Frida Kahlo, l’icona che ispira tutti, dall’arte alla moda

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Tra le icone del Novecento, trova un posto sicuro Frida Kahlo, pittrice messicana diventata immortale per le sue opere e anche per l’aspetto fortemente identificativo e riconoscibile.

E proprio Frida è la protagonista, in questo anno 2018, di due mostre importanti che affrontano il suo mito in maniere diverse ed entrambe interessanti: la prima è ospitata al Mudec di Milano, si intitola Frida Kahlo – Oltre il mito ed è aperta fino al 3 giugno 2018.

La mostra è frutto di sei anni di studi e ricerche: si pone l’obiettivo di delineare una nuova chiave di lettura attorno alla figura della pittrice, presentando inediti e sorprendenti materiali d’archivio.

Riunisce infatti in un’unica sede espositiva – per la prima volta in Italia e dopo quindici anni dall’ultima a livello mondiale – tutte le opere provenienti dal Museo Dolores Olmedo di Città del Messico e dalla Jacques and Natasha Gelman Collection, le due più importanti e ampie collezioni di Frida Kahlo al mondo, con la partecipazione di autorevoli musei internazionali che hanno prestato alcuni capolavori mai visti nel nostro Paese.

Diego Sileo, il curatore della mostra, ha voluto fare un lavoro diverso: a suo avviso, molti eventi su Frida si sono limitati ad analizzare, con una certa morbosità, i suoi oscuri traumi familiari, la sua tormentata relazione con il marito Diego Rivera, il suo desiderio frustrato di essere madre, la sua tragica lotta contro la malattia.

Frida Kahlo – Oltre il mito si pone invece l’obiettivo di superare tale visione, dimostrando che per un’analisi seria e approfondita è necessario spingersi al di là degli angusti limiti di una biografia anche troppo abusata.

Dal 16 giugno al 4 novembre, il Victoria and Albert Museum di Londra ospiterà invece Frida Kahlo – MakingHer Self Up, un’esposizione basata su una straordinaria collezione di manufatti e abiti appartenuti all’artista, conservati per 50 anni negli armadi della sua Casa Azul ed esposti per la prima volta fuori dal Messico.

Dopo la morte di Frida, il marito Diego sigillò tutti i suoi beni all’interno del loro appartamento a Città del Messico dove sarebbero dovuti rimanere, secondo le volontà dell’uomo, per alcuni anni: mezzo secolo dopo, precisamente nel 2004 (Frida è scomparsa nel 1954), gli oggetti della pittrice sono stati finalmente catalogati ed esposti.

L’artista messicana continua però a influenzare l’immaginario collettivo non solo attraverso le mostre delle sue opere, ma anche grazie al cinema, alla musica, ai fumetti e alla moda.

Il suo personaggio affascinante ha stregato gli artisti del suo tempo e anche attrici e cantanti dei nostri giorni, tra le quali Madonna, Beyoncé, Salma Hayek (che ha interpretato la pittricein un film), FKA twigs.

Dopo aver dedicato un volume a Tamara de Lempicka, pittrice polacca appartenente alla corrente Art Déco, la fumettista italiana Vanna Vinci ha studiato a lungo anche l’artista messicana: è nata così una graphic novel che si intitola Frida – Operetta amorale a fumetti.

Le ampie e lunghe gonne a ruota, i maxi scialli, i gioielli fatti a mano in stile pre-colombiano, i capelli raccolti in trecce decorate da corone di coloratissimi fiori, le sopracciglia marcate, le labbra dipinte con tinte intense: tutti questi elementi propri del codice estetico di Frida sono stati ripresi da tanti stilisti e riproposti in varie collezioni, stagione dopo stagione.

Nel 1998, è stato Jean Paul Gaultiera proporre una sfilata alla quale hanno preso parte anche Naomi Campbell e Linda Evangelista (con tanto di mono-sopracciglio!) in un vero e proprio tributo allo stile di Frida.

Qualche anno dopo, precisamente nel 2004, Veronica Etro ha presentato una collezione intitolata Sud: i riferimenti sono stati il Messico, Frida Kahlo e la charreria o charreada, un evento simile al rodeo.

L’autunno / inverno 2005-2006 è stato invece il momento in cui Clements Ribeiro ha realizzato alcuni look con dettagli che riportavano alla mente l’artista, dai fiori che decoravano gli abiti fino alle pettinature realizzate sulle modelle.

Prima dell’arrivo di Jeremy Scotte e sotto la guida di Rossella Jardini, per la collezione primavera / estate 2012, la maison Moschino ha reinterpretato l’immagine iconica di Frida proponendo alcuni look nei quali sono stati però accorciati gli abiti pur mantenendo le trecce e i fiori tra i capelli.

Per la primavera / estate 2013, è stata la volta della stilista Lena Hoschek e l’anno dopo è toccato ad Alberta Ferretti: per la primavera / estate 2015, si sono lasciati ispirare da Frida anche Dolce & Gabbana (in una versione decisamente opulenta, con tanto di corona) e Valentino.

Frida ha ispirato perfino una bambola: Mattel, l’azienda produttrice di Barbie, ha lanciato recentemente una nuova serie della bambolina più famosa del mondo ispirandosi a 17 donne famose. Tra eroine della storia di tutti i tempi, artiste, cineaste, scienziate, ballerine, atlete, imprenditrici, figura anche Frida, anche se la famiglia della pittrice pare non aver apprezzato l’omaggio.

Il fascino della pittrice è magnetico, lampante per molti quanto inspiegabile per altri: che si appartenga all’una o all’altra corrente di pensiero, resta innegabile il fatto che la conformazione visiva di Frida mantiene un potere enorme.

Frida è stata una pittrice eccezionale, unica e inimitabile, e ha anche saputo usare sé stessa e l’abbigliamento, perfettamente conscia dell’enorme impatto della sua immagine, dimostrandosi una grande comunicatrice che continuerà a essere ricordata.

Emanuela Pirré

Le foto sono tratte dall’account Twitter ufficiale dedicato all’artista ( https://twitter.com/Frida ) e fanno parte dell’Archivio Isolda P. Kahlo, México

L’account ufficiale  su Instagram https://www.instagram.com/fridakahlo/?hl=it

 Oltre il Mito al Mudec a Milano: http://www.mudec.it/ita/frida/

 MakingHer Self Up al V&A a Londra: https://www.vam.ac.uk/exhibitions/frida-kahlo-making-her-self-up