Vivienne Westwood: in sella all’economia con fatturato in crescita

da | FASHION

Nonostante il mondo del lusso stia affrontando una crisi economica non da poco e dall’apparente difficile ripresa, Vivienne Westwood registra una chiusura fiscale in positivo a doppia cifra.

Una canzone tanto famosa dice: “finche la barca va, lasciala andare”. Questa la canzone, Vivienne Westwood il significato. Mi spiego meglio…in anni difficili per la moda, quali sono stati gli ultimi, c’è chi sembra immune alla recessione economica.

Nel 2023 Vivienne Westwood ha registrato un fatturato in crescita a doppia cifra.

Vivienne Westwood

Secondo il bilancio presentato dall’azienda, il marchio ha concluso l’anno fiscale con una crescita del 31,5% rispetto ai dodici mesi precedenti. Secondo i dati ad andare bene sono sia le vendite proveniente dalle boutique monomarca con un aumento del 28,2%. Sia quelle all’ingrosso che sono cresciuto del 48,4%. Per quanto riguarda l’e-commerce, invece, i risultati non sono positivi, con un calo del 30%.

Può sembrare strano, ma in realtà stiamo assistendo a una crisi degli e-commerce di lusso. Se durante la pandemia si era vista un’accelerazione, dopo il lockdown le stesse hanno perso l’interesse di molti clienti high-spender entrando ufficialmente in crisi.

L’inflazione post-covid è diventata sempre più presente e tra le conseguenze si è rilevato anche un cambiamento nelle abitudini dei consumatori.

Questi, infatti, hanno smesso di comprare sulle piattaforme online di lusso. Si parla di “brownsing not buying”, guardare, ma non comprare. Si scorrono i prodotti sullo schermo, ma non si conclude mai il pagamento. I risultati di Vivienne Westwood confermano che dopo la fase maniacale di acquisti online durante la pandemia, i clienti generosi vogliono lasciare l’online e tornare a vivere l’esperienza fisica del negozio.

Un altro elemento che potrebbe concorrere in questa crescita continua del marchio è la dichiarazione del direttore creativo Andreas Kronthaler riguardo le proposte menswear.

Dopo nove anni la linea maschile sfilerà di nuovo durante la Fashion Week Uomo di Milano a giugno.

Il marchio è stato uno dei primi a vergere verso il formato co-ed, sfilate uniche per uomo e donna, ma Andreas ha parlato di come sia entusiasta all’idea di separare le passerelle. A Piambanconews la stagione scorsa ha detto: “Siamo per metà italiani, senza l’Italia non saremmo qui”.

Vivienne Westwood

Assieme ai dati sulla situazione finanziaria, la maison ha mostrato anche quelli legati ai progressi fatti in ambiti di sostenibilità ambientale. I dirigenti dicono “il marchio continua a rimanere attraente per la sua ampia base di clienti e le vendite continuano a essere costanti”. L’obbiettivo rimane quello di migliorare i negozi esistenti e chiarire il posizionamento del marchio, focalizzando l’offerta razionalizzando le diverse linee.

Il gruppo Vivienne Westwood ha ancora interessi di stabilire una presenza più forte in mercati nuovi come la Cina e gli Stati Uniti.

Oltre ad aumentare la quota di mercato in Europa e in Asia. “La politica di attento monitoraggio delle spese continuerà e dovrebbe massimizzare la redditività in futuro”.

L’azienda, aldilà di questi ottimi risultati, parla di come i margini siano ancora sotto pressione per via della natura delle condizioni generali del retail, dei recenti fattori geopolitici e dell’aumento dell’inflazione. Per questo motivo il marchio continua a rivedere i prezzi su base continuativa così da cercare di alleviare la pressione, un tentativo di cui siamo molto grati noi fashion victim.

Il rapporto dell’azienda, in conclusione, afferma che sarà fondamentale per l’azienda migliorare la qualità dei prodotti e lavorare per ridurre al minimo l’impatto ambientale dell’azienda. A riguardo ci raccontano anche di come l’83% di tutto il cotone usato nelle due stagioni del 2023 fosse biologico

Il tutto rimanendo in linea con il motto della scomparsa designer: “Compra meno, scegli bene, fallo durare”.

Se nelle stagioni scorse Andreas ha scelto di sfilare solo con il womenswear a Parigi, il desiderio di tornare in Italia dimostra un impegno continuo da parte del marchio nel migliorarsi sempre più e che conferma l’andamento positivo della casa di moda. Si parla anche di come il mercato della Cina risulti uno dei più proficui, a differenza degli altri brand. Nel paese il brand sta catturando l’attenzione di consumatori dai 18 ai 25 anni, innamoratissimi dei prodotti.

Insomma, c’è chi sembra non risentire dell’andamento negativo dell’economia del lusso. Contenti di questa crescita economica, anche in favore del rispetto ambientale, non vediamo l’ora di ritornare a guardare le sfilate di Vivienne Westwood nella capitale meneghina della moda. Welcome back Vivienne Westwood!