II Fashion Show 2024, intitolato ONIRICON, firmato da Accademia del Lusso, ha trasportato gli spettatori in un mondo di fantasia e suggestione
Definirlo regista non rende giustizia né alla sua arte né alla sua persona. Perché Federico Fellini era un creatore di mondi in cui realtà e immaginazione hanno la stessa dignità. In una parola: felliniano. L’aggettivo felliniano è tuttora così dirompente perché indica un preciso modo di vedere il mondo, uno sguardo sull’umano e sulla società che dialoga con il concetto di limite e in cui si fondono realtà e sogno. Un mondo in cui i caratteri vengono esplorati attraverso l’uso del grottesco e della caricatura.
Regista, infatti, è un termine limitante. A meno che con questa parola non si intenda il saper mettere in dialogo i suoi tanti talenti. Perché Fellini è stato un creatore di forme, di mondi in cui realtà e immaginazione danzano insieme, un visionario; lo stilista delle proprie storie, non solo in senso metaforico.
Cosa significa vestirsi “alla felliniana“?
Nei suoi film lo stile ha un ruolo cruciale, sia in senso esteso e quindi nel ventaglio che va dal modo di esprimersi a quello di gesticolare, sia in senso strettamente legato all’abito. Che Fellini ha spesso disegnato in prima persona o comunque selezionato seguendo un pensiero espressivo coerente. Ma al contempo non ha mai seguito le tendenze, piuttosto le anticipava, come dimostrano i tanti stilisti che hanno subito la sua influenza.
Kean Etro ha dichiarato di essersi ispirato a La città delle donne per una sua collezione; Jean Paul Gaultier è stato ispirato dall’estetica marinara delle righe dell’autore riminese; Franco Moschino ha guardato a lui per la sfilata Gran Parade; E anche gli studenti di Accademia del Lusso hanno tratto ispirazione proprio dal genio di Federico Fellini e in particolare a otto dei suoi film: La dolce vita, Otto e Mezzo, La strada, Luci del varietà, Giulietta Degli Spiriti e Satyricon.
Una sfilata tra sogno e realtà
La sfida di quest’anno è reinterpretare i look più famosi del cinema di Fellini, per questo siamo volati nel mondo onirico del grande regista. Caratteristica dei film di Fellini è la continua unione tra sogno e realtà in tutti gli aspetti: scenari, personaggi, storie e costumi. L’abbigliamento era di massima importanza per la rappresentazione dei suoi film. Gli studenti sono dunque partiti da questi costumi e li hanno reinterpretati in chiave attuale con due versione: Pret-à-porter e Couture. Le collezioni sono state divise in tre macro tematiche secondo la filmografia presa in analisi: Minimal Chic, Funky Town e Onirico.
La passerella è stata dominata dai laureandi del terzo anno di Fashion Design che hanno presentato le loro creazioni in sfilata. Ma ogni studente dei corsi di Fashion Design ha avuto l’opportunità di vedere i propri capi sfilare. Per realizzare le loro vision, gli studenti hanno avuto il privilegio di utilizzare i pregiati tessuti di Manteco, leader nel settore tessile, che si distingue per la sua attenzione alla sostenibilità e per l’utilizzo di innovative tecniche di riciclo. Manteco ha prodotto un’etichetta dedicata in edizione limitata applicata esclusivamente sugli abiti realizzati dagli studenti.
Il Fashion Show 2024 di Accademia del Lusso ha preso forma in passerella racchiudendo l’unione tra la moda e il cinema. Ed è stata un’occasione unica per ammirare la creatività e il talento dei futuri protagonisti del fashion Made in Italy.