29° Summit di Pambianco e PWC: il fashion italiano tra AI e Cina.

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ll 29° Pambianco-PwC Fashion Summit è avvenuto il 12 novembre 2024 a Milano. Esplorate le sfide attuali e future per il settore della moda e del lusso. 

Un summit Incentrato sui cambiamenti globali e sugli effetti della trasformazione digitale. L’evento ha trattato questioni come il ruolo strategico della Cina e l’evoluzione dei consumi, questioni cruciali per il mercato italiano.

L’incontro, cui hanno partecipato esperti e leader di settore, ha visto il contributo di David Pambianco e di PwC per delineare strategie di crescita orientate alla sostenibilità e all’innovazione. 

I temi

Uno dei temi più dibattuti è l’importanza del digitale nel supportare la resilienza delle imprese italiane in un contesto competitivo sempre più complesso. Un contesto dove si registrano nuove preferenze di acquisto e una crescente attenzione alla sostenibilità. 

L’Intelligenza Artificiale: Un Alleato Strategico per il Fashion

L’intelligenza artificiale è emersa come uno degli strumenti più promettenti per rivoluzionare l’industria della moda. Durante il summit, si sono discusse le molteplici applicazioni dell’AI nel settore:

  • Personalizzazione su larga scala: L’AI permette di analizzare i dati dei consumatori. Crea esperienze di shopping altamente personalizzate, aumentando la soddisfazione del cliente e le vendite.
  • Ottimizzazione della supply chain: L’intelligenza artificiale può essere utilizzata per ottimizzare i processi produttivi, ridurre i costi e migliorare la tracciabilità dei prodotti.
  • Creatività potenziata: L’AI può supportare i designer nella creazione di nuovi prodotti e collezioni, generando idee innovative e accelerando il processo creativo.

Inoltre hanno presentato approfondimenti sul mercato cinese, che continua a rappresentare una fetta significativa della domanda globale di moda di alta gamma.

Si è discusso dell’adozione di nuovi modelli di business per affrontare la pressione sui margini e il ruolo della logistica come pilastro di competitività. Questo si integra con tecnologie avanzate per la gestione delle catene di approvvigionamento.

Erika Andreetta, partner di PwC e responsabile per il settore fashion & luxury per Italia e EMEA, ha presentato un’analisi molto accurata, durante il Pambianco Fashion Summit. Quello che si è evidenziato, è, preoccupazione sulla situazione economica nei principali mercati internazionali. In particolare negli Stati Uniti e in Cina.

La discussione ha toccato l’evoluzione dei consumi e dei canali di acquisto nel terzo trimestre del 2024. Si sono rivelati dati che riflettono un contesto di incertezza e cambiamenti nelle preferenze dei consumatori.

Stati Uniti: segnali contrastanti

Negli USA, il PIL dimostra una crescita del 2,8% nel terzo trimestre del 2024. Tuttavia, nonostante questo aumento, la situazione del mercato del lavoro ha destato preoccupazione, con un tasso di disoccupazione giovanile al 9,5% a ottobre. Per contrastare questa situazione e stimolare i consumi, la Federal Reserve ha deciso di ridurre i tassi di interesse di 0,25 punti, una misura pensata per incentivare la spesa e sostenere la crescita economica.

La strategia sembra avere effetti positivi sul breve periodo. Le previsioni di spesa per le festività natalizie negli Stati Uniti vanno verso una crescita del 7% rispetto al 2023.

Questo incremento è guidato principalmente dalle generazioni più giovani -come Millennials e Gen Z- che prevedono di aumentare i propri acquisti nel settore moda rispettivamente del 16% e del 37%. In contrasto, le generazioni più anziane (come Gen X e Baby Boomers) stanno adottando un approccio più prudente. Ciò implica una possibile riduzione della spesa del 18% e del 2% rispettivamente, segnalando un cambiamento nelle priorità di consumo tra le diverse fasce d’età.

Cina: una crescita sostenuta

In Cina, invece, il PIL ha registrato un incremento più sostenuto, pari al 4,8% nello stesso periodo. Questo dato è accompagnato da segnali positivi di ripresa nei consumi. Una cosa che suggerisce come il mercato cinese rimane un importante driver di crescita per il settore del lusso e della moda. La Cina continua a rappresentare un’opportunità chiave per i brand internazionali, che vedono in questo mercato un bacino di consumatori giovane e in espansione.

Conclusioni

L’analisi di Andreetta evidenzia un quadro complesso per il settore della moda e del lusso. Evidenza un qualcosa in cui dinamiche macroeconomiche e comportamenti generazionali giocano un ruolo determinante. Mentre le politiche di stimolo si dividono. Negli Stati Uniti tentano, invece, di rispondere a una situazione difficile. Invece la Cina si conferma un mercato in espansione, alimentato da una domanda interna robusta. Il Pambianco Summit ha posto l’accento sulla necessità per le aziende di adattare le proprie strategie di marketing e di prodotto per rispondere efficacemente alle diverse esigenze dei consumatori globali.

Questi dati suggeriscono che i brand del lusso dovranno essere particolarmente flessibili e reattivi nell’approccio ai mercati regionali, bilanciando la promozione nei confronti delle giovani generazioni in Occidente con le opportunità di crescita offerte dal mercato cinese.

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