GIO, Giovanni Gerosa presenta il suo nostalgico Chapter VI

da | FASHION

GIO ci racconta l’importanza dei ricordi nella nostra quotidianità presentando il suo Chapter VI, Amber Island.

Se c’è una cosa che amo della moda sono i brand che hanno una creatività unica e una forte e importante ispirazione alle spalle. E’ il caso di GIO, Giovanni Gerosa.

GIO viene descritto come un universo di idee, di sogni che diventano veri al tramonto e di ideali che passano per mani esperte.

Nel suo lavoro è presente la conoscenza dell’artigianato pregiato, caratterizzato da metodi artigianali. L’ispirazione arriva dalla natura che si riappropria dei suoi sentimenti più profondi attraverso fili e tessuti.

Il cucito fatto a mano dà vita a pezzi unici dedicati a ognuno di noi. La bravura sta nei dettagli e GIO lo sa bene: ogni pezzo è unico e unito agli altri da un filo conduttore.

Ciascuno dei capi è legato a un’essenza che si trasforma in un ideale che viene donato con amore e per l’amore, con la voglia di resistere nel tempo.

Chapter 1, il “primo capitolo” della storia del brand, prende vita durante la pandemia.

Un momento delicato che ha anche segnato l’inizio di un libro che il marchio continua a scrivere da allora.

GIO è un viaggio senza partenza o arrivo, un caleidoscopio di emozioni che cattura l’occhio, proprio come fanno i tessuti. Una storia che viene cucita, capitolo dopo capitolo, assieme alla tribù femminile che la supporta.

Tutti i capi sono fatti a mano e prodotti in Italia, con estrema cura e precisione in ogni dettaglio. Ognuna delle creazioni richiede molto tempo per essere realizzata e altrettanto tempo per adornarla di tutti i dettagli che presenta.

Per il marchio, inoltre, la tematica dell’ambiente è importantissima e per questo i capi sono realizzati su richiesta e questo permette a GIO di evitare qualsiasi tipo di spreco. Realizzare le richieste dei clienti senza un magazzino del materiale è una condizione essenziale per mantenere l’inquinamento e l’impatto ambientale al minimo.

Durante la fashion week, in occasione della Spring/Summer 2025, GIO ha presentato il suo Chapter VI, Amber Island.

Giovanni ci spiega come lui si senta governato dalla malinconia, di come si senta in attesa, in sospeso. Necessita di sigillare un’idea per renderla preziosa e unica e cosi ricordarla per sempre.

L’Ambra è la protagonista di questo capitolo.

GIO ci ricorda la sua funzione: l’Ambra è il sigillo della memoria e viene utilizzata per solidificare e analizzare qualcosa di immobile. Il profumo evoca in Giovanni emozioni forti, momenti passati che ha sigillato in sé stesso per riviverli raggiungendoli con il pensiero. Ecco che torna la malinconia.

Giovanni ci racconta di sua madre, Anna, il suo primo collegamento all’Ambra. La fragranza circondava tutti i posti a lei cari e caratterizza il ricordo dell’infanzia di Giovanni assieme alla pietra d’Ambra che la madre ancora oggi custodisce come un’amuleto prezioso, ovunque si trovi.

La collezione è un omaggio al tramandare quello che viene suggellato nella nostra memoria e che riviviamo ogni volta che ne sentiamo il bisogno.

GIO ci ricorda la nostra natura, ci ricorda che noi tutti viviamo di ricordi e che viviamo anche per crearne di nuovi. Ecco che GIO ci regala un amuleto di Ambra che diventerà la chiave per aprire le porte dei nostri ricordi e del nostro futuro.

Luce, calore, sole, pelle, rumore, natura, sabbia, roccia, isola. Gli elementi che caratterizzano l’essenza di questa collezione. Amber Island è l’essenza di tutto questo, il nuovo capitolo di GIO che lega passato e futuro, cuore e anima.

Questo nuovo capitolo del brand affonda le proprie radici in un terreno concreto, tangibile e materico.

Le stampe, i materiali, i colori e le lavorazioni hanno lo scopo di far percepire la materia che compone i capi.

Ogni capo è una tela su cui vengono sovrapposti colori e motivi e dove si intravedono dettagli sempre più particolari e dipinti a mano. Qui si intuisce il significato della seconda parola nel nome della collezione: Island.

Isola perchè madre della terra, essenza della materia. L’isola per Giovanni ha sempre avuto un significato importante che definisce un luogo sospeso, ma reale allo stesso tempo. L’isola gli dà l’impressione di toccare davvero la terra, di sentirne il calore e così di imparare ad ascoltarsi e a conoscersi.

Ognuno dei capi che fanno parte di questa collezione è stato immaginato per diventare parte di questa scoperta e per accompagnare chiunque li indossi in momenti che verranno sigillati nella memoria.

I capi si presentano leggeri e pieni di dettagli e sfumature, proprio come i ricordi. Nei colori percepiamo la presenza dell’isola, della terra. Le forme sono morbide e danno così modo di vestire i corpi come e dove decidiamo noi. Vengono stampate alcune frasi sui capi che rappresentano la fugacità e la densità che i ricordi portano con sé. Poi i disegni, che ci riportano con i piedi per terra sulla nostra isola.

GIO con le sue collezioni ci regala momenti unici e ci permette di rivivere quelli passati con la stessa intensità della prima volta e di racchiuderli così nel nostro amuleto d’ambra personale.

Complimenti a GIO per il suo nuovo capitolo e grazie per la sincerità che ha messo nel raccontarlo.