Oriana Fallaci: eleganza e ribellione

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Il coraggio di una scrittrice che ha sfidato il potere e le convenzioni sociali, omaggiata dalla nuova serie tv Miss Fallaci

Indipendente, coraggiosa e a tratti spigolosa, sono gli aggettivi che meglio descrivono la personalità forte e autentica di Oriana Fallaci, giornalista di moda e politica. Il suo talento precoce per la scrittura e le sue opinioni controverse l’hanno portata ad essere una figura di spicco nel giornalismo internazionale, capace di sfidare convenzioni e scoprire verità scomode con una penna tagliente e un coraggio senza pari.

Lei stessa desiderava essere ricordata come “scrittore” politico, al maschile, sfidando fin da allora un mondo dominato dagli uomini. Il suo esempio resta un faro per tutte le donne tenaci che lottano in settori a loro ostili.

Dalla Resistenza alla carriera da giornalista

A 14 anni, si unisce attivamente alla Resistenza Italiana durante la Seconda Guerra Mondiale. “Emilia” è il suo nome di battaglia e il suo impegno le vale un riconoscimento al valore da parte dell’esercito italiano. Si iscrive alla facoltà di Medicina all’Università di Firenze, la sua città natale, ma la sua passione per la scrittura la porta a interrompere gli studi per dedicarsi al giornalismo.

Scrivere per lei diventò una ricerca ossessiva delle verità più scomode e profonde. Nel corso della sua carriera lavorò per varie testate italiane, trasferendosi così a Roma, inizialmente trattando tematiche che a quell’epoca venivano considerate prettamente “da donna”, come la moda. Sempre in prima linea, infatti, a 22 anni c’era anche lei nella Sala Bianca di Firenze il giorno in cui nacque la moda italiana. Solo in seguito si dedicò alla politica. La sua penna audace e il suo approccio diretto la porteranno a diventare una delle reporter più rispettate al mondo.

Le interviste e la moda d’elite

In pochi lo sanno, ma nella sua lunga carriera Oriana Fallaci scrisse anche di sfilate e stilisti. Intervistò personalità dal calibro di Coco Chanel, Mary Quant e Christian Dior nel lontano 1948, senza mai perdere il suo spirito critico e irriverente. Mentre di Coco Chanel diceva che era una “cosa minuscola”, «così minuscola che l’avreste sollevata col mignolo». Al contrario, la londinese Mary Quant non le stava per niente simpatica e non lo nascondeva. «Per colpa sua, Mary Quant, ogni mese bisogna accorciare i vestiti di un centimetro almeno: di questo passo a Natale mostreremo l’orlo delle mutande» commentava ironicamente.

Un’icona di femminilità, eleganza e determinazione

Oriana Fallaci non è stata solo una giornalista straordinaria, ma anche un’icona di stile. La sua figura, austera ma elegante, ha lasciato un segno indelebile nella moda. Durante le interviste e le sue apparizioni pubbliche, Fallaci ha sempre mantenuto un look sobrio e sofisticato, caratterizzato da tailleur impeccabili, cappotti lunghi e acconciature sempre eleganti. Nonostante fosse una donna impegnata a sfidare l’autorità e a portare avanti battaglie politiche, il suo stile comunicava anche una certa femminilità, che non veniva mai messa in ombra dalla sua forza caratteriale. Negli ultimi anni infatti era spesso vestita come una raffinata signora europea: gonna di tweed, maglione verde foglia, bei gioielli antichi, décolleté di camoscio.

La Fallaci è stata un esempio di come una donna possa essere allo stesso tempo estremamente potente e raffinata.

Oriana Fallaci in Emilio Pucci – Pucci Archive

Le opere più celebri

“Lettera a un bambino mai nato”

Lettera a un bambino mai nato (1975) esplora il tema della maternità, dell’aborto e della solitudine. Un libro scritto negli anni ‘60, ma oggi più attuale che mai. La scrittrice dà voce a un monologo interiore di straziante bellezza, in cui la protagonista, una donna incinta, dialoga con il figlio che porta in grembo e che mai vedrà la luce.

“Un uomo”
Oriana Fallaci non è stata solo una giornalista d’assalto. Ha anche scritto opere di grande intensità emotiva, come Un uomo e Lettera a un bambino mai nato. Il primo, scritto nel 1979, è un tributo immaginario al suo grande amore, Alexandros Panagoulis (tra i protagonisti della resistenza greca alla dittatura dei Colonnelli), morto in un sospetto incidente automobilistico ad Atene, tre anni dopo il loro incontro.

Questi libri mostrano una Fallaci più intima e riflessiva, che si misura con i grandi temi della vita e della morte.

“La rabbia e l’orgoglio”
Pubblicato nel 2001, questo è forse il libro più discusso di Oriana Fallaci. In quest’opera, la giornalista affronta temi come l‘Islam, l’immigrazione e il terrorismo, esprimendo un punto di vista radicale che le ha attirato critiche ma anche ammirazione. Il libro è un grido di allarme contro il mondo che stava cambiando, e ha segnato un punto di non ritorno nella carriera della scrittrice.

La serie Miss Fallaci con Miriam Leone

La miniserie Miss Fallaci, in onda su Rai 1 a partire da oggi, Martedì 18 febbraio, arriva in tv dopo l’anteprima alla Festa del Cinema di Roma 2024. Saranno 4 gli appuntamenti che racconteranno una giovanissima Oriana Fallaci, interpretata da Miriam Leone. L’attrice ha dichiarato di avere un rapporto intimo e profondo con la figura di Fallaci. «Sono rimasta incinta mentre raccontavo l’aborto di Oriana. Uno dei tanti dettagli magici della mia storia con lei», racconta a Vogue.

La serie esplora le sfide e le vittorie che hanno caratterizzato la sua carriera, offrendo uno sguardo intimo sulla sua personalità e sul suo impegno professionale, e mettendo in luce la sua determinazione, il suo spirito indomito e la sua passione per il giornalismo.

La mostra a Roma al Complesso del Vittoriano “Intervista con la storia”, 2017 – Salvatore Fizzarotti / ipa-agency.net

Che si tratti delle sue battaglie politiche o del suo stile inconfondibile, Oriana Fallaci rimane un personaggio che non può essere dimenticato, un’icona che ha saputo affrontare il suo tempo con la stessa determinazione con cui vestiva, raccontava e scriveva.