Venerdì 27 settembre è uscito il singolo di Heartman “Fai l’uomo” feat. Mondo Marcio. Un brano introspettivo che riflette sulle aspettative della società nei confronti degli uomini
Come ormai sappiamo, Tiktok ha un grande potere nel decretare l’artista del momento. Heartman è riuscito a conquistarsi un posto nel panorama della musica italiana con il suo brano “Esperienze nuove” che, diventato virale sulla piattaforma, usato nei profili delle squadre di calcio di serie A e dopo essere stato acclamato da importanti artisti della musica, gli ha aperto la strada e lo ha spronato per continuare a creare la sua arte.
Dopo questo successo Heartman torna in gioco con un nuovo, inedito e originale brano, il cui focus riguarda le aspettative di genere. Il titolo è ”Fai l’uomo” feat. Mondo Marcio.
Classe ’98, nato in Costa d’Avorio, ma residente a Brescia, Heartman è un artista che fin dagli esordi si è impegnato nella scrittura di testi con un messaggio profondo, ogni sua canzone ha un significato e induce alla riflessione. Va oltre la solita rima a cui siamo abituati e i soliti testi privi di emozioni. Ha una voce morbida e profonda che si coniuga perfettamente con i sound malinconici che caratterizzano le sue melodie soavi e ricercate.
Heartman è l’esempio perfetto per dimostrare che oggi tra singer e rapper non c’è alcun confine.
Nei suoi brani racconta la realtà che lo circonda, fatta di miseria, gioie, strade tortuose e cuori infranti; scrive di relazioni sentimentali complicate e racconti che guardano da vicino la vita di quartiere e delle precarietà che convivono con essa. E anche in quest’ultimo singolo nulla è lasciato al caso.
Heartman “Fai l’uomo” feat. Mondo Marcio
Si tratta di un brano introspettivo in cui il cantante riflette sulle aspettative della società nei confronti degli uomini, che in quanto tali devono sempre apparire forti e senza alcun timore. Da questo tema si scatena la conseguenza: quanto ne risentono gli uomini? Che tipo di pressione esercita la società? Heartman mette in mostra il danno emotivo che si nasconde dietro il noto “petto in fuori”. “Fai l’uomo” racconta un’immagine nuova e vulnerabile dell’uomo, lontana dagli stereotipi tossici della virilità.
Cosa significa “fare l’uomo” nella società di oggi
Mi viene subito in mente il film “Mamma ho perso l’aereo”, quando Kevin, il protagonista di 8 anni rimasto a casa da solo per le vacanze di Natale, dice a sé stesso di non avere paura dei ladri e di “fare l’uomo di casa”.
Solitamente con l’espressione “Fai l’uomo!” si fa riferimento ad un comportamento virile, alla dimostrazione di non avere timore di nulla, e alle …, mi correggo, al “coraggio” da tirare fuori per affrontare ogni situazione.
Vi consiglio di leggere “Cosa vuol dire fare l’uomo? Una guida corale per ridefinire il maschile” di Mica Macho, Andrea Batilla, Mammadimerda
“«Fai l’uomo!», lo avrete sentito dire tantissime volte. In famiglia, tra amici, nei film, nelle canzoni. Ma cosa vuol dire esattamente? Chi decide come si fa l’uomo? E soprattutto, è davvero così importante?
Oggi esiste un solo maschile possibile. Una specie di gabbia dorata in cui veniamo costretti fin da piccoli, fatta di diritti e doveri, o meglio, di privilegi e catene. Questo libro vuole scavare dentro queste regole. Smontarle, rovesciarle, scardinarle. Un viaggio negli stereotipi maschili raccontati proprio da chi, almeno una volta, si è sentito in dovere di “fare l’uomo” e ha capito quanto sia pesante. Questo libro si rivolge a chi è stanco di questi standard e vuole immaginare un maschile diverso. Per sé stessi, per una relazione, per un amico, per un figlio, per un fratello. Ecco, questo libro è per voi”.
È un libro che si rivolge a chi è stanco di tutti questi standard e stereotipi; che sogna un uomo unico nel suo genere.
Perché ognuno in fondo è diverso. L’espressione “Fare l’uomo” è una specie di contenitore, una categoria, una pergamena di regole non scritte, ma che tutti devono sapere, che indica comportamenti e atteggiamenti da tenere. Descrive un mondo in cui tutti gli uomini sono uguali.
Ma non viviamo più (o almeno stiamo cercando di uscirne) in una società dove solo l’uomo può fare certe cose e in cui deve per forza saperle fare, dove non vengono accettate cose diverse da quelle prestabilite centinaia di anni fa.
La nostra è una società basata sul valore individuale e sulla diversità, quindi basta fare gli uomini, fate voi stessi.