Intervista a Lisa Pantaleoni, make-up artist del film Napoleon, nelle sale da Giovedì 23 novembre. Il nuovo film diretto da Ridley Scott, che ripercorre la scalata al potere dell’affascinante Napoleone Bonaparte tra amore e battaglie.
Come e da dove è nata la tua passione per il make-up?
Io non ero una dei quelle teenagers che si truccava con i trucchi della mamma. Ho iniziato a quindici/sedici grazie a YouTube. C’erano le “influencer” dell’epoca – che ancora non si chiamavano così -, ad esempio “Clio make-up”. Mi piacevano. Sono sempre stata una persona artistica, disegnavo sempre, e da li mi sono appassionata al trucco, lo vedevo come qualcosa con cui sperimentare e giocare. È una passione che è arrivata abbastanza tardi. Da piccola ero quella che diceva “nooo non mi truccate, non voglio, che schifo”.
Qual è stato il tuo percorso formativo?
Dopo le superiori ho fatto biotecnologie per un anno, ma avevo bisogno di fare qualcosa di più fisico e di più artistico, non solo di studiare. Sono andata a vivere a Londra, dove ho trovato la Delamar Academy, che si focalizza sul trucco professionale per il settore del cinema e della televisione. È stato il momento in cui ho unito la mia passione per le serie tv e per i film con l’idea di poter truccare su un set. È quello che mi ha spinto a scegliere questa Università.
Come sei riuscita ad arrivare nel mondo di star come Ridley Scott?
Stavo cercando cosa fare della mia vita, questo era un mondo che neanche pensavo esistesse, crescendo a Rio Saliceto, in provincia di Reggio Emilia, era per me una realtà molto lontana. Ho fatto un percorso di un anno scolastico, in cui oltre a studiare e imparare ho conosciuto altre truccatrici. È un settore basato molto sulle conoscenze, poco a poco, conosci le gente giusta e lavorando duro ti portano con loro.
Parlando di Napoleon, è un film storico, in cui vengono rappresentati i regnanti, il popolo, e quindi diverse classi sociali. Prima di iniziare a girare hai svolto una ricerca personale per capire che trucco avresti dovuto eseguire per le diverse scene e i diversi personaggi?Che reference hai utilizzato?
Io innanzitutto sono una truccatrice di livello junior, che è uno dei livelli più giovani, e lavoro sotto una make-up designer, che è il capo dipartimento. Lei è a conoscenza del progetto da molto tempo prima di noi e fa ricerche molto più lunghe. Io, con il mio ruolo, arrivo subito dopo. Per esempio, per questo film abbiamo iniziato la preparazione a novembre 2021, e iniziato a girare a febbraio 2022.
La preparazione dura parecchi mesi, in cui si fa ricerca dei propri personaggi, e essendo un film come Napoleon, in cui i personaggi sono reali e storici, la ricerca si è concentrata su chi erano, qual era la loro classe sociale, e tutte le immagini relative a loro: dai ritratti ai giornali dell’epoca, libri e biografie. Su Napoleon abbiamo seguito un periodo di 30/40 anni, quindi la ricerca va fatta sui vari stadi della sua vita e sulle mode dell’epoca. È un lavoro che si fa spesso in gruppo. In un secondo momento si fanno le prove con l’attore e poi segue la revisione delle immagini da parte del regista.
Durante le riprese, c’è chi si occupa di alcuni personaggi in particolare? Oppure ognuno, essendo specializzati in determinati trucchi, si occupa di una scena piuttosto che di un’altra?
La maggior parte delle volte è la make-up designer che assegna ad ogni truccatore un attore, in base alla difficoltà del trucco e alle abilità di ognuno. Spesso è anche una questione di carattere, perché siccome passi molto tempo con il tuo attore è importante andarci d’accordo. È anche una questione di schedules, perché se avessi due personaggi che girano molte scene insieme sarebbe molto più difficile.
Tu di che tipo di trucchi ti sei occupata e di quali personaggi?
Io ho seguito il personaggio dello Tzar di Russia. Mi sono occupata anche del fratello di Bonaparte, Luciano, del figlio di Josephine, Eugène, che era interpretato da due attori, il bimbo piccolo e lui da grande. Ho seguito anche un’ambasciatore di Russia e uno d’Austria, e il segretario di Napoleone. Avevo davvero tanti personaggi. Il cast dell’intero film era di 132! È veramente tanto. Ma è divertente giocare e creare personaggi diversi insieme agli attori.
