Time Capsule: i 165 anni di storia di Louis Vuitton in mostra a Milano

da | BEAUTY

Esistono brand che hanno la preziosa capacità di guardare al futuro riuscendo a valorizzare il proprio passato: Louis Vuitton possiede senza dubbio tale abilità, forte di una tradizione lunga ben 165 anni.

Da tempo, la Maison offre live experience e mostre per condividere il proprio savoir faire: in questo momento, è Milano a ospitare Time Capsule, un vero e proprio viaggio nella storia del celeberrimo marchio francese.

In questa mostra itinerante, il mondo Louis Vuitton viene raccontato attraverso l’esposizione di oggetti e documenti accuratamente selezionati: provengono dagli archivi della Maison partendo dal 1854, anno di fondazione, per arrivare fino a oggi.

Presentata come un itinerario tematico, la mostra celebra il forte spirito pioneristico che ha costantemente caratterizzato la Maison sin dalla sua creazione, concentrandosi su alcuni aspetti fondamentali: le invenzioni, il viaggio, l’arte di custodire oggetti, le icone della Maison e il red carpet.

Attraverso l’esplorazione e l’analisi di tali aspetti, Time Capsule mostra quanto il fondatore Louis Vuitton sia stato visionario nel prevedere i desideri e le esigenze dei viaggiatori assecondando l’evoluzione dei mezzi di trasporto in un momento in cui essi sono cambiati drasticamente; tale capacità ha poi sempre caratterizzato la Maison, capace di rispondere al continuo progresso con invenzioni fantasiose e ingegnose.

Time Capsule affianca dunque creazioni storiche e opere contemporanee proprio allo scopo di evidenziare il costante impegno della Maison: in mostra vi sono anche alcuni abiti disegnati da Nicolas Ghesquière, Direttore Artistico delle Collezioni Donna, nonché pezzi delle collaborazioni artistiche realizzate con designer di fama internazionale.

Il percorso è inoltre arricchito dalla presenza di alcuni artigiani della Maison che, sotto gli occhi dei visitatori, danno dimostrazione dell’abilità manuale nella lavorazione della pelle; vi è infine una stanza che mette al centro la ‘Magic malle’, installazione che invita a intraprendere un viaggio immersivo attraverso la storia, dal primissimo baule prodotto fino ad arrivare alla nascita della Fondation Louis Vuitton.

La mostra – che gode del patrocinio del Comune di Milano – trova la sua cornice ideale nella splendida Piazzetta Reale, luogo simbolo della cultura meneghina grazie alla presenza del Duomo, di Palazzo Reale e del Palazzo dell’Arengario con il Museo del Novecento: il luogo scelto celebra il legame tra Louis Vuitton e la città che nel 1984, trentacinque anni fa, rappresentò l’ingresso della Maison francese in Italia con l’apertura del primo negozio nel nostro Paese.

Louis Vuitton Time Capsule Exhibition Milan 02

Come ho raccontato, Time Capsule è importante proprio perché mette al centro lo spirito pioneristico che ha consentito alla Maison di portare innovazioni e invenzioni in un settore che da sempre riscuote interesse e curiosità: mi riferisco ai viaggi e, conseguentemente, ai bagagli, termine che deriva dal francese ‘bagage’, ovvero la parola che indicava il convoglio carico di equipaggiamenti al seguito degli eserciti.

Il bagaglio è da sempre lo specchio del viaggiatore e ne sottolinea il carattere, lo stato sociale ed economico, i gusti, le aspettative, la finalità del viaggio nonché la meta; inoltre, il bagaglio non può che essere strettamente legato ai mezzi di trasporto.

La storia dei bagagli permette pertanto di ricostruire il modo in cui si viaggiava in passato e anche lo spirito con cui ci si spostava nelle diverse epoche: un capitolo molto importante è quello del baule, ‘contenitore’ del quale la Maison Louis Vuitton è sempre stata maestra.

Guardiamo alla storia: da uno dei più antichi esemplari che accompagnò il faraone Tutankhamon nel suo ultimo viaggio passando per Greci e Romani che si servirono di bauli durante i loro lunghi spostamenti per mare o per terra, si arriva fino al Settecento, quando il bagaglio diviene più simile a quello che abbiamo in mente oggi. È il secolo del Grand Tour, il viaggio di formazione attraverso l’Europa che diventa un vero e proprio must per tutti i giovani aristocratici, soprattutto inglesi e tedeschi.

Un viaggio aristocratico nel Settecento poteva prevedere anche 30 o 40 bauli stipati in più carrozze: è però nell’Ottocento che la diffusione dei trasporti a vapore – navi e treni – favorisce la nascita di un nuovo tipo di viaggio, quello turistico, ed è in tale contesto che entra in scena Louis Vuitton che nel 1835, a soli quattordici anni, lascia la sua città d’origine con l’idea di raggiungere Parigi.

Inizia a lavorare nella capitale come apprendista presso Romain Maréchal, produttore di scatole e casse: nel 1854, fonda la sua azienda e apre il primo negozio nel quale vende bauli da viaggio che attirano ben presto l’attenzione dell’alta società, tanto da diventare ‘emballeur’ preferito dell’imperatrice Eugenia, moglie di Napoleone III.

Nel 1858, l’intraprendente Vuitton inventa il primo baule piatto e l’anno dopo, nel 1859, apre un laboratorio ad Asnières-sur-Seine, alle porte di Parigi; nel 1875, crea un’altra meraviglia, ovvero il baule armadio.

Fin dai primi anni della sua attività, Louis Vuitton deve proteggersi dai tentativi di imitazione: per distinguere i suoi bauli, nel 1888 introduce la tela Damier, caratterizzata da una sorta di scacchiera. La tela Monogram – con motivi floreali, forme geometriche e la sigla LV – nasce invece nel 1896, disegnata dal figlio Georges in omaggio al padre Louis Vuitton che scompare nel 1892.

Paradossalmente, il motivo Monogram è diventato uno tra i più imitati al mondo ma, come insegnano gli esperti di marketing, le imitazioni sono in fondo il segno del successo di un marchio e dei suoi prodotti – nonché «la più sincera delle adulazioni», come scrisse Charles Caleb Colton.

Nel 1890, Georges brevetta il lucchetto con serratura a cilindro multiplo che diventa un segno distintivo della Maison; nel 1897, anticipa lo sviluppo dell’autovettura svelando il primo prototipo di baule per l’auto e nel 1901 è la volta della borsa Steamer, antesignana delle borse morbide. È invece datata 1930 la nascita della Keepall, la più leggendaria di tutte le borse da viaggio firmate Louis Vuitton.

Oggi la storia continua: la Maison Louis Vuitton onora il proprio fondatore continuando incessantemente ad affrontare nuove sfide e la mostra milanese è una dimostrazione del perfetto ed efficace connubio tra passato, presente e futuro.

Sarà un grande piacere iniziare il nuovo Anno Accademico tornando nuovamente alla mostra in compagnia degli studenti del mio corso di Fashion Web Editing, poiché l’ottica di fashion education e fashion culture caratterizza fortemente anche la visione di Accademia del Lusso.

Docente di Accademia Del Lusso
Emanuela Pirré

Time Capsule Exhibition Milan
Piazzetta Reale
Da venerdì 20 settembre a domenica 20 ottobre 2019
Aperta tutti i giorni dalle 10 alle 20, ultimo ingresso 20 minuti prima della chiusura
Ingresso gratuito
#LVTimecapsule

 

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