Maison Fendi: una storia lunga un centenario

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Cento anni di eleganza e innovazione

Il 2025 segnerà un traguardo straordinario: i 100 anni di Fendi, una delle maison più emblematiche e affascinanti del panorama internazionale della moda. Fondata nel 1925 da Adele e Edoardo Fendi a Roma.

La casa di moda ha vissuto un percorso che si intreccia profondamente con l’evoluzione del lusso, dell’arte sartoriale e dell’innovazione. All’interno del mondo della moda, è diventato un simbolo di eccellenza, creatività e raffinatezza.

Le origini romane: dal negozio di pellicceria alla grande maison

La storia di Fendi inizia nel cuore pulsante di Roma, nel quartiere di Via del Plebiscito, dove Adele e Edoardo aprono un piccolo negozio di pellicceria.

In un’epoca in cui il Made in Italy era ancora lontano dall’essere sinonimo di stile globale, la maison si distingue per la qualità dei suoi materiali e la raffinatezza delle sue lavorazioni. Il vero punto di svolta arriva negli anni ’40. Quando le cinque figlie di Adele e Edoardo – Paola, Anna, Franca, Carla e Alda – si uniscono alla gestione del negozio, infondendo nuove energie e un tocco di modernità.

Fu però negli anni ’60 che Fendi raggiunse la fama internazionale. La maison, in quel periodo, si affermò per la sua capacità di unire la tradizione artigianale romana con l’innovazione stilistica. Il decennio fu segnato dall’incontro con Karl Lagerfeld, che nel 1965, con il suo estro, reinventò il concetto di pellicceria, un elemento distintivo del brand. Lagerfeld, introdusse nella maison Fendi una ventata di modernità e creatività che avrebbe portato a uno dei più grandi successi della moda contemporanea.

La rivoluzione della pellicceria e l’iconico “FF”

Il legame con la pellicceria, però, è stato sempre un pilastro fondamentale per Fendi. Lagerfeld, con il suo genio creativo, ha rivoluzionato questo elemento, trasformando il pellicciotto da accessorio in una vera e propria opera d’arte. Negli anni ‘80, le collezioni di pellicce Fendi sono diventate sinonimo di esclusività, eleganza e innovazione. Lagerfeld ha introdotto nuovi tagli e lavorazioni, reinterpretando il concetto di pelliccia con l’uso di materiali inediti e sorprendenti, ma sempre mantenendo un’attenzione scrupolosa alla qualità artigianale.

Nel 1980, Lagerfeld coniò uno dei marchi distintivi più iconici della maison: il logo “FF”. Le due lettere “F”, che inizialmente significavano “Fun Fur”, sono diventate un simbolo universale di lusso e raffinatezza. La sua capacità di trasformare un elemento di design apparentemente semplice in un’icona globale ha consolidato la posizione di Fendi come una delle case di moda più influenti al mondo.

La nuova era Fendi

Con l’ingresso dei gruppi di lusso nella gestione della maison, prima LVMH e poi il gruppo LVMH-Kering, Fendi ha continuato a mantenere la sua tradizione di qualità senza mai smettere di innovare. Oggi, sotto la direzione artistica di Silvia Venturini Fendi( debutterà a febbraio 2025), la maison ha saputo coniugare la sua eredità storica con una visione futuristica. Ha creato collezioni sempre fresche e moderne, ma pur sempre intrise di quella romanità che l’ha resa unica.

Un esempio della sua capacità di evolversi è l’introduzione, negli anni 2000, della “Peekaboo”. Una borsa che ha conquistato il cuore delle fashioniste di tutto il mondo.

Ma non sono solo le borse a conferire a Fendi il suo status leggendario. Le collezioni di prêt-à-porter, le calzature e gli accessori continuano a essere un punto di riferimento. Grazie alla capacità di Fendi di guardare al futuro senza mai dimenticare il proprio passato. Le collezioni di Fendi sono un gioco continuo di contrasti.

L’era di Kim Jones

Kim Jones è stato nominato direttore creativo di Fendi nel 2020, portando con sé una visione innovativa e un’inconfondibile fusione di streetwear e alta moda, che ha saputo arricchire la maison con una dimensione più giovane e dinamica. Durante il suo mandato, ha rafforzato l’identità del brand con collezioni che mescolavano il savoir-faire artigianale tipico di Fendi con influenze moderne e urban, rinnovando anche il concetto di eleganza femminile.