Parlando di veridicità del film, a livello di costruzione dell’ambientazione, dei costumi, del trucco e parrucco, quanto è presente il richiamo alla vera storia del costume e del make-up? Vengono fatte delle modifiche?
Ridley Scott ha voluto fare un film molto storico, quindi ci siamo attenuti ai veri costumi, alle location, alla sceneggiatura. Abbiamo fatto molta attenzione a seguire il percorso della storia dei personaggi in attinenza alla storia del costume. Per esempio la lunghezza delle basette cambia molto nel tempo. Inoltre avevamo uno storico sul set che ha seguito l’intero film, ed era lì per verificare che tutto fosse corretto, dai posti, al cibo alle battute.
Sarei curiosa di sapere il tuo punto di vista generale e le tue impressioni dal primo giorno di registrazioni fino all’ultimo. Come vivi il set nel tuo ruolo? Ci sono cose che non vedi, con cui sei poco in contatto?E quali cose invece vivi di più?
Napoleon è stato un film bellissimo da fare, ma anche difficilissimo. Le giornate sono molto lunghe e dure. È stato uno dei film in cui ho avuto più responsabilità e sono salita di ruolo. Inoltre dietro c’è una preparazione che richiede un sacco di energia e di tempo tutti giorni. Le location cambiavano in continuazione, alcune settimane eravamo in tre posti diversi. Ma è bello perché vedi cose che non avresti mai visto. Per esempio la scena dell’incoronazione è stata girata in una cattedrale dell’Inghilterra del nord ed è stato meraviglioso, ci sembrava di essere dentro un dipinto.
Le scene sono state girate solo Inghilterra o anche in altri stati?
Il film non è ambientato in Inghilterra, ma è stato girato quasi tutto lì, tranne l’ultimo mese in cui siamo andati a Malta, dove abbiamo girato le scene ambientate a Sant’Elena, all’Isola d’Elba e in Egitto.
Abbiamo ricreato la battaglia di Austerlitz nel bosco di Bourne Wood, dove Ridley Scott aveva girato la scena iniziale del Gladiatore. Lui spesso riutilizza le stesse location.
Si dice che vedremo alcune delle scene di battaglia più realistiche mai realizzate sul grande schermo… puoi raccontarci di più?
La bellezza di Ridley è che non gli piacciono gli effetti speciali, la maggior parte di quello che succede vuole che sia vero. Le scene di battaglia sono davvero incredibili, perché ci sono più di 700 figurazioni, oltre ai protagonisti, tantissimi cavalli e tanto altro. Lui gira con 9 telecamere in punti diversi contemporaneamente che riprendono tutta l’azione insieme, per questo ti senti immerso nella battaglia.
Hai mai avuto a che fare direttamente con Ridley Scott?
Non direttamente. Non ho mai avuto una conversazione, ma il suo bello è che è uno dei pochi registi che usa delle radioline per parlarci sul set, quando solitamente è solo l’aiuto regista che comunica. Fa commenti su cosa succede e senti la sua voce in live.
Qualche aneddoto dietro le quinte?
Vi posso raccontare una cosa divertente che è successa durante la scena in cui si svolge il ballo dove Napoleone incontra Josephine. Nel set c’è un teatro in cui gli aristocratici guardano i ballerini eseguire delle performance, è tutto molto frenetico e pieno di attori e di comparse.
C’è questo mio amico che si occupa dell’allestimento degli oggetti in scena, e perciò è sempre vicino a ciò che accade; quel giorno era lì perché doveva abbassare una tenda. In teoria non doveva essere nelle riprese, ma siccome si vedeva, Ridley ha deciso di far entrare anche lui a far parte della scena, e così appare anche lui nonostante non sia un attore.
Aspiri a diventare make-up designer o vorresti specializzarti anche in altri ruoli, non solo inerenti al make-up?
Io voglio diventare designer. Mi piace proprio l’idea di creare e studiare i look, ma soprattutto di collaborare con il regista.
Immagini: https://www.rbcasting.com/primo-piano/2023/11/22/napoleon-il-film-di-ridley-scott-al-cinema-dal-23-novembre/ , https://www.vanityfair.it/article/film-in-uscita#intcid=_vanity-fair-it-bottom-recirc_d6e31b03-9398-4c00-9745-eaaacb554232_entity-topic-similarity-v2