Erno: l’edicola romana non ordinaria

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Tra innovazione e tradizione, Edicola Erno si racconta come uno spazio informale e accogliente, dove cultura e socialità si incontrano.

Tra le tendenze più affascinanti degli ultimi anni, soprattutto in occasione dei grandi eventi mondani, spiccano collaborazioni inedite: quelle tra i brand e le edicole. A Milano, in particolare, si moltiplicano gli esempi di vecchie edicole rinascenti, trasformate in eleganti spazi brandizzati grazie all’intervento di marchi di moda e di lusso. Questi angoli urbani, altrimenti destinati all’abbandono, tornano a vivere come raffinate vetrine che uniscono storia e contemporaneità. Dietro queste operazioni non c’è solo un fine estetico o commerciale: c’è il desiderio di riscoprire luoghi e tempi che la frenesia moderna tende a cancellare troppo in fretta, togliendo loro quella dimensione poetica che li rendeva unici. L’idea di quartiere, di incontro, di uno spazio condiviso di riflessione sembra riaffiorare come un bisogno antico, ma ancora vivo, nell’animo dell’uomo contemporaneo. Così, l’edicola, profondamente cambiata nella sua funzione e nella sua proposta esperienziale, si trasforma oggi in un simbolo di resistenza, un manifesto silenzioso contro una realtà che rischia di diventare, paradossalmente, sempre più leggera e inconsistente.

Roma riscopre l’edicola come spazio culturale



È a Roma che troviamo un’edicola che sfida senza timore la crisi imposta dalla rivoluzione digitale. Si chiama Erno, acronimo di “Edicola Romana Non Ordinaria“. Fuori dagli schemi, audace, creativa, in una parola, non ordinaria. L’idea alla base era semplice e rivoluzionaria: creare un’edicola diversa da qualsiasi altra, un’alternativa in un momento in cui il settore sembrava destinato al declino. Tra il 2017 e il 2018, infatti, ben 741 edicole hanno abbassato le saracinesche, e scommettere su un progetto del genere poteva sembrare un azzardo. Eppure, nel quartiere Parioli, Erno rappresenta una scelta consapevole e coraggiosa, fondata sull’innovazione. Non si tratta solo di un punto vendita, ma di un vero e proprio format 2.0. Un’edicola che si discosta radicalmente dal modello tradizionale, tanto per le sue proposte editoriali quanto per il design. Erno è un contenitore culturale, un luogo di passaggio che si trasforma in spazio di incontro, di scambio, di aggregazione viva.

Essere “non ordinari” significa abbracciare la creatività come forma di espressione più potente. Non a caso, il nome è stato scelto da una delle fondatrici, Andrea Mercuri, studentessa di Storia dell’Arte all’Università Roma Tre. Ma dietro quel nome c’è più di un semplice gioco di parole. Erno è anche un omaggio a Ernő Goldfinger, celebre architetto ungherese e figura di spicco del modernismo. Nel 1951 progettò a Londra un innovativo chiosco di giornali per il Festival of Britain, evento simbolo della rinascita postbellica. Una storia che oggi rivive, idealmente, tra le strade di Roma.



Il salotto urbano di Erno

A metà strada tra Città del Vaticano e Castel Sant’Angelo, in piazza Americo Capponi, Erno si presenta come un punto di incontro autentico. Capace di attrarre sia i romani sia i turisti più curiosi, affascinati dalla sua anima informale e dalla passione per l’editoria indipendente. L’edicola ospita una selezione accurata di riviste che raccontano il mondo della moda, dell’arte, del design, dell’architettura e della fotografia. Vere e proprie narrazioni firmate da designer, autori e fotografi trovano finalmente uno spazio dedicato, una “casa” tutta per loro. A questa prima intuizione si è affiancato, col tempo, un progetto ancora più ambizioso: trasformare Erno in un palcoscenico dinamico per eventi e pop-up in collaborazione con grandi marchi e artisti emergenti. L’edicola si fa camaleontica, cambia volto settimana dopo settimana, adattandosi con creatività a ogni nuovo progetto. Ogni mese viene stilata una scaletta di eventi e collaborazioni. Gli artisti e le aziende personalizzano lo spazio con immagini e installazioni temporanee, dando vita a un flusso continuo di novità. 



Durante le presentazioni e gli eventi, snack e drink proposti direttamente dall’edicola rendono l’esperienza ancora più conviviale. Pur mantenendo salda la sua originale identità, Erno aspira a essere molto di più. Un luogo di aggregazione pensato per coinvolgere il pubblico romano e chiunque abbia voglia di fermarsi, di conoscere, di condividere. L’edicola diventa così un salotto urbano, informale e accogliente, dove scambiare due chiacchiere, conoscersi e sentirsi parte di una community viva e pulsante.

In pochi anni, quello che sembrava un luogo all’apparenza dimenticato si è trasformato in un punto di riferimento per la realtà romana. Erno promuove la socialità, dimostrando quanto forte sia ancora il bisogno delle persone di sentirsi coinvolte, di far parte di qualcosa di autentico. È la prova più concreta di uno spazio che diventa territorio condiviso, dove le relazioni prendono forma, mentre, al tempo stesso, si restituisce nuova vita a un’icona urbana: l’edicola.