Tutti vogliono una Birkin, ma non tutti possono averla: ecco cosa si deve fare per riceverne una e perchè questo iter non è del tutto legale.
Cosa siete disposti a fare per la borsa devi vostri sogni? Beh, c’è chi farebbe di tutto e chi l’ha fatto. È il caso di Hermès e più nello specifico delle borse Birkin. Queste borse sono diventate nel tempo grande simbolo di ricchezza e tutti, ma davvero tutti, ne parlano. Ma soprattutto, tutti la vogliono.
La borsa nasce quando il direttore creativo di Hermes, Jean-Louis-Damas, nel 1983, si ritrova sullo stesso aereo di Jane Birkin.
L’attrice girava con un cestino di vimini come borsa, nel quotidiano, e sull’aereo la situazione non era tanto diversa. Infatti, l’attrice si ritrovò a far cadere un sacco di fogli e si lamentò con il suo vicino di posto. “Se solo facessero delle borse più capienti!”. Ovviamente Jane non avrebbe mai immaginato che accanto a lei ci fosse lo stilista di un importantissimo brand di borse. Jean-Louis non ci pensa troppo e poco dopo le presenta una borsa con una tasca in più.
La borsa prende il nome dall’attrice e si racconta che quando Jane andò a ritirarla, mentre se ne stava andando le venne fatto notare di doverla anche pagare. In realtà poi dopo venne rimborsata e ottenne anche un 10% di sconto a vita in qualsiasi boutique Hermes. Vabbè, assurdo!
Comunque, la borsa da quel momento in poi approda nelle boutique e tutti la vogliono. Con un prezzo base di 8.000€, ne può raggiungere di ancora più alti.
Il materiale, il colore della borsa e quello degli hardware in metallo presenti sulla chiusura, sono le cose che più hanno peso sul prezzo finale, assieme alla misura.
Ovviamente alla moda piace strafare, si sa, e quando pensi che nessuno pagherebbe così tanto una borsa, una Birkin all’asta viene venduta per 1,9milioni di dollari. Esatto, perché le borse vengono sempre più arricchite. Famosissime quelle in pelle di coccodrillo che arrivano anche a prezzi listino di 100,000 dollari.
Vabbè, il problema non sta nel prezzo. Anche perché, che ci vuoi fare, il luxury è esagerato, altrimenti che lusso sarebbe?
La caratteristica più importante di questa borsa è legata allo status.
Lo vediamo anche in un episodio di Sex and The City. Samantha si ritrova a far da agente a Lucy Liu che le chiede di recuperarle una Birkin. Samantha va nel negozio e se la trova lì, chiede al commesso di comprare quella borsa in vetrina e il commesso, a tutto tono, le risponde: “non è una borsa, è una Birkin”. Ecco, se uno da una serie tv si aspetta finzione non è questo il caso.
Ottenere una Birkin non è per nulla semplice.
La leggenda che si passa da Sales Advisor e compratore è più o meno questa: per farti offrire una Birkin, devi spendere un certo ammontare di soldi nel marchio. Infatti, la borsa te la devono offrire, non puoi semplicemente decidere di acquistarla e la cosa che accade più spesso è che quando finalmente succede, non ti venga offerta quella che davvero vuoi. Se poi ti va bene e ti viene offerta per davvero, dovrai lasciare un cospicuo acconto in boutique e poi saldare nel momento in cui vedrai l’agognata borsa. Ovviamente, solo se ti piace.
Tu puoi lasciare un wish in negozio specificando il colore e la grandezza che vorresti ricevere e se prima o poi ne avrai la possibilità la tua SA ti chiamerà e ti proporrà di acquistarla, ma occhio che mica è detto sia quella che vuoi, eh.
Uno potrebbe pensare, che male c’è? Beh, la criticità sta nel fatto che viene espressamente riferito, dagli addetti in boutique, che per ottenere la sola proposta di una birkin è necessario spendere in diversi articoli della maison in quanto c’è una lunga lista d’attesa per ottenere la borsa. La voce che si sarebbe sparsa dopo è che, per aiutarsi in questa lista d’attesa, è necessario spendere in oggetti per la casa e se possibile nel reparto equitazione. Poi vabbè, le storie sono diventate tante e confuse, ma lo status di questa borsa ne ha risentito solo in positivo.
Ovviamente tutti la vogliono e sono tantissimi i video testimonianza di chi ce la fa, ma soprattutto di chi no. E poi le speculazioni: “Maccome, ti è stata offerta una Birkin e sei cliente solo da 1 anno?” E così via. Per non parlare delle celebrity che se la vedono offrire come fosse cosa da poco conto.
A un certo punto comunque le indicazioni su come ottenere la borsa sono diventate poco chiare e molto confuse. Il tempo passa e c’è troppo brusio riguardo a questo metodo e la maison allora cambia le regole: non saranno più i Sales Advisor a scegliere a chi andranno le borse, ma sarà la maison a mettere a disposizione un certo quantitativo per un certo numero di persone. Qualcuno però, che da Hermes ci aveva speso, decide di denunciare questo iter di acquisto molto scorretto.
Due clienti californiani denunciano Hermès di violare la normativa antimonopolio.
La decisione sarebbe arrivata in quanto viene richiesto di acquistare propedeuticamente altri articoli nel caso i due volessero acquistare le agognate borse Birkin. In base alla denuncia gli “accordi di vendite abbinate” che Hermès propone ai suoi clienti hanno permesso alla società di aumentare i prezzi di listino delle borse, con conseguente ricaduta positiva sui profitti dell’azienda. Vabbè, cose assurde.
Ma le politiche commerciali Hermès violano le leggi USA?
A primo acchito, sembrerebbe di sì. La legge in Usa fa divieto di utilizzare l’acquisto forzato o le cosiddette vendite “vincolate” per aumentare i propri volumi di vendita negli ambiti di mercato in cui l’impresa non va benissimo. E riflettendoci è proprio quello che accade, no? In ogni caso gli esperti definiscono improbabile la possibilità che Hermès perda la causa, ma sicuramente a livello di immagine non è un bel risultato.
Dalla maison è silenzio stampa, viene solo ricordato che le Birkin vengono realizzate da un solo artigiano dall’inizio alla fine e nulla più. Insomma, la situazione non è delle migliori in casa Hermès, ma sono sicura che lo status di questa borsa ne rimarrà inalterato.
E voi? Con 30,000 euro in tasca, la comprereste una Birkin? Vabbè, mi dicono dalla regia che tanto i tempi sono abbastanza lunghi, quindi andate sereni.