A grande sorpresa, ma per la felicità di tutti, nell’autunno del 2025 l’amatissimo topolino Diddl farà il suo ritorno, siete pronti?
Il 24 agosto 1990 dalla mente di Thomas Goletz nasce Diddl, il piccolo topolino bianco che ha fatto impazzire tutti nei primi anni Duemila. Guance rosa e piedi enormi, poi una coda sottile e delle grandi orecchie. Il look è sempre lo stesso: una simpatica salopette colorata. Figuratevi che in origine doveva essere un canguro, invece che il sorridente topolino.
Nei primi disegni Diddl appare diverso: le orecchie più piccole e sottili, ma soprattuto i piedi, anche se già grandi, erano meno tondi e il muso più allungato.

Il suo successo è dovuto a Depesche, l’editore che tra i tanti contattati dall’autore, nel 1991 fece arrivare Diddl sul mercato. Il successo è enorme. Goletz creava delle cartoline con varie frasi dolci. L’autore pensava arrivassero in aiuto a chi voleva esprimere i propri sentimenti. Infatti le cartoline che vedevano protagoniste il simpatico topo erano davvero svariate. Ma messaggi e biglietti d’auguri erano solo la punta dell’iceberg del successo di questo personaggio.
Arriva il merchandise che in anni come i Duemila è la chiave del successo. Portachiavi, vestiti, oggettistica come tazze, penne o matite. Pensate a una cosa e ve la trovo con Diddl e i suoi amici stampati sopra. (Tempo di aprire Ebay).
I personaggi creati da Goletz aumentano e arriva Diddlina, la fidanzata del simpatico topo.

Ma ancora: Pimboli, l’orsacchiotto, Ackaturbo, il corvo blu, poi Galupy, il puledro goloso di mele. E ancora, ancora. Diddl e i suoi amici dopo aver fatto il boom in Francia, nel 2004 si contano distribuiti in ben 30 Paesi, tra cui anche l’Italia. Qui da noi l’allegra combriccola doveva contendersi il primato con Hello Kitty e Pucca, che già dominavano il mercato.
Poi a un certo punto il bel personaggio sparisce, forse con lo sfumare di quell’estetica che rappresentava. Assieme a tutte le cartoline messaggio, agli sms corti per non pagare i caratteri e i portachiavi giganti. Mi fermo qui prima che affiorino le lacrime.
Ma adesso Diddl ritorna: nell’autunno 2025 è previsto il comeback che a quanto pare, sotto sotto, tutti stavamo aspettando.

Ripensandoci, dopo i coccolotti e il revival gigante di Hello Kitty, non poteva che andare così. Sarà la nostalgia dei Lunapop in previsione del nuovo tuor di Cremonini? Non si sa, ma se è vero che le moda è un cane che si morde la coda, tutto torna.
Il direttore generale di Kontiki, proprietario del brand, ci dice: “Ci rivolgiamo a due pubblici: [parlando del ritorno del topolino] in primo luogo, ai nostalgici degli anni 2000, ai giovani adulti alcuni dei quali sono diventati genitori e possono svolgere un ruolo nella trasmissione. E i bambini di oggi”.
A tornare prima di tutto saranno quaderni, matite e accessori vari, tutti personalizzati con il simpatico personaggio.


Purtroppo però voci di corridoio sembrerebbero affermare che i prodotti in arrivo saranno disponibili solo in Francia. Ma come dice sempre il direttore generale Pierre-Marin Calemard, “Diddl è molto di più di un topo: è un legame intergenerazionale”. Per questo non accetto assolutamente questo ritorno mono-paese.
Ma questo non è un sentimento solo mio, infatti quando la notizia del rilancio è approdata sui social si è dato il via alle condivisioni e il video annuncio è diventato virale. Le reazioni sono fondamentalmente di entusiasmo, con tanto di dimostrazioni di cimeli di un’infanzia passata a collezionare i vari prodotti Diddl.

In tempi difficili in cui si mormora la possibile chiusura di Cioè, il ritorno dell’amato topolino è una brezza di speranza.
In momenti di difficoltà ci piace ritornare nella nostra comfort zone e se i reboot non funzionano più, i revival a quanto pare sì. E le aziende lo sanno, ma questa volta non mi sento presa in giro dal marketing, non mi sento sfruttata (nonostante sia così da sempre, con me vincono facile), io non vedo l’ora di mettere le mani sul nuovo merchandise Diddl. E voi?