Barcellona è una delle città europee must tra i giovani. Città della notte o città d’arte?
C’è ne per tutti: storia, arte, innovazione e divertimento
La capitale della Catalogna è nota in tutto il mondo per la sua splendida, curiosa e inusuale architettura, difficile da trovare in altre città. Grande merito va all’artista e architetto spagnolo Antoni Gaudí, artefice di un linguaggio architettonico personalissimo e incomparabile, a cui difficilmente viene dato un nome, se non Modernismo Catalano, una versione personale dell’Art Nouveau europeo, che ricorre ad elementi neogotici e motivi tardo barocchi.
Guardare le sue opere (Perché sono vere e proprie opere d’arte, che non possono solo essere definite come semplici edifici, case o palazzi) ci riporta alla mente una natura onirica, possibile fino a quel momento solo nella nostra immaginazione, ma che prende vita grazie alle sue decorazioni. Potrebbero sembrare mosaici, ma in realtà si tratta un tipo di applicazione ornamentale che impiega frammenti di ceramica, chiamato trencadís (In catalano deriva da trencat: rotto e frammentato).
Ciò che è maggiormente apprezzato di questa città è la qualità della vita; essendo cosmopolita, Barcellona è viva, piena di opportunità e di giovani volenterosi; perfetto è anche il clima, mite quasi tutto l’anno.
Un altro punto a favore è la facilità di girarla tutta a piedi; non servono mezzi di trasporto se si è pieni di energia; soprattutto perché ogni angolo e ogni vicolo è una galleria cielo aperto.
Peccato solo per il fenomeno del turismo di massa. Barcellona sta diventando esageratamente turistica: a causa della sua popolarità, è letteralmente invasa tutto l’anno da milioni di turisti. Penserete sia positivo, ma in realtà questo fenomeno abbassa la qualità dell’esperienza dei visitatori e soprattutto la vivibilità per le comunità del posto. Ok tanta gente, ma è bello gustarsela in tranquillità.
Ma torniamo a noi e iniziamo la nostra visita di Barcellona
Visto che abbiamo parlato di Gaudí, non possiamo non menzionare Casa Batlló, uno dei suoi capolavori principali. La casa venne acquistata dalla famiglia Batlló, la quale diede tela bianca all’architetto, che la rese una grande opera d’arte sia all’esterno che all’interno. La facciata, d’ispirazione marittima, rappresenta un mondo onirico che evoca la natura e la fantasia, in un continuo dialogo tra luce e colore. La superficie è ondulata, composta da ceramiche, vetro, pietre e materiali riciclati; mentre, gli interni sono anch’essi una fusione tra arte e design. L’artista interviene su ogni cosa: dal colore, alle forme, sullo spazio e sulla luce.
Un plus importante durante la visita è l’audioguida gratuita, fondamentale per un giro più completo, soprattutto per i meno esperti.
Casa Batlló è Patrimonio Mondiale dell’UNESCO
Per rimanere in ambito, Gaudí ha progettato uno dei dei simboli più famosi della città: Park Güell
Posto sul Monte Carmelo, il Parco domina l’intera città dall’alto. Voluto dal mecenate e ammiratore di Gaudí, Eusebio Güell, inizialmente avrebbe dovuto essere un lussuoso complesso residenziale, ma l’idea fu presto abbandonata e venne creato un enorme giardino che oggi richiama turisti da tutto il mondo. Non è un parco come gli altri, la sua particolarità risiede nell’architettura composta da piastrelle di materiali differenti accostati gli uni agli altri di ceramiche colorate, che creano forme ondulatorie con richiami alla natura. Sembra di essere in una favola!
All’interno si trova anche la Casa Museo Gaudí, dove egli visse per alcuni anni.
Anche Park Güell, come Casa Batlló, è Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO (dal1984).
Eccoci arrivati all’imponente Sagrada Familia
Come avrete già intuito Antoni Gaudí ha fatto molto per il capoluogo catalano.
Vi assicuro che non è possibile andarsene da questo mondo, senza prima aver ammirato la Sagrada dall’interno. Una meraviglia! Potete guardare tutte le fotografie possibili, ma non sarà mai come quando ci entrerete. Sarete travolti da una sensazione di disagio, un disagio piacevole; ne rimarrete abbagliati. Visitandola, vi renderete conto di quanto siamo piccoli e “insignificanti” noi esseri umani al cospetto dell’arte e di un capolavoro così imponente.
