Daniel del Valle: l’arte del sé attraverso gli altri

da | NEW DESIGNERS

Ricordi, materiali, e gesti trasformati in arte indossabile: “The Narcissist” è il progetto d’esordio di Daniel del Valle

Non un brand di moda, ma un giardino. Un luogo fisico, e mentale, in cui le idee germogliano, crescono, e poi prendono forma grazie a materiali quali vetro, ceramiche, fiori essiccati, pane, teli dipinti: è questo l’universo che Daniel del Valle, con il suo Thevxlley, sta costruendo nella sua casa-studio londinese. Un ecosistema creativo, un terreno fertile in cui ogni cosa, grazie al gesto, viene trasformata in arte. Rigorosamente indossabile. La sua collezione debutto, “The Narcissist”, ne è la prova.

Cose e persone che plasmano

Cresciuto a Pilas, una piccola città andalusa vicino Siviglia, Daniel del Valle porta con sé un bagaglio di radici che hanno definito il suo modo di creare: la pazienza e l’apprezzamento per il dettaglio appresi dalla nonna, che gli insegnò a ricamare e a prendersi cura delle piante, e la resistenza maturata grazie al panificio di famiglia. Ogni cucitura, accessorio, o pattern dell’opera di del Valle è un ricordo, una parte di memoria, un elemento profondamente ed imprescindibilmente identitario. I fiori e i ricami sono un ricordo della nonna, il pane simbolo del rapporto con il padre, mentre le ceramiche diventano un richiamo immediato al sud della Spagna e a ciò che ha assorbito osservando la madre durante il suo corso di ceramica.

Un immaginario che ha potuto mettere in pratica solo dopo il suo trasferimento a Londra, all’età di 19 anni. È questo il periodo in cui, svolgendo una lunga serie di lavori “per sopravvivere”, del Valle sviluppa un rapporto fisico, istintivo – quasi primordiale – , con la materia, studiandola attraverso il fare quotidiano e scoprendo che il suo linguaggio artistico nasce proprio dall’intreccio tra manualità, disciplina, e memoria.

Il designer lavora con artisti, brand e riviste, in un dialogo costante con mondi creativi diversi. Ogni collaborazione alimenta man mano un’esigenza crescente: la necessità di creare qualcosa di suo. Nasce così Thevxlley, il suo marchio, e, dopo tre anni di lavoro, The Narcissist, il suo primo progetto interamente autoprodotto: un’eclettica ed artigianale fusione di moda, installazione, arte e memoria. L’idea è chiara: la bellezza non come antitesi dell’ossessione, ma come sua naturale e diretta conseguenza. Ancora in divenire, il progetto si apre attraverso le immagini di Kito Muñoz.

Teli affrescati, scarpe ricoperte di mazzi di fiori, corsetti fatti di ceramica, vetro, mosaico. Ancora, vasi che fungono da bustino, abiti scultura di pane, mini dress che prendono le sembianze di gabbie con ripiani pieni di piccoli vasi di margherite. Tutto profondamente surreale, eppure, profondamente autentico.

L’ossimoro narcisistico

Il primo progetto di Daniel del Valle è, a detta del designer stesso, un grande intreccio di tante storie. C’è quindi qualcosa di intensamente paradossale nel chiamare “The Narcissist”, Il Narcisista, un progetto che, in realtà, sembra essere costruito con frammenti di altri. Vi è una costellazione di presenze nel lavoro di del Valle: sceglie quindi un titolo che contraddice la sua opera, o che, al contrario, la descrive alla perfezione? Se il narcisismo è il culto dell’io, qui l’io si presenta come un puzzle di memorie altrui. Quanto di noi è davvero solo nostro? Quanto, invece, attraversato da persone, posti, cose amate? Forse è questa la reale riflessione. Tra vetri, ceramiche e mosaici, il narcisismo firmato del Valle non è una chiusura nell’io, ma la sua più sincera esposizione.

Foto: Thevxlley, scatti di Kito Muñoz