Viaggiare ha un impatto enorme sul nostro benessere fisico e mentale. Scopriamo perché
Solo io quando prenoto un viaggio mi sento più leggera e serena?
Avere sempre un viaggio prenotato ci rende più felici. E lo dimostra anche la scienza
Quando pianifichiamo un viaggio, anche se mancano tre, quattro o cinque mesi proviamo ugualmente sollievo, perché viviamo con la consapevolezza che quel giorno prima o poi arriverà, è una sorta di piacere dell’attesa. E sapete qual è il motivo dell’essere così eccitati all’idea di partire? È merito della dopamina, un neurotrasmettitore (Una sostanza) anche conosciuto come “ormone dell’euforia”, legato alla sfera del piacere e alla gratificazione. Quando abbiamo un viaggio imminente, aumentano i livelli di dopamina nel cervello e proviamo una sensazione di piacere. Ecco perché anche solo l’idea di fare una vacanza ci rende effettivamente felici.
Quando eravamo in pandemia, in lockdown segregati in casa, oltre alla socialità, è mancato il viaggio. Chi era abituato a viaggiare con frequenza si è sentito perso.
Per molte persone viaggiare è una dipendenza, una volta iniziato non si riesce più a smettere. Ma è giusto così.
Scoprire il mondo e viaggiare dentro noi stessi
I viaggi plasmano noi stessi e la visione che abbiamo del mondo. Vivere ed esplorare luoghi sconosciuti, conoscere ed entrare in contatto con le diverse culture, tradizioni e persone permette alla nostra personalità di emergere e di formarsi.
Come sostiene, Enrico Zanalda, presidente della Società italiana di psichiatria: «I benefici maggiori si ottengono quando si viaggia in un altrove molto differente dal nostro contesto abituale, tuttavia anche “cambiare aria” in maniera meno drastica è sempre utile. Viaggiare, uscire da casa propria significa sempre mettersi un po’ in discussione e alla prova, lasciare la routine e le relazioni usuali per confrontarsi con altre abitudini, altre persone: questo oltre ad arricchirci come esseri umani ci aiuta a fare una sorta di reset della nostra vita, a vederla sotto un’altra luce e anche a capire come altrove vengano affrontate questioni che potremmo aver vissuto anche noi, fornendoci spunti per cambiare. Viaggiare, quindi, aumenta la capacità di risolvere problemi attraverso nuove soluzioni e ci rende più resilienti».
Fare viaggi fin da bambini consente di crescere in modo più consapevole, insegna a sapersi orientare e organizzare. Anche le gite scolastiche sono preliminari per far comprendere ai bambini cosa significa uscire dalla propria zona di comfort e acquisire nuovi strumenti per affrontare la vita.
Sapersi adattare a luoghi diversi, cibi diversi fa parte dell’esperienza, è una fase del processo.
Muoversi e spostarsi per il mondo apre la mente alle diversità. Ma, bisogna anche essere già predisposti a viaggiare con la mente aperta
Adattarsi, cercare di comprendere il perché in altri paesi ci siano usanze differenti dalle nostre, che derivano da anni e anni di storia: è così che si diventa meno giudicanti e più aperti verso ciò che è nuovo e ciò all’inizio ci sembra “strano”.
Quando torniamo da una vacanza siamo in qualche modo più ricchi (Non di portafoglio…), ma di cultura ed esperienze. Viaggiando diventiamo cittadini del mondo: conosciamo e ampliamo la nostra cultura; rimanere rinchiusi nel piccolo paesino senza mai uscire dai confini, porta ad avere una mentalità chiusa e retrograda.
Le vacanze fanno davvero bene alla salute. E non è la solita scusa che diciamo a noi stessi per prenderci un attimo dai pausa dalla solita routine, è provato!
Ci sono alcuni studi che dimostrano effettivamente i benefici dei viaggi sulla nostra salute. Uno di questi risale al 2016 ed è stato pubblicata sul portale The Conversation, curato da alcuni ricercatori dell’Università di Vigo, in Spagna, del Karolinska Institutet, in Svezia.
Hanno partecipato 46 lavoratori olandesi. Dopo essergli stati consegnati alcuni oggetti (ad esempio un martello) gli è stato chiesto il maggior numero di utilizzi degli stessi nel minor tempo possibile (strumento di costruzione, arma, fermacarte).
Dopo alcune settimane di ferie, gli operai hanno dimostrato una maggiore flessibilità cognitiva, ossia sono riusciti a pensare a un numero di utilizzi degli oggetti maggiore rispetto ai risultati ottenuti prima delle vacanze.
Il viaggio è un allenamento alla vita
Tra gli altri benefici di questo hobby c’è lo sviluppo delle capacità cognitive. Dover organizzare, prenotare o scrivere l’itinerario allena la nostra mente all’organizzazione non solo quando siamo in viaggio, ma nella vita di tutti i giorni. Viaggiare stimola la mente e il corpo, mantiene il cervello attivo e giovane, rende più creativi e riduce il il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari.
Lo psicologo sociale della Columbia University di New York, Adam Galinsky, ha svolto molte ricerche in merito al legame tra viaggi attività cognitiva scoprendo così che vagare in giro per il mondo aiuta il cervello a funzionare meglio e rende più creativi.
«Le esperienze fatte lontano dalla propria quotidianità aumentano la flessibilità cognitiva, la profondità e l’integrazione del pensiero: ci rendono cioè più capaci di vedere e trovare connessioni fra elementi molto diversi e quindi favoriscono il pensiero “laterale”, quello che esce dal consueto ed è perciò più creativo», continua «La chiave sta proprio nell’immergersi in ciò che non si conosce, nell’adattarsi e confrontarsi con il diverso», spiega Galinsky. «Perfino vivere all’estero per un lungo periodo può avere un impatto pari a zero sulla creatività se non ci si fa coinvolgere dalla cultura locale, se non ci si apre alla diversità».
Ridurre lo stress
Anche chi non può permettersi, per lavoro o per finanze, di evadere per lunga settimana in un luogo esotico, basteranno anche pochi giorni, non per forza lontanissimi da casa, per svagarsi e staccare la spina. Viaggiare significa anche prendersi una pausa da tutta la nostra routine lavorativa e non; quando siamo in vacanza ci sentiamo come in una bolla a sé stante, che ci allontana da tutto ciò a cui siamo abituati. Non a caso, quando viviamo una situazione spiacevole desideriamo soltanto di scappare, di evadere dai posti che conosciamo a memoria.
I viaggi riempiono la nostra vita. Di ognuno di essi ricordiamo emozioni e sentimenti, ma anche aneddoti divertenti e meravigliose scoperte. Una vita senza viaggiare è una vita sprecata.
“Ci sono viaggi che si fanno con un unico bagaglio, il cuore.” – Audrey Hebpurn
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