Il concetto del Less is More trae le sue origini dal design e si afferma oggi come ideale che celebra una bellezza naturale, autentica e sostenibile.
Negli ultimi anni, una filosofia inizialmente considerata una semplice tendenza passeggera si è affermata con sempre maggiore forza: il Less is More. Nato nel mondo del design, questo principio minimalista ha influenzato diversi settori, dal fashion al beauty, dove trova la sua più autentica espressione. Il minimalismo estetico celebra l’essenzialità come massima forma di bellezza, contrapponendosi all’eccesso e all’eccentricità. Non si tratta di sottrarre, ma di valorizzare: ogni prodotto e dettaglio è studiato per esaltare una bellezza naturale, armoniosa e senza artifici. In questa visione, la bellezza non è solo un concetto visivo, ma anche un’esperienza emotiva.
Le origini nella storia
Il concetto di Less is More, che letteralmente significa “meno è più”, racchiude l’idea che sottrarre possa, paradossalmente, aggiungere valore. Ne era fortemente convinto Ludwig Mies van der Rohe, il celebre designer tedesco che ne ha fatto il fulcro della sua visione estetica. Nato nel 1886 ad Aquisgrana, Mies van der Rohe ha rivoluzionato l’architettura del Novecento, opponendosi allo sfarzo e all’opulenza dell’epoca con un approccio minimalista. Per lui, l’essenzialità non era una rinuncia, ma un elemento di predominanza essendo espressione di concetti più ampi, quali purezza ed equilibrio. Questa corrente di pensiero dall’architettura ha rapidamente influenzato molti altri settori, andando ben oltre l’ambito artistico. Il principio alla base è chiaro e universale: eliminare il superfluo per esaltare l’essenza.
L’approdo del minimalismo estetico nel beauty

Questa filosofia minimalista ha trovato nel mondo del beauty la sua massima espressione. La bellezza si scopre nel “meno”, ma solo quando è profondamente autentica. Il che significa valorizzare ciò che già si possiede, scegliendo pochi prodotti, ma altamente efficaci, per ottenere un effetto naturale e promuovere il benessere della pelle nel tempo. Il segreto del Less is More inizia ben prima del make-up: la cura della pelle è il fondamento di un aspetto luminoso e armonioso, senza artifici. Si assiste ad una crescente semplificazione della propria beauty routine, con l’utilizzo di prodotti in numero limitato senza sacrificare la qualità. Si privilegiano formule più avanzate, spesso arricchite con ingredienti naturali e multifunzionali, capaci di rispondere a diverse esigenze. Attivi come acido ialuronico, vitamina C e oli naturali vengono impiegati in modo più mirato, creando una connessione diretta tra il prodotto e il beneficio desiderato. Oltre all’aspetto estetico, il minimalismo nel beauty si traduce in una maggiore sostenibilità ambientale. Un consumo più consapevole porta a meno packaging, meno rifiuti e una minore impronta ecologica. Anche il design dei flaconi si adegua a questa visione, riducendo materiali superflui senza compromettere la funzionalità. Questo concetto si traduce in un modo di vivere la bellezza innovativo dal carattere autentico, essenziale e responsabile.
L’opinione della sociologia
La diffusione del Minimalismo estetico ha spinto molti sociologi a interrogarsi sulle ragioni del suo successo. Secondo la sociologa Eleonora Rossi, questa filosofia risponde a un crescente bisogno collettivo di autenticità. Nel mondo del beauty, si traduce nella volontà di sentirsi bene senza mascherarsi, valorizzando i propri tratti naturali e accogliendo le imperfezioni come segno di unicità. È un approccio che promuove l’accettazione di sé e uno stile di vita più consapevole, dove il benessere della pelle e il rispetto per l’ambiente occupano il primo posto in classifica.
La rivoluzione sui social

I social network, dominati da piattaforme come TikTok e Instagram, sono spesso associati a immagini impeccabili e look da sballo. Eppure, proprio qui, celebrità e Gen Z stanno riscrivendo le regole, scegliendo di mostrarsi più libere e con sempre meno trucco. Il Less is More incarna un vero e proprio stile di vita, che passa dall’abbandono di prodotti superflui alla riscoperta di una bellezza senza filtri. Ancora una volta, è la Gen Z a guidare il cambiamento, sfidando i canoni estetici imposti dalla società e promuovendo un’idea di bellezza naturale e personale. Il make-up diventa una seconda pelle, essenziale e leggero, perché il vero segreto risiede nella consapevolezza di sé. Su TikTok, spopolano i video di influencer che sfoggiano un trucco fatto di toni neutri e impercettibili, perfetto per il trend make-up no make-up. Anche la scelta dei prodotti riflette questa nuova filosofia: il fondotinta lascia spazio al correttore, permettendo alla pelle di respirare, mentre i balsami labbra diventano i must-have del momento. Sempre più diffuso è l’utilizzo di un unico prodotto per più parti del viso, una soluzione pratica che consente di creare look semplici e facili da replicare, anche dai meno esperti del settore.
Il minimalismo estetico, rappresenta il ritorno ad un’essenzialità che si era dispersa nel tempo. Come accade nella moda, anche il mondo della bellezza segue cicli e trasformazioni. Ma, parola della Gen Z, questa non è solo una tendenza passeggera. Il Less is More non è un grido, ma un sussurro. Un approccio consapevole alla bellezza, fatto di pochi prodotti accuratamente selezionati, dove l’attenzione si sposta dagli standard irraggiungibili all’unicità di ciascuno. Si sa, a volte qualcosa in meno può regalare quel tocco in più.
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