Per la donna forte ma anche per quella fragile, c’è un abito MARBELL. Marzia Bellotti prende la stampa check e le forme innovative e le fa diventare il linguaggio visivo del suo nuovo marchio.
MARBELL, nato nel 2025 da Marzia Bellotti, si presenta come un tributo all’autenticità, all’individualità e alla libertà. Il nuovo capitolo della direttrice creativa e founder inizia con l’unione del suo nome e cognome MAR-BELL. Non è un ambito nuovo per Bellotti ma MARBELL si distingue per l’inusuale e innovativo approccio alla costruzione dei capi, così la libertà e le convenzioni estetiche contemporanee vengono sfidate e reinterpretate.

Marzia, ex direttrice creativa e co-founder del brand italiano Khrisjoy, fonda MARBELL con un forte focus sull’outerwear. La libertà non parla solo di un’estetica o modo di essere ma anche a livello commerciale. MARBELL è un progetto autentico, un’estensione di un guardaroba dove si valorizza il desiderio di creare e si costruisce dall’espressione individuale non dalla necessità di profitti.
SS26: “A Modo Mio”
“L’anima è sempre la stessa: comunicare chi sono senza filtri, usando l’abbigliamento come mezzo. L’estate lo rende più facile, più leggero. E in fondo, questa collezione è proprio questo: un invito a prendersi sul serio con autoironia”, dichiara la founder e direttrice creativa Marzia Bellotti.
La rigidità perde il suo corso quando si tratta dell’ultima collezione di MARBELL. Il brand continua con il racconto presentato per la stagione FW25 e lo rende più leggero, più estivo. Hanno in comune il linguaggio: layering e stampe check come identificatore del marchio italiano.


Lo styling crea un dialogo dinamico tra le maglie, i pantaloni e le gonne che parlano tra di loro in una narrazione coerente e coinvolgente. Le nuance si mischiano e dietro ai giochi di sovrapposizione si intravedono i mille usi di un capo. Sciarpe in lino rimovibili, tagli strategici per la stagione calda, gonna-top multifunzionali che si trasformano con il movimento e bottoni snap sulle maniche che si aprono.
Di questa forma, però, si aprono mille possibilità di uso e di espressione, ognuno ha la possibilità di adattare il capo alla propria personalità e al proprio umore della giornata. Il lino è il protagonista della stagione assieme ad altri materiali flessibili e leggeri. Non sono solo loro a raccontare la femminilità ma anche la palette: peanut butter, sage, verde oliva, chocolate e tocchi di un rosso vivo e velenoso, poisoned kiss, per ravvivare un look e uscire dalla comfort zone.


Il racconto FW25 e il suo legame con la nuova collezione
Nella collezione scorsa, si è introdotto ogni capo con il nome di una donna, figura reale o simbolica, che è rimasta impressa nei nostri ricordi come una figura anticonvenzionale, ribelle e profondamente ispirante. In sintesi, una donna che rappresentasse la filosofia MARBELL. Per “A Modo Mio”, Marzia decide di continuare con lo stesso filo di forza e empowerment.
Troviamo un biker che persegue l’iconicità con il nome di Madonna, una bowling shirt con una personalità decisa accompagnata dal nome di Peggy Gou e un giubbotto di nome Gilda che si reinventa per la stagione estiva con pezzi detachable e trasformabili.
Un altro must del prossimo anno sono i capi reversibili e costruiti “al contrario”. Lo vediamo nella collezione di ZONA 20 MILANO ma anche in quella presentata da Schiaparelli nella sua Haute Couture quando presenta un vestito con un cuore latente sul retro. Un’altra novità è quella del windbreaker reversibile, già un best-seller, che ha l’interno in lino con la stampa check e l’esterno in un tessuto tecnico crinkle.


“È una persona che può sbagliare e sbagliare ancora, rialzarsi, capire, imparare, affrontare le proprie paure e magari conviverci – perché non sempre si superano.” risponde Marzia Bellotti quando le viene chiesto da Sara Zerbinati chi è la donna che veste MARBELL. Si può sbagliare. Ci possiamo rialzare.
La donna forte non è quella che non sbaglia e va di fronte al mondo, è quella che sbaglia (parecchie volte) e come dice Bellotti, si rialza. Siamo circondati da marchi che usano il “girl power” più come strategia di marketing che come credenza. Cosa succede se non sono forte? MARBELL veste la donna coraggiosa e fragile che dopo essere caduta 50 volte decide di continuare per la 51esima.
Foto: press kit MARBELL OFFICIAL e Instagram account


