Spopolano sui social video di influencer e personaggi X che si lamentano di non poter più dire nulla. La libertà di parola è davvero in pericolo?
Sui social vige la narrazione secondo cui, in nome del politicamente corretto, non si può più dire nulla. Sono milioni gli influencer che si lamentano di non poter dire niente se non essendo sommersi da critiche e commenti negativi. Si inneggia ad una mancanza di libertà di parola. Secondo le lamentele degli influencer sta diventando troppo difficile comunicare. Bisogna pesare ogni minima parola per evitare di offendere qualcuno o creare scandali. In questo modo pare venga meno la spontaneità, nonché la forza della comunicazione via social.
Un esempio che ha tenuto banco in questi giorni ha visto protagonista Nicole Pallado, influencer ed imprenditrice da 540mila follower su Instagram. La creator si è lamentata dei commenti negativi relativi ai suoi hall di Shein. Alcuni follower, infatti, le hanno fatto notare le problematiche etiche ed ambientali legate all’acquisto di fast fashion e, soprattutto, alla sua sponsorizzazione. L’influencer ha subito risposto con un carosello di stories di polemica in cui spiegava di sentirsi sempre più in difficoltà nel comunicare con i follower. Nicole Pallado racconta di sentirsi molto più giudicata rispetto agli anni precedenti. Aggiungendo poi una serie di inesattezze sul made in Italy su cui si potrebbe aprire un altro capitolo.
Il problema non è Nicole Pallado che è anche una bravissima creator, il problema è che il pubblico è cambiato. Agli influencer si chiede più preparazione. D’altronde sono informatori e, di conseguenza, è richiesta loro quantomeno la conoscenza di quello di cui parlano. Mostrare, oggi, un haul Shein sperando che nessuno faccia un fiato è pressoché impossibile. Il pubblico è più consapevole e chiede agli influencer maggiore serietà.
Certo che si può dire tutto quello che si pensa, ma questo vale per tutti. E se il pubblico pensa che tu stia sbagliando è libero di dirtelo, in che modo è un altro paio di maniche. Non è che manchi la libertà di parola è che bisogna imparare ad accettarne le conseguenze. Il contraddittorio e la possibilità di dissentire sono al diretta prova della presenza della libertà di parola. Il fatto che le parole di un influencer vengano messe in discussione o criticate dai follower non significa che non si possa più dire nulla, ma l’esatto contrario.
Insomma la libertà di parola esiste, il fatto è che le conseguenze, in un mondo che mette l’opinione personale prima di tutto, non sono facili da accettare. Perchè la libertà di parola non è la possibilità di dire tutto quello che passa per la testa al singolo. Si tratta di una libertà plurale che concerne la presenza di opinioni diverse e che dà a tutte la possibilità di essere espresse, nel bene o nel male.