Continua la settimana della moda di New York. Nella Grande Mela ogni designer immagina la sua donna. Per qualcuno è Brat, per altri Demure!
Su Tik Tok non si parla d’altro che di Brat e Demure. Le due personalità che stanno conquistando e dividendo a metà il web. Tra chi si definisce Demure, sobrio ed elegante, e chi, al contrario si professa Brat, provocante ed audace. Anche le passerelle di New York si dividono allo stesso modo. In questa quinta giornata più che mai!
La moda demure conquista New York
Elegantissima, raffinata e, senza budino, Demure, la donna di Toteme. Colori neutri, forme scivolate e sovrapposizioni di pregio. Tra i grattacieli di New York trova spazio l’eleganza svedese del brand che interpreta, alla perfezione, il gusto dell’alta società newyorkese. Capi semplici adatti alla vita di tutti i giorni. Toteme propone un moda che veste chiunque e non traveste nessuno.
A parlare una lingua simile è la collezione di Michael Kors. Anniversario speciale per il brand che celebra 35 anni di collaborazione con la filiera italiana. Kors racconta l’eccellenza del made in Italy con gli occhi di un americano. E le influenze del film “The talented Mr. Ripley”, la cui riscrittura è in uscita su Netflix. Ancora una volta la dolce vita del Belpaese è ispirazione per la moda che la reinterpreta in una chiave, per certi versi, abbastanza scontata tra finti pizzi magistralmente realizzati con paillettes, gonne a ruota e stampe floreali.
Al limite tra Brat e Demure la moda scultorea, ma anche morbida di Kate Barton. La designer cristallizza con materiali rigidi, ma dall’aria fluida, i movimenti del tessuto sul corpo. Raffinati abiti da sera, degni di un red carpet, si alterano a corsetti cropped e pantaloni drappeggiati dall’aria street. Perfetta sintesi tra il mondo Brat e Demure. La donna pensata dalla Barton è, allo stesso tempo, classica e moderna. Un connubio tra ieri e oggi che, con armonia, mette d’accordo tutti.
Lo stile Brat nella Grande Mela
E se fino ad ora abbiamo parlato di una moda che rassicura è tempo di qualche colpo di scena in stile Brat. Sulle passerelle newyorkesi sfila Wiederhoeft. Capelli bagnati e lingerie al posto degli abiti. La donna Wiederhoeft è sexy e sfacciata. Tutto diventa Brat sulla passerella, persino la moda sposa, tipicamente avvolta da un’allure romantica. Anche il pizzo perde la sua connotazione poetica per cedere il posto ad un racconto di tipo erotico.
Un altro lato del mondo Brat è quello che sfila sulla passerella di Elena Velez. La designer, che da sempre rifiuta il concerto stesso di moda, immagina una collezione perfettamente imperfetta. Occhi lacrimanti d’argento, abbinamenti insoliti e body sgarbatissimi. Le influenze della collezione arrivano dal mondo rodeo che si fonde con il perfetto look da rave party. Non mancano i corsetti, anche solo stampati su maxi t-shirt, e una miss che sfila con fascia, corona e mano di rose rosse.
Chiude la quinta giornata di moda newyorkese Luar con la sua moda enigmatica e queer. Non esiste uomo, non esiste donna. Sulla passerella di Luar ognuno è chi vuole essere. Gli abiti non hanno genere o definizione. Nessun pezzo è necessario, nessuno è superfluo. Sulla passerella si alternano completi super coprenti, che nascondono il corpo, e mutande che sostituiscono i pantaloni rendendo il fisico e gli accessori veri protagonisti del look. Nessuno stile prtedomina da Luar. L’unica certezza è che a dominare è l’assoluta libertà.
Foto: Vogue