Elodie riporta il nudo sul calendario Pirelli e no, non è un reato

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Elodie sarà una delle protagoniste del prossimo calendario Pirelli. Sullo storico almanacco torna il nudo e la cantante romana lo rivendica come strumento di ribellione

Si definisce, con suprema modestia, semplicemente “caruccia” mentre qualcuno l’ha ribattezzata EloDEA. La cantante romana Elodie Di Patrizi sarà una delle protagoniste del calendario Pirelli 2025 scattato da Ethan James Green. Sul set californiano, insieme ad Elodie (prima italiana dopo 10 anni) altre 11 personalità. Simon Ashley, John Boyega, Vincent Cassel, Connie Fleming, Hoyeon Young, Jodie Turner-Smith, Jenny Shimizu, Hunter Schafer, Padma Lakshmi, Martine Gutierrez e lo stesso Ethan James Green.

Con il ritorno dell’Italia anche il ritorno del nudo sull’almanacco più famoso di sempre ed è subito polemica. Elodie, in un’intervista a Il Giornale ha dichiarato: “Non si tratta di mostrare il corpo per attirare gli uomini, l’importante è come vivere la nudità. Il corpo è vivo, è bello, va accudito e non va mostrato come un oggetto. È la casa di quello che sei. Ovviamente poi mi piace il gioco della seduzione, perché a me piace giocare. Ma col gioco si possono dire anche cose serie“.

Da quando Elodie ha cominciato a giocare con la sua immagine, in maniera anche sexy e provocatoria, non sono mai mancate le critiche. Secondo parte dell’opinione pubblica, infatti, il successo della cantante deriverebbe esclusivamente dal mostrare il suo corpo, come se farlo fosse un reato. Sulla copertina di Red Light si è fatta dipingere nuda, coperta solo dai suoi capelli (un po’ come la venere del Botticelli) dall’artista Milo Manara, in più video si è mostrata con micro abiti che poco lasciano all’immaginazione e, sui palchi italiani, ha riportato i body da pop star americana. Da Fabio Fazio ha detto: “Mi piace l’idea di dare fastidio senza fare niente di male” e mai è stata pronunciata frase più vera.

Cosa c’è di sbagliato nel giocare con il proprio corpo? Quale difficoltà crea la nudità? Perché essere donne e sapere di essere belle e piacenti è un problema? Forse una donna sicura di se e fiera del proprio io, anche esteriore, ci spaventa. La narrazione vuole le donne belle sempre come dimesse e modeste, in caso contrario non si è belle, si è volgari. La bellezza è quasi un segreto: si sa ma non si dice e quando lo si dice sfiorisce. Da pregio si trasforma in difetto.

Potrebbe sembrare un meccanismo molto vecchio figlio di un retaggio culturale di stampo religioso, in particolare cattolico nel nostro Paese, che vede in maniera peccaminosa il corpo in quasi tutte le sue forme.
In parte è così, ma questo pudore smisurato è, in verità, un sentimento molto più contemporaneo di quanto si possa pensare. Negli anni ’70 e ’80, per esempio, la copertina di Playboy era un punto imperdibile per la carriera di una cantante, anche in Italia. tutte le grandi donne della musica del Belpaese hanno posato nude per il Coniglietto. Da Iva Zanicchi ad Ornella Vanoni passando per la Bertè e Patty Pravo. Non che questo non muovesse critiche, ma non era nulla di straordinario e, soprattutto, chi ha mai messo in discussione la voce di una di queste icone?



Ecco allora perchè questo meccanismo malato secondo cui il nudo è un problema è figlio dei giorni nostri, di un mondo che continua a parlare di progresso mentre fa incommensurabili passi indietro. Non si riesce ad allontanare il nudo dal mondo della pornografia, altro segreto di Pulcinella del nostro paese…insomma tutti ne fanno uso e nessuno lo dice. Se qualcuna, come ha fatto Elodie, cerca di allontanare il nudo dalla mercificazione del corpo (non che la pornografia sia necessariamente questo) subito è attaccata. Non per nulla la cantante è stata sommersa dalle critiche per aver associato il nudo ad una scelta di stampo “politico” in un certo senso.

L’attacco è arrivato da Susanna Donatella Campione, senatrice di Fratelli d’Italia, che ha dichiarato: “Esca dall’equivoco di voler contrabbandare l’esibizione del corpo come attività intellettuale e la eserciti serenamente come altre sue colleghe che non avvertono il bisogno di far passare un servizio fotografico per un’attività metafisica“. Perchè l’esibizione del proprio corpo non può essere un’attività intellettuale, perché continuiamo a ritenere intelligenti solo donne che non si curano della propria immagine? Sembra che, ancora oggi, l’esibizione della bellezza escluda bravura e talento.

Siamo convinti di vivere inglobati in segmenti fatti di confini invalicabili. O si è bella, o si è brava, o si canta o si fa politica. Non ammettiamo contaminazioni e invece il mondo di quelle è fatto.


Rimaniamo liberi e rompiamo le regole come diceva Michela Murgia, di cui è da poco ricorso l’anniversario di morte, perché siamo sicuri che lei ad Elodie avrebbe solo che battuto le mani, felice, come lo siamo noi, che una talentosa e splendida donna italiana faccia parte del Calendario Pirelli 2025 al fianco di star internazionali.

Foto: HuffPost/ Pirelli