Fiorucci annuncia il suo ritorno

da | LIFESTYLE

Il primo designer che ha rivoluzionato il mondo della comunicazione della moda. Visionario e ironico come il suo stile, Elio Fiorucci torna a casa. Il 12 Luglio è arrivato l’annuncio ufficiale: Milano ospiterà il nuovo store sotto la guida del CEO Alessandro Pisani.

LA NUOVA MODA

Sin dagli arbori, Fiorucci scopre che il fashion non riguarda solo la bellezza e l’estetica di un capo o di un abito. Capisce che il mezzo più efficace per sviluppare awareness e far apprezzare il proprio marchio consiste nel creare un’esperienza immersiva che colpisca positivamente il consumatore. 

LA STORIA

Siamo a fine anni ’70, quando il grande ricercatore e sperimentatore apre il suo atelier in Galleria Passerella, nella città meneghina. Celebre per l’organizzazione di eventi musicali nelle sue boutique, è l’antesignano dei cosiddetti concept store. Spazi creativi e luoghi di aggregazione che, oltre all’allestimento delle collezioni, offrono occasioni di intrattenimento per i clienti. Dopo l’apertura di Milano, non esita a varcare nuovi confini. Da Londra al Giappone, fino al Sud America, nel 1976 inaugura a Newyork il famoso “daytime Studio 54”, attirando l’attenzione di personaggi celebri tra i quali Andy Warhol, Bianca Jagger, Grace Jones e Madonna.

IL LEGAME CON L’ARTE

Lo stile Fiorucci ha un legame strettamente connesso al settore dell’arte. Il primo store in Galleria progettato dell’artista, designer e scultrice Amalia Del Ponte e disegnato da Keith Haring, il logo con i due angioletti vittoriani di Italo Lupi e altre collaborazioni con gli architetti Andrea Branzi e Franco Marbelli. A completare il concetto di concept store erano le installazioni viventi di Colette Justine, performer americana, che si mise a dormire nella vetrina del negozio newyorkese. Da qui inizia una collaborazione fra i due che porta alla linea di abbigliamento definita oggi New Romantic. 

Il “look Fiorucci” rappresenta l’uomo che, in quegli anni, aveva il coraggio di osare e di esporsi: lurex e vinile, pantaloni leopardati, jeans attillati e tanto colore erano gli ingredienti di uno stile ironico e molto vicino ai giovani.

OGGI

Il CEO Pisani dichiara “Elio Fiorucci ha dato il via a una positiva svolta culturale che ha democratizzato lo stile in tutto il mondo e lo ha intrecciato con forme d’arte popolari e progressiste, dalle arti visive alla musica. Ora la nostra mission è far rivivere quell’attitudine ludica inconfondibile e rimodellarne l’eredità dirompente per ispirare una nuova generazione”.

La nuova “custode” è la designer Francesca Murri. La sua prima collezione sarà presentata il prossimo settembre, durante la settimana della moda a Milano.

Riuscirà a ricreare in chiave moderna un brand innovativo e un fiorente polo culturale, mantenendone l’essenza originaria?

Immagini di: https://closeupart.org/elio-fiorucci-storia-anticonformista/ , https://milano.repubblica.it/cronaca/2015/07/20/foto/elio_fiorucci_negozio-119470360/1/