Che cos’è davvero il Natale?
La risposta è sempre la stessa: luci, panettone, cene di famiglia e il nonno che si addormenta sul divano, lasciandoci a combattere con la noia a botte di ritornelli infiniti di “Jingle Bells”. Ma… davvero ci basta?
E se per un attimo ci liberassimo di tutto questo zucchero? Perché il Natale non è solo biscotti al pan di zenzero, Mariah Carey e Michael Bublé. È anche il momento in cui il desiderio si accende, proprio lì, tra il crepitio del camino e il tintinnio delle palline sull’albero. Quando il vino è rosso e corposo, e quei maglioni kitsch diventano – diciamocelo – superflui.
Patrick e il suo team l’hanno capito. L’hanno messo rosso su bianco – e non solo – trasportando il Natale in una dimensione tutta nuova. Con le loro illustrazioni, ci mostrano un Natale che osa, gioca e provoca. Un Natale che non trattiene il fiato, ma respira a pieni polmoni. Un Natale tutt’altro che timido ma, spogliato dai pudori bigotti e pronto a riaccendere in noi il desiderio.
Era il 2004 quando Gabriel García Márquez in “Memoria delle mie puttane tristi” scriveva:
«Quella notte scoprii il piacere inverosimile di contemplare il corpo di una donna addormentata senza le urgenze del desiderio o gli intralci del pudore.»
Fondamentalmente il pensiero di Márquez è abbastanza semplice, l’erotismo è una passione travolgente e non un istinto primordiale. D’altro canto, non siamo bestie.
Ma di fatto, che cos’è l’erotismo?
L’erotismo è quel filo sottile che separa il visibile dall’immaginabile, il corpo dalla fantasia. Non è solo desiderio, ma il delicato gioco di seduzione che lo precede.
A differenza della mera attrazione fisica, che brucia rapidamente come un fiammifero, l’erotismo è un fuoco lento. È il piacere dell’attesa, della costruzione, della scoperta. Non si limita al corpo, ma abbraccia la mente e ogni senso.
Molto più che rosso
Le illustrazioni del team, trasformano il Natale in qualcosa di completamente nuovo. Le linee sottili, sensuali e ironiche raccontano un concetto che non ha nulla di convenzionale. Ogni tratto è una danza, un movimento che sembra vibrare sulla tela, sfidando il silenzio accendendo il desiderio.
Il rosso non è più solo il colore di Babbo Natale: diventa il simbolo della passione, della carne, del fuoco. E poi ci sono il blu zaffiro e l’argento, che si intrecciano per evocare un’atmosfera fatta di mistero, magia e trasgressione.
Le illustrazioni spogliano il Natale dei suoi cliché, per vestirlo di una sensualità sfacciata e audace, che non chiede il permesso per esistere. Patrick e il suo team non reinventano il Natale, lo liberano. Ci ricordano che, sotto la superficie farcita di fiocchetti e nastrini, c’è sempre stato qualcosa di più. Qualcosa di caldo, di vibrante, di profondamente umano.
A Natale senza paura di osare
Ma cosa ne pensano gli artisti dell’erotismo? Ecco cosa mi hanno confidato:
Mi piace pensare l’erotismo e la sessualità, come approccio alla vita. Un linguaggio. Sedurre, per conquistare. Cavalcare, come determinazione. Baciare, come lealtà. Se c’è sesso c’è vita, se non c’è sesso è violenza
-Patrick Accettura
L’erotismo è come una danza tra due piccole fiamme. Non è il fuoco che brucia e nemmeno la luce che illumina ma è un sottile gioco di calore e ombre, il movimento delicato che avvicina e allontana, che lascia immaginare quello che non si vede. È un momento sospeso tra il desiderio e la realtà, dove ogni piccolo gesto, ogni sguardo, ogni parola è un invito a sentire senzamai bruciare del tutto.
-Gaia Paneroni
L’erotismo per me è una forma di libertà ed espressione personale. Essere aperti mentalmente e non mettersi dei limiti in questo ti permette di esplorare aspetti di te stesso che non conoscevi.
-Marika Vinci
L’erotismo lo considero come una forma di espressione che va oltre il semplice atto sessuale, coinvolgendo l’immaginazione, le emozioni, il piacere dei sensi e il desiderio di connessione intima con un’altra persona.
-Elisa Fossati
L’erotismo è far accendere la scintilla al proprio partner, farlo innamorare di noi come la prima volta però è anche arte. Secondo me chiunque di noi ha una parte erotica, basta solo avere un po’ di amor proprio per far uscire l’autostima e automaticamente la propria parte sensuale.
-Giulia Licciardello
il Natale non deve essere un monolite di buone intenzioni. Può essere irriverente, provocante, persino un po’ peccaminoso. Le illustrazioni di questi giovani talenti raccontano e svelano una sensualità che non ha paura di mostrarsi senza veli.
Natale senza limiti
Il Natale può essere tante cose. Dolce e tenero, certo, ma anche pungente e sfacciato. E queste illustrazioni sono qui, per ricordarci che c’è spazio per tutto: per il peccato e la redenzione, per il rosso acceso e per il blu più profondo.
Mentre ci perdiamo tra le linee seducenti, una cosa è certa: il Natale, quello vero, è la celebrazione dei momenti. E i momenti – quelli degni di essere ricordati – non si vivono mai con il maglione addosso.
Crediti:
Patrick Accettura, Art Direction
Marika Vinci, stylist
Elisa Fossati, Diret. Esecutivo
Giulia Licciardello, Fotografia
Gaia Paneroni, Post-produzione