L’iconica Pasticcino bag firmata Weekend Max Mara continua il suo world tour. L’ultima tappa è il Giappone. La nuova versione che fonde originalità e tradizione orientale è stata presentata a Milano.
Nel cortile interno di Palazzo Bovara, nel pieno centro di Milano, Weekend Max Mara allestisce una pop up experience per svelare l’ultima tappa del Pasticcino bag world tour. L’iconica borsa di Weekend Max Mara approda in Giappone. Sei modelli sono stati realizzati per celebrare questo viaggio verso l’oriente.
All’interno di uno speciale giardino Zen il gruppo presenta le nuove it-bag. Ogni borsa è rivestita da raffinati jacquard in seta provenienti dagli archivi storici di Kawashima Selkon Textiles. Un’azienda tessile con sede a Kyoto. Il nome della collezione è Treasures of Japan. I singoli pezzi sono, in effetti, inestimabili gioielli di artigianato giapponese. Anche le famose boules, di cui è composta la chiusura, sono intrecciate a mano dalla famiglia Nakamori, artigiani da generazioni. Proprietari della Bottega Nakamori-Kumihimo, vicino a Kyoto, che produce obijime e cordoncini haori dal lontano 1927.
Il brand, che fa del Made in Italy la sua firma, celebra, per una stagione, l’artigianato di un altro paese. Max Mara viaggia verso una politica più cosmopolita che valorizza la bellezza e l’artigianato indipendentemente da dove arrivi.
Potrebbe sembrare una borsa “vecchia”, ma l’eleganza senza tempo della Pasticcino la rende un intramontabile classico senza età. Abbinata nel modo giusto diventa estremamente contemporanea e regala al look un tocco di eleganza senza eguali. Non per nulla sono presenti all’evento di presentazione alcune delle creator simbolo della Gen Z. Carlotta Rubatello, Marta Losito, Ginevra Mavilla e Oks Dane sono solo alcune delle influencer che reinterpretano la Pasticcino in chiave young.
Tutti sono innamorati della nuova Pasticcino bag. Simbolo di un’eleganza classica, ma mai scontata. Altro partita vinta per il gruppo Max Mara che, non per nulla, annovera ancora tra le poche eccellenze made in Italy di proprietà italiana.
Foto: Max Mara