In un momento storico in cui tutti corriamo e abbiamo da fare, riemerge la filosofia della Slow Life, concetto che nasce negli anni ‘80 a cui tutti dovremmo fare affidamento, almeno un po’. Scopriamolo assieme.
C’è un altro trend in città e per quanto sia l’ennesimo che appare nella scena questo vale veramente la pena. Si tratta dello Slow Living. Per una volta, seguire questo trend farebbe bene un po’ a tutti.
Legato al concetto di Slow Life, lo Slow Living significa vivere prendendosi il tempo necessario per fare le cose e per farle bene. Significa trovare il giusto equilibrio tra vita lavorativa e vita personale.
Assurdo vero? Effettivamente per quanto elementare il concetto sia se ci pensiamo siamo tutti delle grandi formiche sempre a lavoro. Stiamo a lavoro più tardi, facciamo più cose, lavoriamo più degli altri e molto spesso queste cose non vengono apprezzate abbastanza o addirittura per nulla. Quindi cosa fare? Se seguissimo la filosofia della vita lenta dovremmo trovare un equilibrio ed essere metà formiche e metà cicale (ricordate la storiella, vero?).
Eh sì perché è importante trovare il proprio equilibrio per non dare più di quello che possiamo e vogliamo e per fare le cose fatte bene. Riuscire a integrare i nostri impegni lavorativi con ciò che davvero ci sta a cuore è l’emblema di questa filosofia di vita.
La slow life ci obbliga a goderci dei bei momenti con le persone che amiamo facendo solo ciò che amiamo davvero.
Secondo questo concetto, trovare spazio e tempo per ciò che davvero conta ci condurrà a una vita dagli ottimi propositi. Vivere più lentamente significa diventare più riflessivi, gestire lo stress e godersi il momento.
Tagliare alcune “cattive” abitudini è il primo passo per avvicinarsi a questo stile di vita. Un esempio può essere il vizio che un po’ tutti abbiamo di scrollare all’infinito il telefono e i nostri social. Allontanarci da questi passatempi inutili ci dà più tempo per trovarne altri che ci daranno più soddisfazione.
Ovviamente da cosa nasce cosa e ridurre lo stress e ciò che di negativo c’è nella nostra vita ci darà modo di passare un maggior tempo di qualità con le persone che amiamo. E se ancora non vi ho convinti, tutto questo fa bene anche all’ambiente. Come? Semplice.
Vivere più lentamente con una maggiore mindfulness va di pari passo con il vivere in modo eco sostenibile, perché apprezzare il momento e ciò che facciamo farà sì che le scelte che prenderemo saranno più ecosostenibili.
Avremo il tempo di valutare quanto il nostro vecchio modo di vivere ci abbia spinto in una spirale di consumo eccessivo senza troppo guardare allo spreco e a ciò che consumiamo. Lo slow living invece ci dà modo di scegliere con coscienza riflettendo su ciò che è meglio per noi e l’ambiente.
Un altro falso mito che lo slow living si mette in condizione di sfatare è quello secondo cui se si è più impegnati e occupati si è più importanti. Secondo questa filosofia non è affatto vero.
La vita lenta predilige la qualità alla quantità.
Essere presente con i nostri cari, passare del tempo di qualità è quello che davvero conta. Soprattutto fare quello che ci piace e ci fa stare bene. Mica male come trend eh? Ma qual è la sua storia?
Lo slow living fa parte di un più grande slow movement cominciato nel 1980 in Italia.
Quando un McDndald’s aprì nel centro di Roma, Carlo Petrini e un gruppo di attivisti formarono “Slow Food”. Questo era un movimento che difendeva le tradizioni culinarie della regione. Tutt’ora il movimento esiste ed è attivo e ha supporto da oltre 150 paesi. Continua oggi a proteggere le tradizioni gastronomiche, promuove paghe oneste per i produttori e incoraggia il godersi la buona qualità del cibo suggerendo diverse attività legate alla sostenibilità.
Un’altra personalità legata a questa filosofia è Carl Honoré, uno degli autori più conosciuti e grande promoter dello slow movement. Ha aiutato a far diventare il concetto dello slow living un concetto mainstream nel 2004 con la pubblicazione del suo libro “in praise of slowness”.
Honoré nel libro esplora come slow food abbia ampliato i suoi concetti fino alla vita stessa.
Dove slow ora ricopre anche altre aree che si vanno ad accelerare sempre di più. Un semplice esempio sono il lavoro e l’educazione dei propri figli.
Con il crescere della Fomo ci siamo un po’ tutti imbarcati in una vita piena di attività e cose da fare senza cui ci sentiremmo di meno agli altri. Questa filosofia invece ci aiuta ad apprezzare le cose importanti. Grazie al Covid-19 e al tempo libero che ci ha imposto, questo movimento di vita lenta ha ripreso spazio nel mondo. Tante persone si sono licenziate e hanno cambiato stile di vita proprio dopo il periodo della pandemia, in cui hanno riscoperte alcune passioni o libertà di cui pensavano di non poter più godere o completamente dimenticate.
Quindi che dire? Gliela diamo una possibilità a questa slow life? Io mentre vi scrivo sono sotto l’ombrellone, poi fate voi.