Nell’era della post-modernità, il volto del consumatore è cambiato profondamente. Abbandonando i rigidi schemi del passato, è diventato una figura infedele, influenzabile e frenetica.
Il Consumatore Postmoderno ama sperimentare, guidato dalla curiosità e dal desiderio di essere all’avanguardia. Questa flessibilità lo rende capace di adattarsi rapidamente ai cambiamenti del mercato, rendendolo un target difficile da fidelizzare.
Sempre alla ricerca di nuovi stimoli, è dinamico e infedele ad una sola marca. Contrariamente al passato, oggi non ha remore a cambiare brand per godere di un’esperienza più interessante, mettendo alla prova le strategie di marketing tradizionali e obbligando le aziende a rimanere al passo con le sue mutevoli preferenze.
È fortemente influenzato da trend, emozioni, passaparola (WoM) ed esperienze personali. Cerca contenuti utili e coinvolgenti, preferendo esperienze sensoriali ed emotive, ai semplici prodotti funzionali. Vuole sentirsi parte di una comunità, pretendendo dalle aziende prodotti e campagne immersive e personalizzate.
I nuovi Influencer del mercato: le 5 personalità dietro gli acquisti
SocialWearer e Status Seeker
In un mondo sempre più attento alla sostenibilità, emerge il SocialWearer.
Vive nelle grandi città, circondato dall’arte ed impegnato attivamente in iniziative sociali. Associa inevitabilmente l’acquisto a qualità e sostenibilità, e sviluppa un legame emotivo con i marchi che sceglie, valutando sempre attentamente l’origine dei prodotti.
Per lui/lei, il “Made in” e l’identità aziendale, rappresentano i veri driver d’acquisto, essendo sostenitore proattivo di responsabilità sociale.
Figura di consumo vicina alla tradizione confuciana molto diffusa in oriente è lo Status Seeker. L’ostentazione della ricchezza e il riconoscimento sociale sono fondamentali ed essenziali per definire il suo status. Segue le tendenze e predilige prodotti facilmente riconoscibili, essendo l’acquisto per lui/lei legato esclusivamente alla scelta del marchio e non alla funzionalità o al valore intrinseco del prodotto.
Con una propensione a spendere di più tramite mobile, è spesso influenzato dai social media, e dall’opinione popolare. Predilige negozi con esperienze digitali coinvolgenti per confrontare prodotti/prezzi e per connettersi con altri utenti del marchio. Pertanto, si avvicina alla realtà dell’#LITTLEPRINCE: nativo digitale, inseparabile dai suoi dispositivi tecnologici.
Fashionista e #LITTLEPRINCE
Il lusso è innovazione, coolness, parte integrante del suo essere e lo vive come se fosse la norma perché figlio di famiglia benestante. Sceglie il brand rispetto alla qualità, acquistando all’estero per essere nel paese d’origine del marchio e per far parte di un’élite globale.
Vive per l’attimo e la sua natura d’acquirente impulsivo guida le sue preferenze in termini di estetica e attenzione ai dettagli. Sulla stessa onda è il consumatore Fashionista, d’impulsività di stesso grado, segue le emozioni di una vita-montagna russa trovando nell’acquisto l’occasione per essere cool e sexy.
Distinguendosi come trend-setter, e sperimentando diversi stili con disinvoltura, orienta le sue priorità d’acquisto verso l’abbigliamento, scarpe e borse. Riviste, WoM e social media sono il suo faro, fonti essenziali per rimanere al passo con le ultime tendenze.
TimelessProper
Non meno popolare, è lo stile di vita del TimelessProper elegante e sicuro di sé. Con una predilezione per uno stile classico adatto a ogni occasione, preferisce fare shopping in negozi fidati con un occhio di riguardo per il “Made In” e la qualità dei materiali. La fedeltà a pochi marchi lo contraddistingue, ed è fortemente influenzato dalle vetrine fisiche.
Comfort, qualità e soddisfazione sono i criteri decisivi per l’acquisto, derivati dall’esperienza diretta nel negozio, fondamentale per lui/lei.
I Prosumers: Quando il cliente fa Marketing
Nel contesto postmoderno, il consumatore non è più passivo ma prosumer. Ricerca informazioni approfondite sul prodotto (consumer), ma produce anche contenuti (producer).
Commenta sui social media e partecipa attivamente alle discussioni online, e questo ruolo ibrido di consumatore-produttore lo rende protagonista del marketing contemporaneo.
La fase della ricerca delle informazioni è cruciale e rappresenta il “momento zero della verità”, in cui il consumer si trasforma, e agisce come produttore. Pertanto è molto più informato ed esperto rispetto al passato, rendendo la propria opinione online, uno strumento di grande influenza sulle decisioni d’acquisto di massa.
Foto: Beautimod, Vogue, Esquire, Thegarnettereport.