A Milano sfila la creatività del duo Jordan Luca. Il brand promessa della nuova wave della moda riscrive l’idea di eleganza in chiave Punk.
C’è stato un tempo, ormai lontano, a cui agli stilisti era delegato il compito di decidere cosa fosse o meno elegante. Essere alla moda significava essere chic. I couturier si impegnavano nel delineare la guida di quella che sarebbe stato il buon gusto del vestire. Delle norme di costume da seguire per essere considerati “fashion”.
Oggi, che la moda assume tutt’altro significato, Jordan Luca prova a dare la sua interpretazione di eleganza. Il brand, frutto della creatività di Jordan Bowen e Luca Marchetto, trova la chiave del “buon gusto” contemporaneo in un romanticismo punk, spigoloso e duro.
Così sfilano modelli in eleganti completi dal taglio sartoriale abbinati, in maniera dissonante, a scarpe appuntite e creste dall’animo rock. Striduli contrasti la fanno da padrone in una passerella che cerca di andare oltre il tema del romanticismo. Gli abiti della “persona per bene” vengono stravolti dalla creatività dei due designer che dichiarano: “questa è una rappresentazione di bellezza e di amore”.
Quello della bellezza, un tema tanto difficile quanto attuale. Cos’è bello? Solo l’armonia? Non da Jordan Luca dove le proporzioni e gli accordi vengono, completamente, stravolti. Come ormai da prassi anche da Jordan Luca viene proposta una collezione co-ed. Donna e uomo coesistono rubandosi a vicenda suggestioni e ispirazioni. Le due forze in conflitto trovano comunione nella sfilata di Jordan Luca.
In uno spazio industriale viene presentato un uomo con un romanticismo sottile. Una raffinatezza che si destreggia tra punte spigolose e cadute rigide e si trasforma in tweed e sete scivolate. L’uomo della prossima primavera esteta e è poliedrico, affronta il domani con forza e dolcezza, consapevole che l’una non esclude l’altra.
Foto: Style Magazine