Ma non voglio rivelarvi nient’altro… spetta a voi scoprirlo.
Tra le altre cose da vedere, meritano una tappa sia l’Auditori, sede della Barcelona Symphony Orchestra; sia il Parc de la Ciutadella, esempio di architettura gotica. Non distante si può ammirare l’Arco di Trionfo, costruito in occasione dell’EXPO del 1888.
Poco distante del centro (Consigliamo la metropolitana) c’è il famosissimo Camp Nou, lo stadio del Barcellona FC. È il più grande d’Europa e il secondo più grande del mondo. All’interno è possibile visitare il museo del Barcellona FC, la zona dei trofei, gli spogliatoi degli ospiti, il tunnel che i giocatori attraversano per entrare in campo, la sala stampa e il terreno di gioco. Consiglio: la visita merita anche per chi non è uno sfegatato appassionato di calcio.
La Rambla
La via principale pedonale di Barcellona, che attraversa il centro storico è La Rambla. Avete presente Viale Ceccarini a Riccione, ecco qualcosa del genere. Un luogo viale alberato costeggiato da negozi, pub, locali, bancarelle di souvenir, artisti di strada e quant’altro.
Su questo viale nel 1836 è stato inaugurato anche il Mercato de la Boqueria, facendolo diventare il punto nevralgico del commercio della città.
Una tradizione catalana: il Caganer
Visto che a noi genz piacciono tanto queste cosine, ve ne propongo una che sicuramente vi farà impazzire. Avete mai sentito parlare dei caganer? Originariamente era una statuetta risalente al XVIII secolo che raffigurava un contadino con una berretta rossa, pantaloni neri, camicia bianca e fascia rossa in vita in una posizione accovacciata intento a defecare… vi sembrerà strano, ma è proprio così. In passato era un porta fortuna, simbolo, inoltre, del folklore natalizio.
Oggi è stato sdoganato, ed è diventato un oggetto cult con sembianze di personaggi storici e contemporanee, personalità famose, dello spettacolo e dello sport. Insomma, avere il proprio personaggio personalizzato è un po’ come avere una stella sulla Walk Of Fame…
È il perfetto souvenir da portare a casa dopo un weekend a Barcellona.
Moco Museum
Un’altra attrazione da genz è sicuramente il Moco Museum, un luogo molto instagrammabile che fa riflettere sulla società moderna. È a tutti gli effetti un museo, ma indipendente, e accoglie un’ampia gamma di opere d’ispirazione moderna, contemporanea e di street art. La collezione include opere di Banksy, Jean-Michel Basquiat, Keith Haring, Damien Hirst, KAWS, Jeff Koons, Yayoi Kusama, Andy Warhol, Studio Irma e molti altri in erba!
Oltre a quello di Barcellona, ci sono il Moco di Amsterdam LINK TRAVEL GUIDE (Paesi Bassi) e quello di Londra (Regno Unito).
Spesso i giovani meno interessati alle visite culturali, scelgono Barcellona per il divertimento notturno. Oltre ad alcuni quartieri, tra cui Quartiere Gotico, Barceloneta, Sant Antoni e El Born,ricchi di locali e pub, ci sono molte discoteche. La più famosa è il Pachà (Storica discoteca presente anche ad Ibiza); ci sono poi l’Opium, il Razzmatazz, il City Hall e tante altre ancora.
La capitale catalana è diventata una meta privilegiata dai più giovani anche per le manifestazioni artistiche e gli eventi musicali. Sono molti i festival di musica, tra questi il Primavera Sound, il Sonar Music Festival, il Cruïlla, Festival Jardins de Pedralbes, ecc.
Parliamo infine di prelibatezze locali:
Per una buonissima paella vi consiglio il ristorante La Fonda. Situato in una zona molto centrale, ma nascosto tra i vicoli, vi delizierà con pietanze locali, senza spendere eccessivamente.
Non potete non provare inoltre il famoso Jamon Iberico, accompagnato da sangria o da un calice di cava: un vino spumante leggero e rinfrescante, caratteristico della Catalogna.
Barcellona è una fucina di idee, per tutte le età e per tutti i gusti. Non perdetevela!
Immagini: Pinterest.com