Per antonomasia Saint Barth è il simbolo dell’estate, ma da qualche anno è diventato il sinonimo per eccellenza delle vacanze. Dagli aeroporti alle spiagge, tutte le ragazze sfoggiano orgogliosamente la loro borsa.
L’inizio: un gap di mercato
Erano i primi anni 2000. Due ragazzi si stavano preparando per una vacanza al mare quando si trovano di fronte a un problema: manca il costume! Dando un’occhiata a ciò che offriva il mercato all’epoca, Massimiliano Ferrari e Raffaele Noris si trovano davanti a una serie di costumi tutti molto simili tra loro. Monocromo, poche fantasie e un ridottissimo numero di marchi che avevano il monopolio del beachwear.
Nel frattempo il settore del lusso era entrato in crisi, il mercato era in cerca di prodotti che fossero premium da un lato e dall’altro accessibili a un pubblico più ampio. Si stava cercando di rompere l’elitarietà del lusso per entrare nel cuore di molte più persone. I primi anni 2000 rappresentano dunque un’opportunità per giovani con idee fresche e innovative e, quell’estate, Massimiliano e Raffaele decidono che non avrebbero più indossato i soliti costumi. È la nascita di MC2 Saint Barth.
L’identità del brand viene incastonata brillantemente già dal nome: MC2 Saint Barth, infatti, non è altro che un acronimo che sta per Monte Carlo to Saint Barth. Entrambe le mete portano con sé un immaginario legato alla leggerezza, alla spensieratezza delle vacanze estive e alle serate glamour in riva al mare. Sin dai primi passi, la missione del brand è molto chiara: creare costumi da bagno giovani, diversi da quanto offerto dal mercato, e beachwear di boutique per tutta la famiglia.
Volevamo diventare il brand delle vacanze, del sorriso, del fine settimana. E volevamo che le persone potessero vivere questa sensazione di libertà e allegria tutti i giorni dell’anno indipendentemente dalla stagione.
Proprio per questo motivo, MC2 Saint Barth ha ampliato la propria offerta passando da beachwear a proposte di abbigliamento per le vacanze di tutto l’anno: dalla settimana bianca alla spiaggia.
La borsa Saint Barth: simbolo di tutte le ragazze
“Ora posso andare serena in vacanza con la mia Saint Barth”, “capisci di essere in vacanza in Italia quando in spiaggia tutte le ragazze hanno una Saint Barth”. Questi sono solo alcuni dei video andati super virali su TikTok, dove l’opinione pubblica si divide. C’è chi manifesta per avere una borsa Saint Barth, e chi invece è stanca e si rifiuta di comprare una borsa diventata ormai troppo commerciale.
Niente da dire ovviamente sull’estetica della borsa che è senza dubbio davvero bella, comoda e capiente. Ma forse negli ultimi anni è diventata fin troppo popolare. Perché si sa, quando nella moda tutti iniziano ad indossare un accessorio quello poi diventata impopolare e stanca. Già perché la verità è che siamo stanchi di vedere in giro sempre la stessa borsa, andare in un luogo e rischiare che altre cento persone possano averla uguali a noi.
Quello che ormai ha perso infatti la borsa di Saint Barth è il fascino dell’unicità, dell’originalità. Non è più un accessorio di nicchia che hanno solo determinate persone che vanno in determinate spiagge. Ad oggi questa borsa è sicuramente ciò che abbiamo visto di più durante tutta l’estate, ovunque fossimo andati in vacanza la borsa Saint Barth è sempre stata onnipresente.