Non esiste cosa peggiore dell’essere vittime di un pregiudizio o di un cliché.
Non esiste cosa peggiore dell’essere bollati, quasi marchiati, da luoghi comuni e stereotipi. Non esiste cosa peggiore del vedersi affibbiare etichette tipo “figlio di X” , “compagno di X” , “partecipante di X programma tv” .
Sono appellativi che tante persone si trovano costrette a subire, anche a lungo, spesso senza riconoscersi in quella etichetta o in quel cliché e sapendo di essere molto di più.
Affibbiare a qualcuno un’etichetta è limitare prima di tutto noi stessi, perché è qualcosa che ci allontana dagli altri impedendoci di conoscere una persona per ciò che è davvero e ben oltre il cliché. Equivale a perdere un’opportunità.
Se c’è una persona che sa tutte queste cose – e che le conosce per averle provate sulla sua pelle – è Stefano De Martino, artista e oggi co-fondatore insieme a Francesca Pietrogrande di Willy the Whale, società di consulenza per la comunicazione strategica specializzata nella creazione e produzione di contenuti digitali.
Martedì 4 dicembre, Stefano e Francesca sono stati ospiti di Accademia del Lusso per condividere questa nuova avventura e Stefano ha colpito tutti i presenti – studenti, docenti, giornalisti – per sincerità, spontaneità e franchezza.
De Martino ha raccontato di aver iniziato il lavoro di comunicazione proprio a partire dalla sua persona, adoperandosi per cambiare la percezione che gli altri avevano di lui: conscio di essere considerato da molti come «un pezzo di carne che si muove» (parole pronunciate con sorriso e una dose di invidiabile auto ironia), Stefano ha fatto sì che questo pregiudizio cambiasse lentamente, giorno dopo giorno, abituando i fan che lo seguono sui social al fatto che, dietro il volto e il fisico, ci fosse una persona con pensieri, opinioni, sentimenti e «passioni che sviluppo e condivido con chi mi segue».
L’operazione è riuscita con successo: Stefano De Martino, oggi, non solo non è più considerato «un pezzo di carne», ma ha anche intrapreso questo nuovo percorso con Francesca, con grande entusiasmo e curiosità, come ha raccontato; tra l’altro, i due si sono incontrati proprio grazie alla carriera in televisione, anche se la tv non era il destino di Stefano, visto che il padre è un danzatore teatrale – e lui sembrava destinato allo stesso percorso.
Stefano ballava in alcuni noti programmi, Francesca (che ha un cv molto importante) era nella produzione di quegli stessi programmi e di altri ancora: spesso si ritrovavano a chiacchierare scoprendo di avere tanti punti di vista in comune.
E così è nata Willy the Whale e, proprio come una balena, regina del mare, la loro società di consulenza desidera «pensare in grande ed esplorare le profondità emergendo per prendere aria»; desidera «muoversi con grazia ed eleganza e punta a smuovere le acque» (della comunicazione e non solo) senza però «fare solo bolle», ovvero inutili chiacchiere.
Durante l’incontro in Accademia, Stefano ha analizzato il ruolo dei social media e della comunicazione video in un contesto sempre più globale, puntualizzando quelle che sono novità senza precedenti introdotte proprio dagli stessi social network: tutti godiamo ora degli stessi mezzi espressivi (e possiamo decidere come usarli, cosa che è diventata una grande responsabilità) in un sistema che non è più unidirezionale bensì bidirezionale.
Rispetto alle forme più classiche e tradizionali di comunicazione unidirezionale (pagine pubblicitarie, affissioni, spot tv), oggi la comunicazione si sposta sempre più verso una relazione bidirezionale tra aziende e pubblico, una relazione nella quale il secondo agisce direttamente sulle prime e ne definisce la reputazione.
I social network diventano così il canale privilegiato per cogliere sentimenti ed esigenze delle persone, creando un legame più stretto; allo stesso tempo, espongono però le aziende anche a critiche dirette e immediate.
Si può dunque affermare che i social media siano un’opportunità e un potenziale pericolo, un potente strumento comunicativo ma anche un luogo virtuale in cui la reputazione reale del brand è a rischio, soprattutto in caso di un uso superficiale o disattento: Stefano De Martino e Francesca Pietrogrande hanno voluto così condividere alcune regole che reputano importanti per poter utilizzare i social media nel modo più corretto ed efficace possibile.
Conoscere il proprio target e costruire conseguentemente contenuti che possano catturare interesse; avere il coraggio di innovare e rompere regole e schemi quando necessario; distinguersi con personalità e originalità; essere autentici e credibili; lavorare alla costruzione di una community e renderla parte integrante dei propri progetti; queste sono alcune delle regole che Stefano e Francesca hanno condiviso.
Autenticità e credibilità sono due argomenti che stanno molto a cuore a Stefano che ha affermato con forza che «non c’è budget che possa comprare la credibilità», ricordando quanto, per esempio, sia importante la scelta di un testimonial di un prodotto, scelta che dovrebbe permettere di costruire una narrazione genuina, coerente e conseguentemente credibile.
Quando un’azienda riesce a fare tutto ciò – e a costruire un’identità molto forte – può addirittura permettersi di spostare l’attenzione dal prodotto non ponendolo più necessariamente in primo piano, ma mettendo piuttosto al centro i propri valori che diventano identificativi e caratterizzanti quanto un marchio.
In questo nuovo scenario, una buona strategia video può essere un asso nella manica per le aziende che vogliano arrivare direttamente ed efficacemente al consumatore: i formati video diventano fondamentali in un’epoca in cui regnano le stories e lo scroll dei contenuti social, veloce e spesso disattento quanto poteva esserlo il vecchio zapping.
A fare la differenza e a catturare è allora una comunicazione veloce, accattivante, sorprendente, di forte impatto, facilmente fruibile attraverso i dispositivi mobili e altrettanto facilmente condivisibile e – last but not least – ad alto contenuto qualitativo e tecnologico.
Chi vuole lavorare nel mondo della moda non può prescindere dalla conoscenza e dall’utilizzo dei social: Accademia del Lusso ha voluto coinvolgere Stefano De Martino in quanto incarna perfettamente il duplice ruolo di giovane imprenditore del mondo digitale e influencer di successo con oltre 3,5 milioni d follower.
Il suo intervento ha messo in evidenza come un utilizzo corretto e strategico dei social media sia fondamentale: le regole che lui e Francesca hanno condiviso sono preziose per tutte le figure professionali dell’ambito moda, da chi si occupa di creazione del prodotto fino a chi – naturalmente – si occupa di comunicazione e marketing.
E qui si può ritornare al punto di partenza: Stefano De Martino è un comunicatore nato, prima con la danza e oggi con le parole (e non solo) e sta dimostrando di essere una persona capace di sfidare gli stereotipi.
L’ha fatto scegliendo la strada meno facile, meno ovvia, meno scontata; ha scelto la strada dell’impegno, della crescita personale, dello studio, del rimettersi in gioco.
Con simpatia, autenticità, spontaneità, curiosità, intelligenza: per questo ci è piaciuto e per questo siamo felici di non esserci fermati a uno sciocco cliché.
Buon lavoro a lui e a Francesca.
Emanuela Pirré
Docente Accademia Del Lusso
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