Sembrerebbe che sia sempre più forte la nostalgia per i vecchi forum, posti come Netlog e Habbo Hotel dove la community era più vera e coesa. Facebook, TikTok e gli algoritmi non sarebbero in grado di competere.
Nel 1999 viene fondato in Belgio un pioniere nel panorama dei social network. Un qualcosa che in poco tempo sarebbe diventato un fenomeno mondiale, legato al mondo degli adolescenti i quali lo hanno scoperto, amato e visto anche tramontare. Si tratta di Netlog.
Nato con il nome di ASL.TO, tra il 2002 e il 2005 prende il nome di Redbox, poi Facebox e Bingbox, legandosi alla gioventù belga. Dal 2005 viene amato in tutto il mondo e arriva ufficialmente Netlog.
Ai tempi, la sua peculairità è stata la sua attenzione alla localizzazione, offrendo contenuti e interfacce personalizzate legate proprio alle diverse nazioni. Nonostante stesse crescendo di pari passo con Facebook, Netlog si componeva di un’utenza media abbastanza giovane, tra i 14 e i 24 anni, mentre “l’altro social” si focalizzava sugli studenti universitari.

Netlog univa i classici elementi tipici dei primi social network con funzionalità amate dal pubblico adolescente. L’elemento chiave è stata sicuramente la possibilità di personalizzare il propio spazio online. Su questo si poteva scrivere e condividere dei testi, facendo diventare il proprio blog un vero e proprio diario. Presente anche la condivisione di foto e video e presente anche una primitiva bacheca dove gli amici potevano lasciare messaggi pubblici.
Si metteva forte enfasi sull’incontro e la creazione di gruppi, un vero e proprio senso di community che si voleva portare oltre il web.
Intorno al 2006 Netlog contava ben 60 milioni di utenti registrati, negli anni successivi si passa a circa 74 milioni. Ahimè, si registra però un forte declino, dovuto sopratutto all’ascesa dei giganti globali dei social network. Facebook iniziava ad espandersi in tutta Europa e la sua interfaccia più pulita ha iniziato ad incuriosire sempre più utenti. L’applicazione non ha poi avuto spirito di innovazione e ha faticato ad adattarsi alle nuove tendenze.

Nel 2014 Netlog viene integrato con Twoo, un’app di dating online Nel 2015 il sito viene definitivamente messo offline.
Netlog è stato importante in quanto ha dimostrato l’esistenza di mercati e nicchie che i giganti americani non avevano saputo intercettare immediatamente, ossia dei giovani europei.
Netlog non sta tornando, ma il suo spirito è ancora forte e oggi sta in un certo senso riemergendo in forme diverse.
Oggi, infatti, assistiamo a una frammentazione dei social, questo perché c’è il desiderio di community più piccole e specifiche, proprio come avveniva nei vecchi forum. Questa potrebbe essere interpretata come una reazione alla massificazione e alla standardizzazione delle grandi piattaforme.
Ci sono quindi alcune piattaforme che sanno riprendendo l’idea di Netlog e dei vecchi forum. Un esempio è Reddit che rappresenta un insieme di sub-forum tematici, definiti subreddit, in cui semplicemente si discute di uno specifico argomento. Poi Discord, Lemmy e così via.

Ora, proprio per i motivi che hanno portato il forum a tramontare, sono gli stessi dietro al perché oggi potrebbero ritornare. Infatti gli utenti vogliono meno algoritmo nella propria vita, c’è proprio la volontà di scappa e da questi algoritmi. Inoltre c’è la voglia di trovarsi in spazi più chiusi, dove si conosce chi c’è e si parla di argomenti specifici senza la pressione di dover “performare” per un pubblico più vasto.
Anche se il format dei social come Netlog ha ormai fatto il suo tempo, la fonazione sociale di trovare una comunità e discussioni che ci interessano davvero è ancora viva.
Un altro esempio è Habbo Hotel, un vero e proprio mondo virtuale.

Il suo successo si basava sull’interazione in tempo reale in stanze comuni o private create e arredate dagli utenti con i furni, i cosiddetti mobili virtuali. Il gioco si combinava quindi dell’elemento della chat e del del gioco di ruolo. Nel 2011 si conano 44,8 milioni di euro di fatturato.
La piattaforma fioriva grazie alle creazioni degli utenti, che inventavano giochi, radio virtuali, agenzie di lavoro, casinò e persino gruppi organizzati come mafie o polizie. Proprio questa autonomia creava un vero e proprio micromondo sociale con le sue regole e la sua subcultura.
Anche qui la nostalgia è forte e nel 2024 arriva Habbo Hotel: Origins riportando i giocatori alla stessa esperienza del 2005.
Habbo è l’esempio perfetto di come un ambiente virtuale con una forte componente ludica e di role-playing possa dare vita a una fortissima coesione sociale.
La nostalgia di questi spazi deriva quindi da delle attuali esigenze insoddisfatte degli utenti nel moderno panorama digitale. È proprio il modello di interazione sociale che manca nel mondo dei colossi attuali come Facebook e TIkTok. I vecchi forum, infatti, offrivano una qualità di interezza davvero difficile da replicare oggi.
Meno marketing e pubblicità, assenza di algoritmi e una purezza dell’esperienza. Forse il tutto è legata al ricordo di un periodo bellissimo come la pre-adolescenza, ma oggi la richiesta di un ritorno di queste piattaforme è più forte che mai. Che stia tramontando l’era dei social come li conosciamo oggi?