“Tutti gli scandali aiutano la pubblicità, perché non c’è migliore pubblicità della cattiva pubblicità.” -ANDY WARHOL
Nuvenia e Buondì: effetti traumatici
2018, Nuvenia lancia “Viva la Vulva”, uno spot sugli assorbenti. Le rappresentazioni artistiche celebrano la diversità e la bellezza del corpo femminile, ma l’impatto sul pubblico non è stato positivo.
La rappresentazione delle vulve, quindi la scelta di immagini realistiche come sostituto alle solite metafore, ha contribuito a normalizzare l’argomento mestruazioni. Alcuni lodano perciò il coraggio dell’azienda, ma altri ne criticano l’esplicità.
Nonostante le contestazioni, la campagna ha scatenato un importante dibattito sui tabù legati all’intimità della donna e ha ricevuto numerosi riconoscimenti per il suo approccio innovativo e coraggioso.
Di medesimo impatto negativo è stato lo spot pubblicitario Buondì Motta del 2017. Nel video, una bambina chiede una colazione speciale, e la madre ironicamente afferma: “possa un asteroide colpirmi se esiste una colazione del genere”. Poco dopo, un asteroide colpì effettivamente la donna. La pubblicità suscitò indignazione per la narrativa sarcastica e per il presunto utilizzo di violenza.
Se una parte degli spettatori ne ha elogiato la creatività, l’umorismo e il tono unconventional, altri ne hanno criticato il cattivo gusto e l’effetto potenzialmente traumatico sui bambini.
L’azienda ha risposto alle polemiche mantenendo uno stile cordiale sui social media, cercando di interagire con il pubblico spiegando la finzione narrativa dello spot. Nonostante lo scetticismo, l’azienda ha ottenuto notorietà, e una crescita significativa dei follower per la pagina Facebook di Buondì Motta.
Pizza con le bacchette in 40 secondi
Dolce & Gabbana scatena una serie di polemiche significative per la rappresentazione stereotipata del popolo cinese. In un celebre spot pubblicitario, una modella dai tratti orientali, cerca di mangiare una pizza con le bacchette per 40 secondi, immagine interpretata come un tentativo di forzare preconcetti culturali.
La reazione negativa ha coinvolto particolarmente i social media cinesi, e l’hashtag #BoycottDolce è diventato un trend topic su Sina Weibo. Il video è stato rimosso entro 24 ore dalla sua pubblicazione, ma la polemica è cresciuta ulteriormente quando Diet Prada, un influente account di moda su Instagram, ha condiviso screenshot di una conversazione privata con Stefano Gabbana, che conteneva commenti offensivi nei confronti della Cina.
La situazione si è ulteriormente complicata quando è emerso che l’account di Gabbana e quello di Dolce & Gabbana erano stati hackerati, nonostante l’azienda avesse espresso dispiacere per l’accaduto e dichiarato il proprio rispetto per il paese e il popolo offeso.
Le conseguenze della controversia sono state significative: cancellazione di eventi e rimozione del marchio da molte piattaforme di e-commerce. La vicenda ha sollevato importanti questioni sulle pratiche di marketing sensibili e culturalmente appropriate nel settore della moda e della pubblicità, terreno familiare per il brand perchè precedentemente protagonista di accesi dibattiti di medesimo argomento. In passato l’azienda è stata criticata per rappresentazione sessista e stereotipata del genere femminile, oltre che per la collezione del 2016 rivolta alle donne musulmane, considerata da alcuni esempio di appropriazione culturale.
Apple “Crush!”
Il video promozionale “Crush” rilasciato da Apple insieme al lancio dei nuovi iPad Pro con processore M4, ha generato un’onda di critiche anziché l’entusiasmo sperato dall’azienda. Nel video, una pressa idraulica schiaccia strumenti creativi tradizionali come pianoforti, macchine fotografiche e libri, per poi rivelare il nuovo dispositivo. L’intento era mostrare la potenza e la versatilità dello strumento, ma molti lo hanno interpretato come un attacco alla creatività stessa e come simbolo della crescente dipendenza dalla tecnologia.
La comunità dei Creativi e Digital Artist ha reagito negativamente, alimentando il dibattito sull’impatto degli avanzamenti tecnologici e dell’intelligenza artificiale sul mondo del lavoro creativo. Il video ha sollevato preoccupazioni riguardo alla possibile sostituzione degli artisti umani da parte delle tecnologie, specialmente considerando il contesto di migliaia di licenziamenti nell’industria tech.
Apple si è scusata pubblicamente, affermando di voler celebrare la creatività anziché sopprimerla. Tuttavia, ha deciso di non diffondere il video in TV, anche se rimane disponibile sui canali digitali.
Il dibattito, evidenzia l’importanza di trovare equilibrio tra l’innovazione tecnologica e il valore della creatività umana. Mentre le preoccupazioni per la sostituzione dei lavori artistici sono legittime, molti esperti suggeriscono che l’integrazione dell’intelligenza artificiale nel processo creativo può arricchirlo anziché sostituirlo. Nel prossimo futuro, potremmo assistere alla collaborazione uomo-macchina, anziché ad uno scontro tra due mondi apparentemente distanti.
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