Vita da Fuorisede: Il senso del ritorno al Sud per Natale 

da | LIFESTYLE

Gen Z in viaggio verso casa per le festività natalizie.

Lui: Tu quando scendi per Natale?

Lei: Booh!

Lui: Ma come, non hai ancora comprato il biglietto d’andata?

I soliti discorsi d’inizio Dicembre tra studenti fuorisede. Se vivi al nord per seguire il tuo percorso di studi, ma sei del Sud Italia e vuoi tornare giù per le vacanze, capirai di cosa sto parlando.

Tornare a casa è diventato un rito che impone una procedura precisa: è inizio Novembre, il periodo ideale per acquistare il biglietto strategico, senza cambi, rapido e super conveniente.

Da classici procrastinatori, sempre super impegnati tra studio, trasporti e l’uscita del mercoledì universitario, finiamo per dimenticare di comprare il biglietto e ricordarci solo una settimana prima di Natale. E lì iniziano a crescere i numeri.

La frustrazione per aver speso una fortuna si somma allo stress della miriade di cose da fare, facendo sì che il termine “vacanze” perda completamente di significato.

Ma non tutto è perduto. 

Quando sei lontano da casa, vivi le conseguenze di una vita frenetica, le priorità si trasformano e le responsabilità aumentano, ognuno pensa a se stesso e al percorso che ha in mente. Poi arriva il periodo delle vacanze e torni giù, a casa, dalla tua famiglia, dagli amici di una vita. Nonostante tutto, entri in pausa, torni l’inesperto adolescente di qualche anno prima, torni a guardare in faccia sempre la stessa gente, sempre le stesse strade e gli stessi 4 locali in croce, quelli in cui hai costruito i ricordi migliori.

È in quel momento ti rendi conto di quanto il Sud Italia, con tutte le sue contraddizioni, ti manchi. Quella sensazione di appartenenza che solo casa può darti. Le tradizioni, le persone, il cibo, tutto contribuisce a risvegliare una parte di te che a volte, per la lontananza, dimentichi di avere.

Il concetto di “casa” per la GenZ

Il concetto di “casa” nella vita dei fuorisede è cambiato profondamente negli ultimi anni, diventando sempre più fluido e meno legato a un luogo fisico.

Vivere tra più città, università, esperienze di lavoro o opportunità di studio all’estero, la GenZ ripensa alla propria idea di appartenenza. Per molti non è più necessario vivere nello stesso posto in cui si è cresciuti per sentirsi a casa. È diventato un insieme di luoghi, persone ed esperienze che si intrecciano nel corso del tempo. La “casa” diventa quindi una costruzione dinamica, fatta di legami affettivi, connessioni virtuali e fisiche.

vita da fuorisede famiglia

In questo contesto, i confini geografici diventano meno rilevanti, rispecchiando il desiderio delle ultime generazioni di esplorare e crescere lontano dalla propria città d’origine, per raggiungere la tanto ambita indipendenza.

Eppure, in un mondo sempre più globalizzato e interconnesso, il ritorno assume un valore speciale. È l’occasione per riscoprire l’autenticità delle tradizioni, rituali locali e dei luoghi d’infanzia che, pur nella loro semplicità, conservano un senso di appartenenza profondo.

Tornare a “casa” diventa il compromesso tra il crescere e il restare fedeli a se stessi, tra il desiderio di esplorare il mondo e l’importanza di mantenere legami che nessun altro luogo può offrire. È un modo per riconnettersi con ciò che siamo stati, un legame che, in qualche modo, continuerà a far parte di noi, ovunque andiamo.

Fuggire per Crescere

Tornare per le feste diventa il momento in cui fai il bilancio del tuo percorso, avverti il contrasto tra la vita che conduci lontano da casa e quella che lasci ogni volta che riparti. Inizi ad accorgerti di come le priorità siano cambiate e di come l’esperienza universitaria influenzi il modo di vedere la tua città e la famiglia. 

La partenza, motivata da opportunità di studio o lavoro, diventa (è inutile nasconderlo) un’opportunità di fuga dalla propria terra. Non è raro il sentimento di estraneità rispetto a una comunità che, per quanto possa sembrare immobile o stagnante, resta un punto di riferimento fondamentale. Tornare al Sud è quindi un atto di riconciliazione, si cerca di trovare un equilibrio tra le proprie ambizioni e il legame con un territorio che, purtroppo, non sempre offre le stesse opportunità. 

La mente è proiettata verso nuovi orizzonti, ma il cuore è ancora legato alle radici, alla famiglia, e a una terra che, nonostante tutto, continua a far parte di noi.

E a te, come va la vita da fuorisede?

Foto: Unsplash, Pexels.


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