Moda uomo e moda donna: c’è ancora differenza?

da | CULTURE

Il calendario del fashion system presuppone momenti separati per la presentazioni delle collezioni uomo e donna. Ma con il confine sempre più labile tra maschile e femminile, l’avvento del genderless e delle collezioni co-ed c’è ancora distinzione tra moda uomo e donna?

Ogni anno si avvicendano nel calendario degli addetti ai lavori diverse settimane della moda, ognuna dedicata ad un particolare settore. L’alta moda, il pret-a-porter femminile, le collezioni resort o il menswear. L’agenda è super fitta di eventi che, in fin dei conti, presentano tutti la stessa cosa. Il confine tra moda uomo e moda donna, in particolare, è sempre più sottile e le collezioni si assomigliano sempre di più. Spesso il direttore creativo del dipartimento maschile e femminile sono la stessa persona quindi, ancora di più, le due linee sono pressoché identiche. Non a caso sono sempre di più i brand che scelgono di far sfilare collezioni co-ed, oppure di presentare solo durante uno degli eventi della moda. Nelle sfilate maschili, spesso, ci sono uscite che si riferiscono alla pre-collezione donna e viceversa.



Nonostante ciò il calendario prevede ancora momenti separati per la presentazione delle diverse collezioni. Una scelta che sa un po’ di vecchio e che, per altro, non aiuta più di tanto l’intero sistema. Innanzitutto pare che, dall’alto, le istituzioni non si siano aggiornate sulle tendenze genderless del mondo contemporaneo. E poi, anche per i brand, è sempre più difficile. Essere presenti alle settimane della moda significa essere parte del sistema in maniera chiara, ma partecipare a questi eventi ha un costo non indifferente. Motivo per cui non tutte le realtà sono in grado di sostenere tutti questi eventi e, molto facilmente, rimangono indietro.

Ecco perché è sempre più frequente veder sfilare collezioni co-ed che uniscono moda maschile e femminile. E se i brand decidono di calcare la passerella in due momenti separati le linee sono, molto spesso, pressoché identiche. Passando in rassegna le ultime passerelle, infatti è facilmente visibile quanto le due collezioni si equivalgano.









Da Prada a Rick Owens, da Sacai a Hermes ormai moda donna e moda uomo non conoscono più confini. Non sarebbe dunque il momento di unificare le settimane della moda in modo da crearne una unica e funzionale che porti davvero sull’evento l’attenzione mediatica che spetta?

Foto: Vogue