Blocco delle attività scolastiche attualmente previsto fino al 3 aprile 2020: questa è una delle importanti misure messe in atto dal Governo Italiano in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.
Gli strumenti digitali più moderni possono mettere in rete docenti e studenti consentendo di portare avanti i percorsi didattici: è in questa ottica che, già da martedì 3 marzo, Accademia del Lusso ha scelto di garantire le lezioni in streaming e precisamente in live streaming, modalità che permette l’interazione in tempo reale tra docenti e studenti.
La prima inderogabile esigenza è stata quella di tutelare la salute degli studenti; allo stesso tempo, il preciso impegno è stato quelli di non abbandonarli, continuando a garantire il diritto allo studio.
Le lezioni a distanza soddisfano l’esigenza di garantire totale sicurezza, evitando contatti ravvicinati; garantiscono inoltre continuità ai corsi, riducendo al minimo l’impatto dell’epidemia rispetto al consueto iter di formazione.
L’obiettivo non è dunque cancellare le interrelazioni bensì garantirle in modo sicuro, mantenendo il senso di comunità che un istituto di formazione deve avere nella propria mission.
Dopo una necessaria prima fase volta a rodare il sistema e considerati i risultati positivi di tale fase, anche i docenti sono stati invitati a erogare le lezioni non più dalle aule, già naturalmente vuote, ma in modalità remota, azzerando anche questi spostamenti e assecondando dunque in toto il concetto di lavoro agile o smart working.
Come ho raccontato, tutte le sessioni vengono erogate in modalità live proprio per garantire una interazione in tempo reale tra docenti e studenti: la reciproca interazione è preziosa sia nell’ambito delle lezioni frontali, attraverso le quali il docente trasmette contenuti didattici agli studenti, sia per quanto riguarda la successiva fase di presentazione delle competenze da loro acquisite. Gli strumenti utilizzati consentono infatti la condivisione non solo dei materiali didattici ma anche dei lavori degli studenti, consentendo la possibilità di revisionare i progetti e anche di lavorare in gruppo.
Insieme a tanti colleghi, anch’io sto vivendo questa nuova esperienza e mi piacerebbe condividere qualche considerazione.
Faccio parte del corpo docenti di Accademia del Lusso da cinque anni: ho scelto di aggiungere l’insegnamento alle attività delle quali mi occupo per un motivo ben preciso, ovvero condividere ciò che so a proposito di un mestiere che amo immensamente (l’editoria e la comunicazione di moda), un mestiere sempre più articolato e complesso, ricco di sfaccettature e di implicazioni anche grazie alle opportunità offerte dal web.
Accolgo pertanto questo momento come una ennesima occasione di crescita, per docenti e studenti, e lo accolgo come una sfida.
Qual è la sfida di insegnare e imparare nell’era del Coronavirus?
Partiamo dalla parola che ho scelto accuratamente, ‘sfida’, poiché credo fermamente che in tutto ciò non dobbiamo vedere difficoltà o limiti bensì opportunità: l’obiettivo deve essere quello di trasformare una problematica oggettiva, dettata dal contesto attuale, in un’opportunità.
Questa sfida ci fa paura? La risposta è no; al contrario, deve stimolarci perché – secondo me – un docente dovrebbe essere una persona e un professionista che, consapevole di una situazione complessa, spinge verso la positività, la bellezza, il futuro.
«In futuro la prossimità fisica non sempre sarà possibile, mentre abbiamo sempre più mezzi per lavorare e tenerci in contatto anche in lontananza»: a pronunciare queste parole è stato Stefano Boeri, il presidente della Triennale di Milano. In un’intervista rilasciata a La Repubblica, Boeri ha così motivato l’intenzione da parte del museo meneghino di puntare sull’online.
Se un museo che è una delle più prestigiose e autorevoli istituzioni italiane nell’ambito della cultura opera una scelta tanto forte e significativa, dobbiamo tutti riflettere sul fatto che siamo di fronte a un passaggio di portata storica: anche superata l’emergenza, e-learning, online learning, tutoring online, streaming live oppure on demand continueranno a essere non solo strumenti per non perdere tempo bensì rappresenteranno un cambiamento generale di stile di vita con cui fare i conti. In Accademia siamo felici di essere già in questa ottica.
Digital innovation e digital transformation, processi che sono spesso stati oggetto di critiche e polemiche, sono in realtà degli alleati e ci forniscono strumenti potenti. Il web ci permette oggi di uscire dal necessario isolamento al quale siamo chiamati: sta a noi condurre innovazione e trasformazione nella direzione che auspichiamo.
Concludo condividendo un altro concetto che mi piace molto: la cultura deve costruire ponti, non muri.
La moda racconta abitudini, comportamenti, preferenze del singolo individuo e di interi gruppi di persone; interessa pertanto svariati ambiti – sociali, storici, geografici, ideologici, artistici – e può essere inserita a pieno titolo tra le molteplici declinazioni che la cultura assume.
Anche la moda deve dunque contribuire a costruire ponti che oggi sono virtuali e che, un giorno, torneranno a essere anche fisici.
Facciamoci trovare preparati.
Emanuela Pirré
Docente di Accademia del Lusso