Lo storico brand partenopeo Tramontano presenta First. La prima collezione affidata alla nuova direzione creativa di Milena Scudieri che segna un nuovo corso per il brand nato nel 1865.
Come nasce l’idea di voler prendere in mano la direzione creativa di un brand con un heritage così importante?
Io fin da piccola avevo le idee ben chiare su cosa volevo fare da grande. Cosí quando c’è stata l’opportunità ho preso subito in mano Tramontano, cercando di dare di nuovo il giusto prestigio al brand, dando un volto nuovo, più contemporaneo e moderno.
Quanto è difficile lavorare con un brand che vanta più di 100 anni di storia?
Sicuramente è una bella sfida ed una grande responsabilità ma allo stesso tempo un grande onore. È come indossare un gioiello importante, bisogna sempre dargli il giusto prestigio… Devi farlo tuo senza mai dimenticarti però quella che è l’identità del brand.
Qual è il suo approccio creativo quando disegna una borsa? A chi o a cosa si ispira?
Quando disegno do sfogo a tutta la mia creatività, butto giù tutto ciò che immagino e poi lo perfeziono pensando alle esigenze di noi donne. Sicuramente Napoli, con i suoi colori, il suo mare e i suoi tramonti svolgono un ruolo fondamentale. C’è sempre un po della mia città nei miei disegni.
La scelta di presentare la collezione a Milano è sintomo di un percorso il più possibile internazionale per Tramontano. Quanta Napoli c’è nel brand?
Il 100% sicuramente. Siamo un brand nato a Napoli, che sta crescendo a Napoli e che anche se si sta affacciando verso nuovi orizzonti, ma sarà sempre legatissimo alle sue origini.
Chi è il cliente Tramontano? Che persona immagina acquistare le sue borse?
Le nostre borse sono borse senza tempo, sia per qualità che per stile pensate per donne che amano l’eleganza e apprezzano la qualità. Eleganti, ma sicuramente con un forte carattere ed uno stile ben definito.


Una parte delle vostre vendite avviene nel mercato giapponese, in cui siete player da diversi anni, cosa si aspetta l’estero da un brand come Tramontano?
La cosa che più ci sentiamo dire è che amano l’artigianalità che caratterizza il nostro brand. Il Made in Italy ha sempre il suo fascino ed i mercati esteri apprezzano tantissimo la cura di ogni dettaglio, dal pellame, ai metalli, alla storia che lo caratterizza. Vogliamo mantenere questo legame con l’estero e perchè no, rafforzarlo sempre di più.
Tra i vostri servizi c’è anche quello degli accessori su misura. Quanto ancora è richiesto il made to measure?
Moltissimo. Aldo Tramontano fu uno dei precursori del su misura nella pelletteria. Così noi nel tempo abbiamo sempre cercato di preservare questa fantastica esperienza. Infatti oggi è ancora una parte importante della nostra attività. Ogni dettaglio è realizzato minuziosamente dai nostri artigiani che confezionano circa un centinaio di articoli l’anno.
Il 70% del vostro fatturato riguarda le collezioni femminili, avete intenzione di operare un restyling anche sulla linea maschile? Avete mai pensato all’opzione genderless?
L’uomo e la valigeria sono da sempre una parte importante dell’identità Tramontano, che purtroppo negli anni è andato un po’ scemando. Basti pensare che noi in archivio abbiamo una borsa uomo che si chiama DALLA, che si fece realizzare il mitico Lucio, in cuoio. Perciò in cantiere c’è anche questo. Torneremo presto con una linea uomo e valigeria, per mostrare un altro punto fondamentale della nostra azienda.
Quale valore aggiunto porta Tramontano nel mercato e dove vorrebbe che arrivasse la griffe?
Sicuramente la storia, la cura dei dettagli e un modo di lavorare che oggi è andato un po’ perso. Come diciamo sempre artigianalità, appartenenza e unicità sono i punti fondamentali del mondo Tramontano.

