, si può vedere una donna bellissima vestita con un kimono da sposa. Vaga senza meta e il suo scopo è quello di attirare a sé giovani uomini, i quali non sembrano essere in grado di resistere al suo fascino. Per questo motivo le si avvicinano, e se da lontano la Ohaguro bettari è bella ed elegante, da vicino rivela un viso deformato, coperto da uno spessissimo strato di trucco. Sul viso una bocca enorme piena di denti neri che ridendo fa scappare il giovane.

Lo stesso verrà tormentato ogni notte, questo perchè la leggenda rappresenta il rimpianto di tutte le donne giapponesi che si sono dovute tingere i denti di nero e sposarsi contro il loro volere.

Ma cosa c’entra l’Ohaguro con la fashion week?

Forse c’entra che siamo tutti alla ricerca dell’ennesimo modo di sembrare alternativi, ma speriamo di no e che ci sia un grande amore per la tradizione dietro. Ovviamente spopolato su TikTok, è successo che qualcuno dicesse “okay guys, let’s paint our teeth black for the runway”. Certo, ovviamente, let’s do it.

Fortunatamente, qualcuno che per tradizione lo fa c’è. Per esempio la cantante Molly Santana, la quale si è fatta creare un set di grillz completamente neri. Molly, di origini nippo-americane, è stata una delle poche figure giapponesi che ha riportato la pratica in auge, insieme ad altri trendsetter come Sukibaby. E siccome ho detto “trend” potete bene immaginare che non era possibile che questa vecchia-nuova moda non si potesse espandere a chiunque riuscisse a vederla in giro.

Non è la prima volta che la cultura della tradizione si mescola con quella contemporanea, dando vita a reinterpretazioni e, fortunatamente, a volte anche solo semplici omaggi alla storia. Ma ci sta davvero bene? Non fraintendetemi, penso che si debba sempre mantenere vive le tradizioni, ma non vorrei vedere persone completamente all’oscuro colorarsi i denti perchè semplicemente “alla moda”.

Detto questo, viviamo in un’epoca che tutt’ora venera l’aspetto fisico e l’estetica stessa, e ancora non c’è un vasto interesse in un aspetto non conoscono a quei 3/4 canoni estetici che ancora ci trasciniamo dagli anni Duemila. Comunque non si sa mai, e quando c’è di mezzo la moda siamo ancora di più esposti all’assurdo. Ma prima che vi vengano strane idee sappiate che gli occidentali andavano fieri dei propri denti neri perché simbolo della possibilità di mangiare frequentemente zuccheri. Che quindi si trasformavano in frequentissime e diffusissime carie. Just for saying…