Il minimalismo concreto di Prada

da | FASHION

Chiffon svolazzante e cascate di slime incorniciano la collezione Spring/Summer 2024 di Prada. In scena una rappresentazione di quanto l’abbigliamento sia effimero, ma una storia che celebra il complesso e rilevante lavoro dello stilista. Sicuramente quello di Miuccia è un appuntamento da non perdere, per poter stare al passo con la moda.

In un periodo in cui i brand fanno tanto chiacchiere e pochi fatti, Prada, pilastro della moda italiana e internazionale, ricorda a tutti quanto sia importante la chiarezza. La moda non è fatta di soli vestiti, ma è fatta principalmente di idee, idee che poi devono concretizzarsi in solide realtà.

Prada SS24

Come quella di Prada, realtà che ormai, dal 1900 rimane al centro della moda. Sempre rigorosa, mai eccessiva, la Signora è la traduzione perfetta del lusso irraggiungibile sempre sognato e ricercato che non stanca mai. A rendere Prada un brand timeless è proprio quel fascino minimal, che si contrappone a tanta sovrabbondanza, ormai sempre più presente nel mercato del fashion.

Uno show che ha visto in passerella un nuovo volto di Prada, ancora più essenziale, che non ha visto nessun tipo di racconto o filosofia sull’abbigliamento. Ma solo la spontanea banalità di abiti ben fatti. “Non volevamo filosofeggiare o raccontare storie sull’abbigliamento. Per questa collezione, volevamo concentrarci sul lavoro – sui metodi, sulle tecniche e sul valore. C’è un rispetto per il nostro mestiere come stilisti e per l’atto di creare vestiti. Gli abiti parlano da sé”.

Prada SS24

Si perché di fronte alla bellezza non c’è bisogno di nessuna cornice, di nessun racconto. Questa sfilata ha dato la priorità ai vestiti e alla potenza dell’artigianato.“Anche se di solito non lo facciamo, per questa stagione abbiamo voluto parlare dell’artigianalità, della complessità del lavoro che ruota attorno a questi abiti. Tutti i ricami sono fatti a mano e la collezione racchiude in sé idee e tecniche studiate e sviluppate a lungo. Questo lavoro è sempre parte di ciò che facciamo e che abbiamo sempre fatto. Volevamo renderlo riconoscibile”. Ha spiegato Raf Simons.

“Mi sono stancata di parlare di idee: parliamo di vestiti”.

Come ha sottolineato infatti il braccio destra di Miuccia, la collezione SS24 di Prada si è differenziata dalle altre: senza fronzoli, solo accompagnati da una “pioggia” dal soffitto di melma, i vestiti hanno preso forma ammaliando la parterre de rois presente allo spettacolo.

Prada SS24

La prepotente pelle tornata in auge, le giacche over, le tute: tutti protagonisti di questa SS24. Calcano la passerella le frange, onnipresenti, su gonne, vestiti e camice. A stupire però è stata la fluidità e la morbidezza degli abiti con lo chiffon svolazzante. Maestosi vestiti che rendono leggere le modelle, che sembrano quasi delle leggiadre farfalle.

Chiude questa magica sfilata l’emozionate addio di Fabio Zambernardi, il direttore del design di Prada e il più stretto collaboratore di Miu Miu e Miuccia. Dopo tre decenni in azienda, si è dimesso quest’anno. Unitosi ai designer, l’ormai ex direttore del design è uscito in passerella, togliendosi il berretto, abbracciando sia Miuccia che Raf Simons e sollecitando una timida ma commovente standing ovation.

Prada SS24
Prada SS24
Milano fashion week
Milano fashion week
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Foto: Vogue Runway