L’evoluzione di Miley Cyrus 

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Miley Cyrus: dall’icona Disney alla libertà radicale, una popstar in continua metamorfosi

Tutti conosciamo Miley Cyrus per il suo iconico ruolo di Hannah Montana nella celebre serie Disney. Con la sua doppia vita da ragazza qualunque e pop star, ha accompagnato un’intera generazione durante l’adolescenza, diventando il volto di un immaginario pop anni 2000.

Disney Era

Nel corso della sua carriera, Miley Cyrus ha attraversato numerose trasformazioni stilistiche, diventando un vero e proprio simbolo di metamorfosi continua. Non a caso, è stata spesso definita dai media e dai tabloid come un “camaleonte” del pop, capace di reinventarsi ad ogni fase della sua vita, senza mai perdere coerenza con la propria autenticità. 

Alla conclusione del suo contratto con la Disney nel 2011, Miley si trovo a prendere una grande decisione per la sua carriera. Dopo anni passati nei panni della dolce e impeccabile Hannah Montana, decise di fare un deciso passo verso la sua emancipazione artistica e personale. Miley iniziò a concentrarsi completamente sulla musica, sentendo il bisogno di raccontare una storia autentica e più complessa.

L’evoluzione artistica 

Nel 2013, con l’uscita dell’album Bangerz, Miley Cyrus intraprese una vera e propria rinascita artistica, segnando una rottura netta e totale con il passato. Abbandonò definitivamente l’immagine della “ragazza della porta accanto” associata a Hannah Montana e si reinventò come una figura provocatoria e imprevedibile.

Con capelli corti e platino, un look che richiamava il punk-pop degli anni ’80 e il body in latex provocante, Miley mandava un messaggio di sfida e ribellione, rompendo ogni schema preesistente. Peluche, catene d’oro, trucco pesante e stile sessualmente carico divennero i suoi tratti distintivi, trasformandosi in simboli di una cultura pop che non temeva di infrangere le regole.

Bangerz fu un vero e proprio manifesto di libertà per Miley: non solo musicale, ma anche emotiva e sociale. L’album, con il suo mix audace di suoni pop, hip hop e rock, segnò l’emergere di un’artista completamente libera da etichette, finalmente capace di ridefinirsi come una donna indipendente.

Nel 2015, Miley Cyrus intraprese un’altra fase radicale della sua evoluzione artistica, adottando un’estetica psichedelica e queer che segnò un distacco totale dall’immagine di Bangerz. Questo periodo fu caratterizzato da un’esplosione di glitter, colori vivaci e forme oniriche, che riflettevano l’influenza della cultura rave e del movimento queer. Miley non si limitò a fare musica: divenne una vera e propria icona di inclusività e ribellione, mettendo al centro la libertà di essere se stessi, lontano da ogni etichetta. 

Miley compì un ulteriore cambiamento, nel 2017, passando a un sound più sobrio e radicato nelle sue origini country e folk. Con l’album Younger Now, la pop star adottò un look vintage, omaggiando Elvis Presley, una delle sue principali ispirazioni fin dall’infanzia. Questo lavoro segnò un netto cambio di rotta per Miley, che decise di abbandonare l’immagine provocatoria e ribelle degli anni precedenti per esplorare un lato più riflessivo e nostalgico di sé stessa.

La rinascita

Nel 2020, con l’album Plastic Hearts, Miley fonde un nuovo progetto nato dalle ceneri, letteralmente, dopo che la cantante ha perso la sua casa durante i devastanti incendi che hanno colpito Malibu. Ma, come spesso accade nel suo percorso, dal dolore Miley trae forza e ispirazione:

“I lost my house in a fire but found myself in its ashes”

Questa volta, è il rock il rifugio e la voce del suo dolore, un genere che le consente di urlare senza filtri la sua vulnerabilità e la sua forza. Plastic Hearts segna un passaggio maturo, potente, e profondamente autentico.

Miley Cyrus torna sulle scene più potente e consapevole che mai, nel 2023. Dopo un periodo di silenzio e riflessione, pubblica Endless Summer Vacation, un album che segna una nuova fase della sua carriera: quella della maturità, dell’indipendenza e della piena padronanza di sé. Il brano simbolo di questo progetto è senza dubbio Flowers, una vera e propria dichiarazione di autonomia emotiva. Ispirata alla fine della sua lunga relazione con Liam Hemsworth, la canzone non si limita a raccontare una rottura, ma celebra un riscatto personale: comprarsi fiori, ballare da sola, bastarsi.

“I can love me better than you can”

Ogni trasformazione stilistica di Miley è stata il riflesso di un percorso lungo e duro. La moda, la musica e l’identità si intrecciano in ogni album. La cantante pop è un simbolo di libertà, cambiamento e indipendenza e sta tornando con  il nuovo album “Something Beautiful” uscirà il 30 maggio 2025.

Foto: Pinterest