Louis Vuitton sfila a Paris, Texas

da | STYLE

Louis Vuitton porta in passerella un film western con tanto di frange, la collezione menswear FW 24 richiama l’estetica western

Yee-ha! È con questo grido che sentiamo di voler iniziare a parlare della sfilata Fall Winter 2024 di Louis Vuitton. La sfilata sfila a Parigi in Francia, ma dal feeling si penserebbe di essere a Paris, in Texas. Gioco di parole che dubito sia stato ignorato, ma super simpatico in ogni caso. Da subito siamo catapultati nel Far West.

La location grande e ampia, sulle pareti è proiettata la monument Valley, pianura americana al confine tra lo Utah e Arizona.

Ovviamente i riferimenti ai film si sprecano. Prevalenti quelli a Django Unchained di Quentin tarantino, capolavoro uscito nel 2012 di cui nella sfilata ne traspare il sapore. Di Pharell ci arriva subito il bagaglio culturale con questa citazione al mondo western.

Inizia lo show. Il primo look ci ricorda l’estetica dei nativi americani, cappotto lungo di un bianco sporco decorato con disegni a rilievo e frange sulla fine, camicia della stessa linea del cappotto, jeans, scarpa muccata e speedy super colorata. Anche questo altro elemento tipico di Pharell: il colore. Il primo che ci arriva è una gradazione Tiffany molto accesa.

Poi i look vanno avanti: ecco un completo color-block marrone, la cintura è quello che salta all’occhio: con inserti e frange ricorda un po quella di uno sceriffo, vediamo avanzare il primo texano dalla punta in metallo. Ecco il primo cowboy: vediamo entrare il primo cappello western logato da un solo inserto in metallo. Anche i texani in pelle sono logati, così come la cintura in metallo.

I look vanno avanti, le figure che percepiamo sono varie: dal cowboy, al mandriano, l’uomo d’affari, lo straniero, il ricercatore d’oro.

Nelle collezioni troviamo tanto denim, e tanti colori caldi. Troviamo anche molta pelletteria per quanto riguarda bauli e accessori. In sfilata vediamo i bauli da viaggio: uno dei primissimi prodotti della maison. Poi dall’estetica esclusivamente western iniziano ad arrivare stampe e colori più accesi. Vediamo entrare nella scena il tartan e le paillettes. Che siano arrivati gli scommettitori e i giocatori di poker? La collezione si fa sempre più elegante verso la fine.

Ci sembra di aver davvero fatto un viaggio nel tempo e nelle strade di una cittadina del Far West. Vediamo tanto logo che anche solo con dei richiami del monogram si fa notare ma senza risultare eccessivo, è decisamente elegante. Forte anche il richiamo all’abbigliamento workwear. Apprezziamo poi la pelle che viene lavorata e costituisce anche gli accessori sistemati ad hoc per ognuno dei “personaggi” in passerella.

La sfilata sembra davvero una storia lontana che ci catapulta in un altro tempo e in un altro luogo. Sono le linee pulite e l’eleganza silenziosa della maison a ricordarci dove siamo.

Pharell con la mano sulla fondina con questa collezione non ha aspettato il 3 e ha vinto il duello.