Ikea entra nel mercato del riciclo con Preowned, una piattaforma che permette ai clienti di vendere e acquistare mobili e arredamento di seconda mano.
Pre-owned, o usato, non è un termine che ci suona nuovo. È da tanti anni ormai che già nel settore moda, abiti e accessori di seconda-mano sono addirittura diventati più cool rispetto ad un capo griffato. Soprattutto nelle grandi città, dove ogni stile è ammesso, soprattutto quello personale, acquistare nei mercatini dell’usato oppure in negozi second-hand, che stanno spuntando come funghi, è considerato più ammirevole dalle giovani generazioni.
Se le generazioni precedenti, quasi si schifavano ad utilizzare i vestiti dei fratelli, perché “usati”, adesso acquistiamo senza neanche chiederci a chi potrebbe essere appartenuto quel capo o quell’accessorio; ci piace, ci fa sentire più responsabili verso l’ambiente, e questo basta a farcelo comprare. Spesso anche il prezzo è minore. Il pre-owned è sempre vantaggioso.
Perciò se l’ostacolo del disprezzo di usare capi d’abbigliamento prima appartenenti a qualcun’altro è superato, acquistare mobili pre-owned, dovrebbe essere ancora più semplice.
Ecco che Ikea propone una nuova piattaforma per dare una seconda vita a mobili e pezzi d’arredo, Ikea Preowned.
La piattaforma del riciclo Ikea Preowned
Ormai quasi tutti i gruppi più importanti al mondo, occupati in qualsiasi settore, si impegnano per rendersi sostenibili. Che sia per restituire ai clienti una buona immagine di sé, o sia per fare davvero qualcosa di positivo per l’ambiente non si sa, ma l’impegno c’è più o meno da parte di tutti.
Mancava Ikea. Aveva già una piccola sezione per l’usato, ma questo nuovo progetto è molto più grande ambizioso.
Il colosso svedese dell’arredamento ha avviato questo servizio, per ora in fase di sperimentazione a Madrid e ad Oslo, in cui i clienti possono mettere online i mobili che non utilizzano più e venderli direttamente ad altri consumatori.
Come funziona?
Il venditore carica la propria offerta, con allegati foto e descrizione del prodotto e definisce un prezzo. In seguito, il potenziale acquirente contatta e ritira i mobili con un accordo su costi e ritiro. Il pagamento può avvenire in denaro o con un buono Ikea che dà diritto al venditore a uno sconto del 15% sugli acquisti futuri.
“Se molte persone utilizzano l’offerta per ottenere uno sconto con Ikea, è un buon modo per riconnettersi con i clienti”, ha spiegato Jesper Brodin, amministratore delegato di Ingka, il principale operatore dei negozi Ikea, e in quel caso Ikea arriverebbe ad avere “una quota di mercato superiore a quella delle vendite di mobili nuovi”.
La piattaforma online non è ancora disponibile in Italia, ma lo sarà presto (sembra nel 2025); l’intento è di renderla disponibile presto ovunque nel mondo.
È un’evoluzione del servizio di buy back Riporta e Rivendi, che Ikea aveva già proposto, dove i clienti possono riacquistare e rivendere i mobili usati per evitare che finiscano buttati in discarica.
Solo pro, niente contro
I vantaggi sono molti, sia per gli acquirenti che per l’azienda stessa: la promozione di un’economia circolare e di una cultura del riutilizzo che generano ecosostenibilità; l’abbattimento del costo medio della gestione dei rifiuti; la riduzione dei costi e del risparmio per tutti, con la parallela crescita dei consumi; la possibilità di intercettare nuovi segmenti di mercato.
Come dimostra uno studio condotto da Kantar su commissione di Swappie, un noto brand di iPhone ricondizionati, il 36% della popolazione italiana acquista regolarmente o si dichiara disposto a comprare prodotti usati.
Quale migliore occasione di acquistare un armadio in buone condizioni ad un prezzo accessibile? La risposta è sempre Ikea Preowned.
Immagine: Ikea