Mirabilia Festival: uno spazio di espressione individuale

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È terminato da pochi giorni uno dei festival europei di artisti di strada tra i più importanti. Naturalmente, il successo era assicurato! Famiglie di artisti, performer, danzatori e circensi provenienti da tutta Europa hanno dato vita, insieme soprattutto ai volontari, al messaggio che Mirabilia Festival si impegna a trasferire anno dopo anno: una grande famiglia, che lavora per passione

Mirabilia Festival: un occasione per sfuggire alle brutalità del mondo 

“Gimme shelter” (Dammi riparo/rifugio) è stato il titolo del diciottesimo appuntamento del Mirabilia International Circus & Performing Arts Festival, che si è tenuto dal 28 agosto al 1 settembre 2024 a Cuneo. 

“Gimme shelter” fa riferimento a uno dei brani dell’ottavo album firmato Rolling Stones, pubblicato nel 1969; è considerata una delle tracce più rappresentative del gruppo rock britannico. A questa canzone sono stati attribuiti vari onori anche in ambito cinematografico. Da titoli di film, al suo utilizzo in alcuni capolavori di Martin Scorsese; è stata anche colonna sonora di Flight, con Denzel Washington. 

Il singolo tratta la tematica della violenza, della disperazione e della guerra, alludendo, in particolare, al conflitto che sconvolgeva l’Europa in quel periodo, in Vietnam. Nonostante sia stata scritta circa cinquant’anni fa, si rivela sempre molto attuale. Anche oggi, non direttamente sulla nostra pelle, ma viviamo un periodo di instabilità politica e culturale. Mirabilia si propone di essere un rifugio a tutte queste brutalità, permettendo la ricerca del benessere, della condivisione e della bellezza. 

Un’esigenza artistica, un modo per valorizzare un universo che ancora non è stato compreso

Il Festival, andato in scena per la prima volta nel 2006 a Fossano, un paesino in provincia di Cuneo, è nato da un’esigenza artistica di Fabrizio Gavosto e la moglie Samanta Merlo.

I due, prima di allora artisti e performer trampolieri, hanno sentito la necessità di creare uno spazio libero e per tutti, che desse la possibilità a persone come loro di poter esprimere la propria arte senza dover temere di essere cacciati per il solo motivo di essersi esibiti nelle principali piazze italiane.

Essere un artista di strada era complicato”, ci racconta Martin Mirabella, un ragazzo dello staff, proveniente da una famiglia di performer, La Famiglia Mirabella, “soprattutto all’inizio degli anni Duemila, dove, in Italia, gli unici considerati degni di nota erano i noti circhi delle grandi famiglie, come Togni e Orfei. Non era semplice riuscire a ritagliarsi uno spazio all’interno della miriade di arti che stavano nascendo, ed essere riconosciuti come un’arte vera e propria, che necessita di essere tutelata e protetta e di avere spazi dove potersi esprimere”. 

“Il teatro di strada, il circo non tradizionale, facevano, ma fanno ancora, fatica ad evolversi e a diventare una realtà concreta. L’artista di strada, tutt’ora, non sempre è riconosciuto come un mestiere vero e proprio; non è visto come un’espressione artistica di sé stessi. Mentre, in realtà, dietro ad uno spettacolo c’è una grande preparazione e un lungo lavoro”, continua Martin, che dal 2020 dopo aver partecipato al Mirabilia come artista ospite, si è offerto volontario, fino a diventare uno degli assistenti della direzione creativa. 

Martin ci parla inoltre di una regola non scritta che differenzia un vero artista di strada: il cappello delle offerte

Che si tratti di un musicista, di un danzatore o di un artista, il cappello delle offerte funge da scambio tra l’interprete e il suo pubblico. Il primo dona valore tramite una performance, e il secondo, in segno di ringraziamento per la condivisione che gli è stata fatta, lascia un’offerta a sua discrezione. 

“Il vero artista di strada è colui che, solo dopo aver dimostrato e condiviso con piacere la sua arte, espone il cappello, perché il suo obiettivo non è quello di guadagnare, ma di regalare un’emozione allo spettatore”.  

Mirabilia Festival si è trasferito nel 2020 nella città di Cuneo. Nonostante l’emergenza sanitaria, è uno dei pochi festival che è riuscito comunque ad essere messo in scena.

Mirabilia unisce danza, circo e teatro tutte discipline che regalano emozioni

“Mirabilia è una dimensione onirica, giovane e giocosa eppure non avulsa dalla realtà; un riparo, un’isola amica, un punto d’osservazione, uno sguardo sempre nuovo, leggero e insieme intenso. La programmazione 2024 degli spettacoli, su tutto il territorio che accoglierà la diciottesima edizione del Festival multidisciplinare, parte dalla situazione attuale e si espande al concetto di benessere e inclusione.

Attraverso il linguaggio del circo, della danza, del teatro, del clown si incontrano i temi della coerenza, della libertà di scelta, dell’accoglienza, del valore e della bellezza della diversità. Ancora una volta Mirabilia sarà una grande festa collettiva, che richiama e parallelamente va a cercare il pubblico, guidando verso le arti performative persone, quartieri, enti, pensieri collettivi…Fabrizio Gavosto.

Le compagnie sono accuratamente selezionate circa un anno prima dell’evento, dalla direzione principale e da una direzione artistica partecipata, formata da giovani volontari. Alcune compagnie sono invitate, mentre altre possono candidarsi partecipando a degli Open Call, inviando video online. 

La programmazione comincia ad essere stilata circa otto/nove mesi prima dell’evento. 

Mirabilia è anche una vetrina: programmatori da tutto il mondo arrivano a Mirabilia per scovare nuove produzioni da portare nei loro festival.

Quest’anno le repliche sono state 220; 53 le locations Eventi, Incontri, Laboratori e Masterclass; oltre 40 Compagnie da Italia, Francia, Spagna, Svizzera, Belgio, Bosnia, Giappone, Cile.

2 Prime assolute – 8 Prime nazionali – 14 Prime Regionali

Abbiamo anche uno spoiler sul prossimo anno… il focus sarà sugli artisti cileni, con cui, già quest’anno c’è stata una collaborazione. 

Mirabilia festival vi aspetta il prossimo anno!

Cosi Fabrizio Gavosto illustra l’essenza di questa edizione del Festival, Mirabilia 2024

 “Gimme Shelter”! Mirabilia è un Festival… ma cos’è un Festival? Il Festival per noi non è un rassegna compatta, bensì un contesto in cui una complessa alchimia di grandi e piccoli eventi, appuntamenti e attività, accadono contemporaneamente, creando un grande affresco all’interno del quale ogni spettatore-partecipante-esploratore può e deve “costruirsi” il proprio Festival, guidato dai suoi interessi, dalla curiosità o dal caso. Solo in questo modo un Festival è tale e diviene così un presidio di libertà e un rifugio di possibilità, un luogo in cui scegliere, in cui vivere esperienze, in cui abbandonarsi, festanti, alla bellezza”.

Il Festival Mirabilia è un progetto ideato e organizzato da IdeAgorà, diretto da Fabrizio Gavosto.