In giugno Gianni Bologna ha presentato a giornalisti ed espositori di Parigi, Biella, Milano e Prato le tendenze preparate per FILO, la rassegna Internazionale di filati e fibre per tessili d’abbigliamento e d’arredamento e per accessori.
FILO è la prima fiera del settore, a cui seguono quelle dei tessili e della maglieria, dunque anticipa quelle tendenze che impiegheranno due anni a raggiungere la produzione e il consumatore.
Tendenze attraenti e stimolanti il cui video suggerisco di non perdere assolutamente, che si potranno vedere a Milano a FILO il 25 e 26 settembre (Palazzo delle Stelline) e a febbraio nell’Area Tendenze di Milano Unica (Rho-Fieramilano).
Le proposte di sviluppo prodotto individuate dal “responsabile creatività e stile” di FILO per questa 52sima edizione sono state dedicate al tema delle Metamorfosi, per – come dice Bologna – mettere in luce l’idea di compenetrazione e di interazione tra esseri e cose.
Analizzando la complessità del presente e delle sue confuse e tortuose estetiche, Bologna indica come uscire dal disordine e tramutarlo in positività e speranza nella ricerca di empatia con l’habitat naturale nel suo complesso, suggerendo come via etico-estetica la ricerca di una simbiosi con la natura e con il futuro che ci attende con le sue innovazioni tecnologiche immateriali.
Dunque propone quattro macro-temi: l’Animalità (Animals), Il Vegetale (Vegetables), Il Minerale (Minerals) e La Temporalità (Temporal), scanditi dalla fluidità delle immagini della presentazione che scorrono senza titoli e senza stacchi, compenetrandosi l’una nell’altra e dando risalto al tema generale: Metamorfosi (Metamorphosis).
Le immagini di suggestione del video, una sorta di animato trend-moodboard, accompagnano i campioni dei filati e dei tessuti, il cui aspetto comune si basa sulla mutazione di forma e la variazione cromatica.
Piacerà sapere agli studenti di Textile Design di essere all’avanguardia: infatti la tendenza generale prevede di nascondere la ripetizione del pattern decorativo e cromatico sia sui filati che sui tessuti, per ottenere una distribuzione non definita e dinamica, che visualizzi quella varietà e quella incertezza che esprimono il presente, pur nell’allegria di una visone propositiva, come ben rappresenta l’immagine che ho scelto per la copertina.
Benché le quattro tendenze siano state presentate in continuità perché partecipi degli stessi input, ho voluto raggruppare alcuni campioni di filati e di tessuti in tre tavole riassuntive per ciascuno dei quattro temi, per consentirne una più facile lettura.
L’Animalità (Animals) nella “Tavola 1” condivide i filati dalla grana irregolare nel colore delle pelli con un tessuto che presenta una lavorazione a righe di diverso spessore, gradazione e lavorazione.
Lucido e opaco liscio e ruvido sono posti in opposizione e contrasto nelle matasse della “Tavola 2” , abbinate a un tessuto ethno-batik decorato l’immagine di una libellula in volo.
La cangianza delle ali di alcuni coleotteri, delle squame di alcuni pesci e delle piume di alcuni uccelli ispira l’iridescenza dei filati della “Tavola 3” e le trascolorazioni intense e fluide del tessuto collegato.
Il Vegetale (Vegetables) contrappone nella “Tavola 4” un filato rustico e opaco a una rafia liscia e lucida che ho accoppiato a un tessuto sovrastampato in trasparenza nelle diverse intensità del verde bosco.
Sono invece le gradazioni naturali dei legni e delle foglie a caratterizzare sia i filati bottonati che le sovra-tinture sfumate del tessuto nella “Tavola 5”.
Infine nella “Tavola 6” il contrasto caldo-freddo dei colori papavero e salvia dei filati introducono la lavorazione sinuosa e colorata del tessuto a rete.
Il Minerale (Minerals) scintilla con discrezione ricordando il quarzo nelle sue tante varietà. La “Tavola 7” collega un doppio filato ramato a uno più morbido e grezzo nelle sue irregolarità di spessore e a un tessuto dalla geometria optical, declinato in sfumature metalliche madreperlacee.
Anche la “Tavola 8” pone a contrasto un filato opaco, dal colore ferro-scuro con bottonature variopinte, a un filato lucido di un deciso color bronzo; i tessuti hanno una doppia lavorazione con un ricamo grafico lucido e a rilievo che spicca mosso e irregolare sul fondo liscio.
Nella “Tavola 9” la mineralità dei due tipi di filati, uniti dalla medesima gradazione, si declina con consistenze diverse, mentre il tessuto dai toni coloratissimi che sfumano l’uno nell’altro ha sovrastampe metalliche a spruzzo.
La Temporalità (Temporal) immagina un futuro dai materiali sintetici animati da bagliori metallici e dalle superfici mosse e e deformate. E’ una superficie lucida e riflettente quella dei filati della “Tavola 10”, che nel tessuto di rafia sintetica bianco-ottico si apre agli inserti grumosi di una rafia color rame.
I filati della “Tavola 11” sono accoppiati per contrasto: l’uno riflette le gradazioni del ferro nel suo aspetto più lucido, l’altro ne interpreta una versione morbida e opaca, così come nella rete del tessuto bicolore.
Nella “Tavola 12” un oro brunito muove irregolarmente la superficie dei filati e si distende in una doppia lavorazione nel tessuto setoso.
Le parole chiave dunque sono: movimento, irregolarità, doppie e triple lavorazioni, abbinamenti per contrasto, fluidità, trasparenze, sovra-stampe, trascolorazioni e mutazioni.
Renata Pompas
Docente di Accademia del Lusso