Paris Fashion Week SS26: day 8

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Paris Fashion Week SS26: energia, visioni e stile in movimento

Parigi oggi ha raccontato la moda in tutte le sue sfumature. Dalle costruzioni concettuali di Sacai alla leggerezza di Zimmermann, passando per l’ironia di Miu Miu e la teatralità di Thom Browne, la giornata della Paris Fashion Week SS26 è stata un viaggio tra stili, linguaggi e identità diverse, ma tutte con un messaggio chiaro: la moda non smette mai di evolversi.

SACAI

Chitose Abe continua a giocare con le forme e le sovrapposizioni che sono diventate la sua firma. La collezione SS26 di “Sacai” unisce tailoring e streetwear con equilibrio chirurgico: blazer decostruiti, gonne sopra pantaloni, camicie doppie e materiali tecnici mixati a tessuti classici. Il risultato è moderno, pratico e con quella tipica attitudine “cool senza sforzo” che il brand sa raccontare come pochi.

SHIATZY CHEN

“Shiatzy Chen” porta in passerella un’eleganza senza tempo che dialoga con la tradizione asiatica. Sete leggere, ricami preziosi e tagli puliti raccontano una femminilità raffinata ma attuale. La palette gioca su toni neutri e accenti metallici, mentre le silhouette alternano rigore e fluidità. Una collezione pensata per chi ama la delicatezza, ma non rinuncia alla forza.

COPERNI

Coperni guarda al futuro con una collezione che “nutre” la pelle. Al Centre Pompidou, il brand ha presentato capi bio-attivi e materiali innovativi che uniscono benessere e stile. Linee pulite, giacche tecniche, pelle di fungo e dettagli sportivi definiscono una moda concreta ma visionaria. Meno spettacolo, più sostanza: Coperni firma una femminilità moderna e intelligente.

MIU MIU

Per la SS26, Miu Miu torna a parlare di realtà e femminilità concreta. Il grembiule — simbolo di lavoro e protezione — diventa il filo conduttore della collezione, trasformato in capo moda con linee pulite e dettagli lucidi. Tra minidress floreali, trasparenze leggere e tocchi sportivi, la sfilata unisce praticità e poesia. È una femminilità intelligente, ironica e consapevole, che gioca con i codici del quotidiano senza mai banalizzarli.

THOM BROWNE

Fantascienza e sartoria si incontrano nella sfilata di Thom Browne SS26, dove alieni e completi grigi convivono sullo stesso pianeta moda. Tra caschi verdi, tailleur deformati e blazer moltiplicati, il designer americano trasforma il classico in qualcosa di surreale. Tweed, righe e costruzioni impeccabili diventano strumenti per raccontare una visione oltre il reale: ironica, teatrale e perfettamente “Browne”.

foto: fashionnetwork

CHANEL

Standing ovation per Matthieu Blazy, al suo debutto sulla passerella di Chanel durante la Paris Fashion Week. Il designer, reduce dal successo in Bottega Veneta, ha portato una ventata d’aria nuova nella maison, mescolando rispetto per la tradizione e voglia di cambiamento. In collezione, il tweed rimane protagonista ma si fa più fluido, più vivo, abbinato a top in chiffon e micro short. Il mood è giovane, luminoso, con una palette di pastelli e bianchi che parlano d’estate e libertà. L’eleganza tipica di Chanel resta, ma si alleggerisce: è una femminilità moderna, pensata per una donna che vive il presente con stile e senza formalità. Un nuovo capitolo che segna l’inizio di un’era promettente per la maison francese.

Tra sperimentazione, nostalgia e nuovi linguaggi, la “Paris Fashion Week SS26” dimostra ancora una volta perché la capitale francese resta il cuore pulsante della moda. Ogni brand ha portato la propria visione, tra libertà creativa e attenzione al reale. Parigi continua a ispirare — e a ricordarci che la moda, prima di tutto, è energia in movimento.

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