Sushi addicted: non possiamo più farne a meno

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Una serata romantica, una cena tra colleghi o da soli in pausa pranzo: il sushi ha conquistato tutto il mondo, facendo diventare anche gli italiani dei veri sushi addicted.

Uno dei leader mondiali nel mercato del digital food delivery, Just Eat,in occasione del Sushi Day (18 giugno 2024), ha analizzato le tendenze di consumo e le preferenze locali per svelare alcune curiosità sul piatto nipponico per eccellenza e sui suoi consumatori.

Posizionato al terzo posto nella classifica delle preferenze culinarie italiane, dopo la pizza e l’hamburger, il sushi si rivela un’abitudine ormai consolidata nel nostro paese.

Mezzo milione indica il numero di chili di sushi ordinati sulla piattaforma nei primi mesi del 2024.

I punti di forza del sushi: sfizioso, comodo e salutare

Tutti pro che determinano un’attenzione particolare rivolta alla cultura del cibo, e, di conseguenza, spiegano il perché gli italiani lo amino così tanto.

La ricerca ha svelato che per noi, il concetto di sushi evoca principalmente l’idea di fantasia (87%) e convivialità (85%). È anche associato a un senso di praticità (77%) e alla ricchezza di nutrienti (74%). Il sushi rappresenta quindi, sia un momento di condivisione e di esplosione di colori, ma è anche un piatto pratico e veloce, ricco di nutrienti essenziali per un pasto equilibrato.

Quanto spesso?

1 italiano su 5 (fascia d’età compresa tra i 25-34 anni), dichiara di consumarlo abitualmente, ogni giorno o più volte alla settimana. I consumatori occasionali, invece, sono i più giovani, con un’incidenza dell’80% nella fascia di età tra i 18 e i 24 anni.

Pranzo o cena? Infrasettimanale o weekend?

Consumato a pranzo e durante la settimana dai giovani, dopo scuola, o dai lavoratori in pausa pranzo, e a cena, o durante il weekend, da coloro che hanno un’età più matura.

Pranzo o cena, infrasettimanale o weekend, il sushi rimane un evergreen in tutte le stagioni.

I preferiti

Tra i piatti più richiesti sulla piattaforma emergono il nigiri e il sashimi; mentre l’ingrediente più apprezzato è il salmone crudo, seguito dal gambero fritto. 

Le salse

Un elemento importante che accompagna questa pietanza è la salsa di soia, molto amata dagli italiani. Ma ci sono alternative come variazioni agrodolci o teriyaki. 

La classifica delle città dove il sushi è più consumato 

Al primo posto Roma (oltre 282 mila kg di sushi ordinati), segue Milano (102 mila kg), Genova (85 mila kg) si posiziona al terzo posto, poi Bologna (69 mila kg di sushi) e Torino (36.5 mila kg). 

Una curiosità:

L’ordine di sushi più grande non poteva che essere a Roma! Il 4 maggio sono stati ordinati 33 piatti di sushi differenti, dove regna sovrano l’uramaki, per un totale di 171 euro.

Sushi nei supermercati

Il consumo di sushi è ormai un’abitudine quotidiana, ecco perché questa pietanza ha fatto la sua comparsa anche nei supermercati. Ma come facciamo a sapere quale è di qualità e quale è meglio evitare?

Eat Happy Group, una multinazionale tedesca specializzata nella produzione e distribuzione del sushi, ha identificato 5 fattori chiave da tenere in conto quando si acquista il sushi al supermercato: 

  1. Dimensione: il sushi, tradizionalmente, è fatto per essere mangiato in un boccone, ecco perché la grandezza ideale di un maki è circa quella di una moneta da 2 euro;
  2. Bilanciamento: tra pesce e riso. Non deve esserci troppa predominanza uno sull’altro;
  3. Colore: se appare sbiadito signifia che gli ingredienti non sono freschi, né di qualità; 
  4. Salmone: fare attenzione alle striature del salmone: meno ce ne sono, più è di qualità;
  5. Riso: deve presentarsi compatto e devono potersi riconoscere i chicchi al suo interno.

Onigiri Art: un’arte da assaporare

Per farvi capire quanto è di moda oggi il sushi basta andare sul profilo IG @Onigiriart, dove lo chef Yujia Hu, cinese, ma di adozione milanese, usa la cucina giapponese per celebrare la moda e la cultura pop. Ispirato probabilmente da Jiro Ono, maestro nella creazione del piatto più famoso del Giappone, e  uno dei pochi ad aver ottenuto le tre stelle Michelin, Yujia Hu è l’autore delle “shoe-shi”. Si tratta di mini sneakers prodotte interamente con riso, alghe e pesce crudo, le quali riproducono i must have della moda e dello streetwear contemporaneo. Adidas Superstar, Nike Air Jordan, ciabatte di Supreme, loafers di Gucci, stivali di Fendi e décolleté di Jimmy Choo.

Lusso o street food?

Questa pietanza viene spesso associata al lusso, da sorseggiare con un buon vino bianco o bollicine, mentre in realtà il sushi nasce come street food, o take away per chi ha bisogno di qualcosa di veloce e ha poco tempo per mangiarlo. In Giappone, ancora oggi, viene mangiato per strada tra le bancarelle dei mercati. 

La cucina nipponica ha ormai conquistato tutto il mondo, e anche l’Italia negli ultimi decenni si è particolarmente affezionata a questa deliziosa pietanza. Gusti delicati e semplici, pietanze salutari e leggere, e soggette a poche lavorazioni. Sarà anche per questo che quando lo vediamo in foto ci fa così gola: è un piacere anche per li vista, oltre che per il palato.

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