La leggenda mondiale del cinema d’azione, decide di non lasciare alcuna eredità al figlio 42enne. Jackie Chan destinerà i 400 milioni di dollari di patrimonio alla beneficenza.
“Se è capace farà fortuna da solo. Se non lo è, almeno non sprecherà i miei soldi.”
Il rapporto padre-figlio
Jaycee, nato nel 1982 dal matrimonio di Jackie con l’attrice taiwanese Joan Lin, ha vissuto una carriera irregolare sia come attore che come musicista, senza mai raggiungere risultati significativi. I rapporti padre-figlio non sono stati dei più semplici. 2014, Jaycee è stato arrestato a Pechino per possesso di droga e per aver ospitato consumatori di sostanze stupefacenti. Durante i sei mesi trascorsi in carcere, sua madre è stata l’unica a fargli visita, mentre Jackie ha scelto di non partecipare nemmeno all’udienza in tribunale.
L’eredità sociale
Al di là delle vicende familiari, Jackie Chan è conosciuto per il suo impegno costante nel migliorare le condizioni di vita dei più bisognosi. Nel 1988 ha dato vita alla Jackie Chan Charitable Foundation, i grado di offrire borse di studio, assistenza medica e supporto alle vittime di disastri naturali. Più tardi, nel 2005, ha fondato la Dragon’s Heart Foundation, con l’obiettivo di costruire scuole e migliorare le infrastrutture nelle aree rurali della Cina.
La scelta di destinare l’intero patrimonio a cause benefiche sottolinea l’importanza che Chan attribuisce all’autonomia e al merito personale. La visione è chiara: il valore di una persona non si misura dall’eredità ricevuta, ma dalla capacità di costruire qualcosa di significativo con le proprie forze.
Nonostante l’esclusione dall’eredità, Jaycee sembra impegnato a trovare la sua strada. Sebbene il suo percorso sia stato segnato da difficoltà, la decisione del padre rappresenta un incentivo a cercare il successo lontano dalla sua ombra.
L’iconico attore, dichiara di aver conosciuto la povertà durante l’infanzia, e di quanto sia fondamentale “restituire alla società”. Il suo patrimonio non sarà un lascito familiare, ma un contributo al miglioramento delle condizioni di vita di chi ne ha davvero bisogno.