Scoprire il “mondo” Fiorucci

da | FASHION

Un viaggio tra colori, grafiche è ciò che ti travolge una volta varcato l’ingresso della nuova mostra milanese, alla Triennale fino al 16 marzo 2025, dedicata ad Elio Fiorucci.

Parlare di Fiorucci limitandosi al marchio di moda è come guardare solo la copertina di un libro: Elio Fiorucci ha creato un intero universo, dove eccentricità ed esuberanza regnano sovrane e tutto sembra gridare creatività a gran voce.

La mostra

Visitare la mostra è come viaggiare nel tempo e ritrovarsi dentro uno dei suoi leggendari negozi. Ma cosa ha reso Fiorucci così magnetico e unico nel suo genere? E perché ancora oggi sorprende e affascina? Semplice: è stato più di un marchio di moda; era un universo culturale e creativo che rifletteva lo spirito libero, la voglia di sperimentare e l’ironia degli anni ’70 e ’80. Un mondo fatto di colori, fantasia e arte che parlava ai giovani. Le collezioni di Elio Fiorucci mescolavano jeans attillati, t-shirt con grafiche irriverenti, materiali innovativi come vinile e lycra, e lo street style urbano, creando un’estetica accessibile e anti convenzionale. Con il suo brand, Elio Fiorucci ha insomma trasformato il quotidiano in un’esperienza di stile vivace e inclusiva.

L’innovazione non si fermava ai capi d’abbigliamento. I suoi negozi, soprattutto il mitico store di Milano in Galleria Passerella, erano luoghi di culto, spazi rivoluzionari dove la moda si mescolava con l’arte, la musica e il design. Entrare in un negozio Fiorucci significava immergersi in un’esperienza sensoriale completa: luci psichedeliche, musica disco, arredi futuristici e un’esplosione di colori accoglievano i visitatori, trasformando lo shopping in un vero e proprio evento.

“L’uomo deve avere la gioia di poter esprimere e mostrare se stesso attraverso il proprio modo di vestire

Elio Fiorucci

Gli amici artisti

Proprio per questo durante la sua carriera Elio ha incontrato grandi artisti rivoluzionari e stravaganti come lui, uomini che hanno cambiato il concetto di arte negli anni ‘70 e ‘80 come Andy Warhol e Keith Haring. Elio Fiorucci e Andy Warhol, in particolare, condividevano una visione creativa, unica e anticonformista. Si conobbero negli anni ’70 a New York, dove entrambi frequentavano l’ambiente vivace e trasgressivo della città. Warhol ammirava lo stile pop e giocoso di Fiorucci, mentre Elio era affascinato dall’arte rivoluzionaria di Andy. La loro amicizia si trasformò presto in una collaborazione: Warhol partecipò a eventi legati al marchio, contribuendo a consolidarne l’immagine come simbolo di creatività e avanguardia. 

Anche Elio Fiorucci e Keith Haring si incontrarono a New York, negli anni ’80, uniti dalla passione per l’arte e l’espressione libera. Fiorucci era affascinato dai graffiti e dall’energia che Haring trasmetteva con le sue opere, mentre Keith ammirava il mondo che Elio aveva creato con la sua arte. La loro collaborazione più famosa fu la trasformazione del negozio Fiorucci di Milano in una vera galleria d’arte: Haring decorò le pareti con i suoi iconici disegni pieni di colori e simboli vivaci. Quel progetto fu la concretizzazione dell’ideale di Elio: moda e arte che si intrecciano, dando vita a qualcosa di unico, rivoluzionario e profondamente libero, aperto allo sguardo e all’ispirazione di tutti.

Elio e le celebrità

Elio Fiorucci non era solo un designer di moda, ma un vero catalizzatore culturale. Negli anni ’80, era un punto di riferimento per le celebrità di tutto il mondo. Il suo stile fresco, colorato e anticonformista attirava infatti artisti, musicisti e icone del momento, da Madonna a Grace Jones, passando per Bianca Jagger e Cher. I suoi negozi, soprattutto quello di New York, diventavano veri e propri luoghi di incontro, dove le star si mescolavano con i giovani creativi e gli amanti della moda. Aveva un talento speciale nel mettere tutti a proprio agio, creando un’atmosfera inclusiva e vibrante, che rispecchiava perfettamente lo spirito libero di quegli anni e di tutti i grandi protagonisti che ne facevano parte. Le celebrità non erano solo clienti, ma spesso amici e complici nella sua visione rivoluzionaria della moda e del mondo.

La moda come linguaggio universale

In un’epoca dominata da regole e convenzioni, Elio Fiorucci ha saputo rompere ogni barriera, trasformando la moda in un linguaggio universale che parlava a tutti, senza distinzioni. La sua eredità non è solo fatta di tendenze, ma di un’idea di libertà e creatività che continua a ispirare generazioni. Oggi, la sua visione di un mondo inclusivo, colorato e senza limiti si riflette in un universo in cui la moda non è più solo un atto di vestirsi, ma un atto di esprimere se stessi, un viaggio in cui ognuno può essere protagonista. Il mondo Fiorucci non è solo passato, ma un futuro che ancora oggi pulsa di energia e autenticità, invitandoci a vivere la vita con la stessa audacia e fantasia che Elio ci ha trasmesso.

Di Aurora Giuffrida e Martina Russo