L’app Mae: “The community app for everyone who loves art”

da | LIFESTYLE

La nuova app Mae si impegna per promuovere una comunità globale di amanti dell’arte, mettendo in contatto utenti con artisti e appassionati d’arte, sia online che nella vita reale. Lo scopo: discussioni intellettuali e impegni personali con l’arte. Disponibile su Apple Store e Google Store. 

Nonostante la GenZ sia spesso associata ad uno stile di vita frivolo, superficiale e poco attento ai dettagli, si rivela, invece, molto interessata all’arte. Forse perché essa, essendo in continuo divenire, si adatta ai tempi e alla società? Non esiste un concetto universale di arte. Arte può essere tutto e niente; un fiore, un arredo, un auto, un pensiero o un gesto. Tutto questo può essere definito arte: è il soggetto che deve percepirlo come tale.

Cos’è l’app Mae?

Mae è un’app con sede a Berlino, sviluppata da tre ragazzi italiani, Pasquale Marino, Mattia Marino ed Egle Trovato, per unire persone di qualsiasi background attraverso il potere dell’arte.

L’obiettivo è quello di generare una community, attraverso la creazione di un diario d’arte digitale, potenziato dll’AI, nella quale ogni utente può esprimere opinioni e riflessioni personali e trovare artisti e appassionati d’arte con gusti e pensieri affini ai propri, con cui andare ad eventi di settore o con cui, semplicemente, confrontarsi. 

Ciò che rende unica questa start-up è la funzione “Vision”, che consente agli iscritti di contemplare opere, condividere emozioni e connettersi con gli altri attraverso stanze virtuali chiamate Symposium. Esse sono collegate ad eventi fisici, come visite in studio, workshop e mostre ospitate da artisti e gallerie d’arte.

“La nostra visione è quella di unire le persone di qualsiasi background attraverso il potere dell’arte, rivitalizzando i luoghi culturali come nuovi spazi di aggregazione per le comunità locali. In una società polarizzata, dove le persone sono totalmente divise su molte questioni socio-politiche, l’arte assume un ruolo ancora più cruciale per creare un terreno comune per unire le persone attraverso discussioni su tematiche intellettuali ed emotive scatenate dall’arte.” Ha commentato il fondatore e CEO Pasquale Marino.

Perchè il nome Mae?

Mae (mythology) era una divinità del Pantheon etrusco e veniva identificato con Giove per la sua magnificenza. Giove è l’archetipo che funge da ponte tra il mondo personale e quello transpersonale. Simboleggia la crescita e l’espansione, nonché l’adattamento sociale alla cultura e al mondo in cui si vive; la sua è una ricerca di arricchimento e di miglioramento in ogni campo: culturale, psicologico e spirituale. Non siamo stati noi a scegliere questo nome, questo nome ha scelto noi e questo è un altro motivo per cui ci sentiamo parte di una missione più grande.” Rispondono cos i tre ragazzi sul sito web (https://www.mae.community/

Perché scaricare Mae?

Cosa ti permette di fare: 

  1. Costruisci il tuo diario d’arte (come una vera e propria playlist);
  2. Scopri un nuovo modo di fare arte, condividendo emozioni e pensieri con una grande comunità;
  3. Tieni memoria del tuo percorso e del tuo viaggio attraverso l’arte, aiutandoti con il diario d’arte; 
  4. Connettiti con gli altri utenti, scambiando opzioni e sensazioni;
  5. Partecipa ad eventi artistici esclusivi e crea legami con i luoghi e le persone che potranno sempre tornarti utili.

“In sostanza, Mae armonizza arte, neuroscienza e psicologia, creando una piattaforma che consente agli utenti di intraprendere un viaggio alla scoperta di sé e alla crescita.” Il team.  

Una community che lega appassionati e professionisti

L’app Mae conta già una solida base di migliaia di utenti e centinaia di artisti e professionisti dell’arte nell’area di Berlino, tra cui figure di spicco come Tora Aghabayova, che ha esposto per l’Azerbaigian alla Biennale di Venezia, e rinomate gallerie e collezionisti come Galerie KWADRAT e Uli Seibert.

Mae è una startup italiana, scelta per la seconda edizione di Argo, il programma della Rete Nazionale Acceleratori di CDP, nato su iniziativa di CDP Venture Capital insieme al Ministero del Turismo. L’accesso al programma ha permesso a di ricevere un finanziamento, entrando nel portafoglio di Zest, ed il supporto di esperti dell’innovazione per perfezionare il loro modello di business.

Questa start-up offre agli utenti una piattaforma unica per scoprire, riflettere e discutere di arte, promuovendo una comunità globale in cui tutti possono appartenere alla scena artistica locale, da New York a Singapore.

Mae, la nostra app artistica emotivamente intelligente, unisce neuroscienze e psicologia per offrire un’esperienza trasformativa. Fondata sulla scienza neurale dell’impegno estetico, l’arte attiva sistemi di ricompensa, rilasciando sostanze chimiche cerebrali che fanno sentire bene. In linea con il lavoro sull’ombra di Carl Jung, l’app esplora gli elementi inconsci per la crescita personale. La psicologia moderna e le neuroscienze cognitive convalidano l’influenza dell’ombra sul comportamento, fornendo una base per l’approccio basato sull’evidenza di Mae. Attingendo alla terapia psicodinamica, facilita la consapevolezza di sé scoprendo il nostro inconscio attraverso ciò che vediamo nelle opere d’arte. Questa integrazione migliora l’intelligenza emotiva, contribuendo a migliorare le relazioni interpersonali. Supportata da pratiche di consapevolezza, Mae consente ai membri di riconoscere e integrare le emozioni represse, favorendo lo sviluppo personale e il benessere mentale.”

Mae è disponibile su APPLE STORE e GOOGLE STORE.