È considerata una delle prime fashion icon della storia: Maria Antonietta, regina di Francia alla corte di Versailles è uno dei temi più ricorrenti nella moda. Il suo stile, le sue acconciature e tanto altro sono sempre fonte di ispirazione.
La vediamo perfettamente descritta, quanto a opulenza e sfarzo, nel capolavoro firmato Sofia Coppola del 2006, “Marie Antoniette”. Il film che racconta le follie della corte più glamour d’Europa, Versailles, ai tempi di Maria Antonietta, poco prima del suo declino. Nella pellicola è chiaramente descritto l’eccesso che regnava alla corte di Francia mentre il popolo, a Parigi, moriva di fame. Si parla di una realtà ovattata, avulsa da tutto ciò che succedeva intorno, dove nasce il mito della moda.
Il tempo ha consegnato alla storia la delfina di Francia come un personaggio sciocco e superficiale. “Se non hanno il pane che mangino le brioche” è una delle frasi, falso storico, che veniva affibbiata a Maria Antonietta in risposta ad un popolo che soffriva la fame e riversava in condizioni disastrose. In barba ad una Parigi distrutta, in effetti, alla corte di Versailles, sgorgavano fiumi di champagne e non si rimetteva mai lo steso abito. Si passavano le giornate tra passeggiate in maestosi giardini e balli in maschera. A corte non c’era nulla a cui pensare, la leggerezza era il punto cardine della vita. In questo turbinio di frivolezza la moda ha un exploit incredibile.
Maria Antonietta dettava legge in quanto a look in tutte le corti d’Europa. Il suo stile rococò descriveva alla perfezione il sentimento dei reali in quegli anni. Un’aristocrazia pressoché inutile che sperperava i soldi della nazione in calici di champagne e sete preziose. A curare il famoso look di Maria Antonietta erano due personaggi presenti alla corte di Versailles. La prima, la famosissima Rose Bertin, modista personale della regina considerata la prima stylist della storia. La delfina la riceveva a corte 2 volte a settimana e lei dispensava consigli su come rendere la sua immagine originale e all’avanguardia. E poi il celebre Léonard Alexis Autié, il coiffure di corte, mente dietro alle imponenti acconciature della regina chiamate pouf.
I riferimenti nella moda
Non per nulla Maria Antonietta è tra le immagini più presenti sui moodboard di collezione di ogni designer. Sono tantissimi infatti gli stilisti che, negli anni, hanno tentato una riscrittura dello stile di Maria Antonietta. La delfina di Francia ha ispirato tra tutti la regina del punk: Vivienne Westwood che, in più occasioni, ha destrutturato e rielaborato gli stilemi tipici del ‘700 tra corsetti e panier. Ispirazioni ancora più chiare si leggono nel lavoro creativo di John Galliano per maison Dior che, per la couture invernale 2007-2008, presenta una collezione le cui forme si ispirano agli abiti della regina. Perfino nel lavoro dello stilista nipponico Yohj Yamamoto, in particolare nella ss2012, si scorgono forme e volumi riferiti a Maria Antonietta. La corte di Versailles è stata anche l’ispirazione, nonché la location, per la resort 2012/2013 di Chanel disegnata da Lagerfeld, Coco rock, che ha visto una versione sporty di Maria Antonietta. E come non citare l’ironico viaggio del Moschino di Jeremy Scott alla corte francese per l’autunno inverno 2020. Panier e corsetti sono arrivati all’ennesima potenza acquisendo nuova forma pop.
I riferimenti nella musica
Non solo la moda è rimasta affascinata da Maria Antonietta. La corte francese ha destato anche l’interesse di molte cantanti che l’hanno ripresa in video musicali ed esibizioni dal vivo. Tra le esibizioni più celebri c’è, senza ombra di dubbio, quella di Madonna agli MTV Awards 1990 con il singolo Vogue. Tra ballerini con marsine damascate e coulotte Madonna trionfa in un look in pieno stile 700esco, completo di piume tra i capelli e ventaglio, cantando uno dei suoi singoli più celebri. L’esibizione è diventata talmente iconica che tantissime hanno provato a copiarla. L’atmosfera da ballo in maschera a Versailles è stata, per esempio, ripresa nel videoclip di “Unconditionally” di Katy Perry del 2013, seppur in maniera meno spettacolare. O ancora da Noemi nel video della canzone “i miei rimedi” del 2017, girato alla Reggia di Caserta, che riecheggia le corti 700esche.
lIl ritorno di Versailles su Tik Tok e i pouf di Bridgerton
“Tutto questo madame, è Versailles!”. Cominciano così i video Tik Tok che mostrano le stanze e i giardini del palazzo francese gremite di gente abbigliata alla maniera 700esca. Sul social spopola un evento che fa rivivere le atmosfere di quali anni in una location d’eccezione, la reggia di Versailles. In Francia si può prendere parte al ballo in maschera a Versailles, un rave party in maschera che comincia con lo spettacolo delle fontane, continua con dj set e show e si conclude con after party e pain au chocolat. E se la “Maria Antonietta Mania” non fosse ancora abbastanza ci si mette pure Bridgerton. Benché la famosissima serie si ambientata nel periodo della reggenza inglese, tra il 1811n e il 1820 circa, c’è un particolare riferimento a Maria Antonietta. Si tratta delle fantasiose acconciature della regina Carlotta che si rifanno ai famosi pouf ideati da Monsieur Leonard, a Versailles, per la delfina di Francia.
Foto: Pinterst