Gucci o Valentino? Pre-Fall a confronto

da | FASHION

Sabato De Sarno e Alessandro Michele hanno presentato, rispettivamente per Gucci e Valentino, le loro Pre-Fall 2025. Due collezioni, due visioni, e due stili agli antipodi, che camminano però nella stessa direzione: verso il ritorno degli anni ’70.

Gucci e Valentino, due brand che quest’anno più che mai, si sono ritrovati fianco a fianco nella miriade di discorsi dei fashion addicts. Da un lato, “Questo è Gucci, non Valentino”, è stata la frase più pronunciata ad ogni look sceso in passerella durante il debutto di Alessandro Michele per la maison romana. Dall’altro, le vendite di Gucci sotto la direzione di Sabato De Sarno sembrano non corrispondere al grande apprezzamento generale per il ritrovato minimalismo del brand. Ma quindi, in che direzione si sta andando? Che siano i Pre-Fall a parlare.

L’opulenza ottimista di Valentino

Se cercassimo la definizione di massimalismo sul vocabolario, molto probabilmente troveremmo la sua foto: ad Alessandro Michele, effettivamente, il quiet luxury non è mai andato a genio. Per il prossimo periodo pre-autunnale, Valentino ha le idee ben chiare. Sessantadue look donna e ventotto look uomo che non hanno alcuna intenzione di passare inosservati. Una trionfale esplosione di appliqués e ruches si accompagna a vivaci calze di pizzo e stampe optical, creando un caleidoscopico insieme di elementi che a prima vista sembrano essere in contrasto, ma in realtà sono in profondo dialogo fra loro.

Ancora: le nappe, il tapestry-jacquard, le borse a tracolla ispirate a quelle delle rivoluzioni studentesche, e il fiocco, ovvero l’elemento che come un fil rouge accompagna la narrazione dell’intera collezione. Collezione che, partendo dalle graphic tees fino ad arrivare agli abiti in tulle, risponde perfettamente alla primaria intenzione di Michele di creare un “reale guardaroba”.

L’eleganza giornaliera di Gucci

Gucci invece, ha un punto di vista diverso. Pur essendo composta maggiormente da capi quali giacche, tailleur e cappotti, che non lasciano nient’altro che viso e mani scoperte, la Pre-Fall di Gucci è intrisa di sensualità. I colori decisi ma tenui, l’attenzione alle texture, gli accessori vistosi ma ben misurati: qui non c’è bisogno di rintracciare le connessioni tra elementi, si autorivelano. Equilibrata ma decisa, la collezione richiama sia gli anni ’70 del brand, sia l’essenzialismo degli anni di Tom Ford.

Il monogram tono su tono orna giacche e tailleur impercettibilmente, in nome di “un’eleganza giornaliera, semplice e profondamente italiana”, come dichiarato da De Sarno stesso. Quello di Gucci è un minimalismo rumoroso, che prende voce grazie a picchi di colore e all’attenzione nei dettagli. Pellicce, bandane in seta e pelle, ed occhiali da sole in infinite varianti ne sono la prova.

Come due rette parallele

A primo impatto non è semplice riconoscere quali sono i punti in comune delle due proposte: sembrano essere due rette parallele destinate a non incontrarsi. Ma nel passaggio dall’estremo di uno, a quello dell’altro, è impossibile non notare i punti d’incontro. La scelta metodica dei materiali, l’uso strategico degli accessori, e la nostalgia degli anni ’70.

Se Valentino va in aggiunta, Gucci ragiona in sottrazione, ma entrambi guardano allo stesso obiettivo: l’avanguardia del retrò.

Foto: Courtesy of Gucci, Valentino.