La sostenibilità dice no al black friday!

da | SUSTAINABILITY

Si avvicina uno degli eventi commerciali più attesi dai negozi: il black friday. Occasione di consumo per eccellenza che induce i clienti ad acquisti impulsivi causa sconti più o meno reali. Qualcuno però decide di non omologarsi al sistema prediligendo alternative sostenibili.

Siamo ormai alle porte del black friday e le nostre città si riempiono di cartellonistica che promette sconti imperdibili. Qualunque negozio, dalla grande catena, alla piccola realtà locale sfrutta l’occasione per tentare di accaparrarsi clienti che si lasceranno andare ad acquisti impulsivi.

Insomma si tratta di un modo come un altro per assecondare il paradigma consumistico dei nostri tempi. Nulla a che vedere con una vera convenienza per il cliente. Al contrario parliamo di una strategia di marketing finalizzata all’acquisto insensato. Se ci pensiamo sono proprio saldi e scontistiche varie, molto spesso, a convincerci agli acquisti più assurdi. Ed è così che riempiamo gli armadi di abiti che non metteremo mai, proprio quei capi che ci fanno esclamare: “non ho nulla da mettere!” davanti ad un guardaroba stracolmo.

Nulla a che vedere con la sostenibilità tanto osannata dai media e dalle stesse realtà che contribuiscono a questo paradigma. Fortunatamente qualcuno si discosta dal canone e decide di guardare verso orizzonti realmente sostenibili sfruttando l’occasione per “fare la cosa giusta” che talvolta può essere anche non fare nulla.

Ecco 4 realtà italiane che hanno detto no al black friday.

Bivio Milano

Bivio Milano

Bivio è uno storico negozio vintage di Milano. Punto di riferimento per tutti gli amanti del settore; capace di amalgamare prezzi competitivi ad una ricercata gamma di prodotti. Come da tradizione Bivio, anche quest’anno, non aderisce al black friday perchè non coerente con la sua mission: proporre un sistema commerciale più consapevole. Sfrutta però la risonanza mediatica dell’evento per un’iniziativa di carattere sociale. Così lo staff decide che il 10% del ricavato del giorno 24 novembre (perchè si, in realtà il black friday sarebbe solo un giorno, non una settimana o addirittura un mese) verrà devoluto alla Croce Rossa Italiana.

And Circular

And Circular

And Circular è un progetto della cooperativa sociale LF23 con lo scopo di donare nuova vita agli abiti e alle persone. Si tratta di una catena di vintage e second hand bolognese che, oltre a prolungare la vita dei capi, si occupa di reinserimento lavorativo di persone con fragilità di diverso tipo. Loro rispondono al black friday con il “green friday“. Un’evento con vendita di capi al kilo (20€ al kg), aperitivo e 30% di sconto su un nuovo assortimento.

Altro mercato

Altro mercato

Non solo vintage, a proporre un’alternativa al black friday è anche Altromercato: principale realtà di commercio equo solidale in Italia. Associazione che si occupa di un altro tipo di sostenibilità: non esclusivamente ambientale, ma anche, e soprattutto, sociale. Sono loro a proporre l’iniziativa “altrofriday” con sconti fino al 50% sulla merce equosolidale. Ma il cuore dell’iniziativa consiste nella donazione di 1€, per ogni acquisto, a progetti che si occupano di giustizia climatica.

Humana Vintage

Humana Vintage

E poi c’è chi decide di continuare normalmente il suo lavoro. Ne è un esempio Humana Vintage, forse la catena second hand più famosa d’Italia, che per il black friday non fa altro che continuare a fare ciò che ha sempre fatto. Nessuna promozione, nessun evento: come se questa ricorrenza non esistesse. Senza voler trovare alternative Humana, e con lei probabilmente altre mille realtà di questo tipo, ignorano completamente il black friday che, così come è inteso oggi, non ha nulla a che vedere con la moda circolare e il consumo consapevole.

E voi…cosa ne pensate del balck friday? Vi darete alle spese folli o vi fermerete a pensare? Ma soprattutto parteciperete ad una delle iniziative citate?

foto: instagram