Tra le sue creazioni più apprezzate ci sono stati gli intrecci di pelle, le pellicce e le borse iconiche, ma anche un’attenzione particolare alle collaborazioni e alle sinergie con altri creativi, come quella con Marc Jacobs.

Ora che Kim Jones ha lasciato Fendi, si apre un capitolo incerto per il brand. La sua partenza potrebbe segnare il ritorno a una visione più tradizionale. Tuttavia è anche possibile che Fendi scelga di continuare sulla strada della modernizzazione e dell’innovazione.

Il classico e il contemporaneo si fondono perfettamente, come si può osservare nelle collaborazioni più recenti con artisti contemporanei e nei progetti legati al digitale e alla sostenibilità.

I pezzi iconici di Fendi

La storia di Fendi è costellata da creazioni che hanno segnato il corso della moda, diventando vere e proprie icone. La Borsa Baguette, lanciata nel 1997, è forse il pezzo più leggendario e rappresentativo di questa maison. Creata da Silvia Venturini Fendi, è stata la prima “it bag” della storia. Un oggetto che ha trasceso le mode del momento diventando un’icona di stile. La borsa, piccola, pratica e elegante, ha conquistato generazioni di donne, affermandosi come il simbolo di una nuova idea di lusso: un lusso più personale, più dinamico e, soprattutto, più accessibile.

Un altro pezzo che ha lasciato il segno nella storia della moda è la Fendi Furs. La linea di pellicce che, sotto la guida di Lagerfeld, ha cambiato per sempre la percezione del “pellicciotto”. Fendi ha dimostrato al mondo che la pelliccia può essere contemporanea, chic e, soprattutto, rispettosa dell’ambiente. Ha anticipato le richieste di sostenibilità che oggi sono al centro delle riflessioni del mondo della moda.

MILANO, 24/02/2011 MODA DONNA AUTUNNO/INVERNO 2011/2012. NELLA FOTO KARL LAGERFELD ALLA SFILATA DI FENDI FOTO SICKI/INFOPHOTO

Lusso sostenibile e innovazione digitale

Mentre si avvicina il centenario della maison, Fendi è già proiettata verso il futuro. La sostenibilità è diventata una priorità, con la maison che punta a ridurre il suo impatto ambientale senza compromettere la qualità e la bellezza dei suoi prodotti. Fendi è impegnata a preservare la tradizione artigianale, ma allo stesso tempo a cercare nuove soluzioni che siano in linea con le esigenze contemporanee.

Inoltre, l’innovazione digitale gioca un ruolo sempre più importante nelle strategie di Fendi. La maison ha iniziato a esplorare nuovi mondi, come il metaverso, con esperimenti che combinano il mondo fisico e digitale, per continuare a raccontare la sua storia di lusso in un contesto globale sempre più interconnesso.

Un secolo di eleganza senza tempo

Fendi, con il suo stile inconfondibile, ha saputo attraversare i decenni mantenendo intatta la sua identità di brand simbolo del lusso e dell’eleganza. I 100 anni di Fendi sono un omaggio alla creatività, alla tradizione e all’innovazione.

Guardando al futuro, la maison non perde mai di vista il suo passato, ma continua a rinnovarsi, confermando la sua posizione di leader nel panorama della moda internazionale. In questi cento anni, Fendi ha scritto la sua storia, una storia che non è solo quella di una maison, ma quella di una parte fondamentale della cultura della moda globale.

L’arrivo di un nuovo direttore creativo potrebbe portare a una nuova interpretazione del lusso. Continuando, certamente, a valorizzare la heritage del brand ma al contempo cercando di attrarre una clientela sempre più globale e giovane.

È probabile che il futuro di Fendi dipenda dalla capacità di bilanciare il suo legame con la tradizione e la necessità di rimanere rilevante in un mercato in continuo cambiamento.

E, in fondo, il segreto del suo successo è proprio questo: riuscire a combinare tradizione e innovazione, sempre con lo stesso inconfondibile tocco di classe.

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